SpazioCima
Roma
via Ombrone, 9
06 85302973
WEB
Mauro Bellucci
dal 26/2/2015 al 30/3/2015
lun-ven 15.30-19.30
331 1312576

Segnalato da

Roberta Cima



approfondimenti

Mauro Bellucci



 
calendario eventi  :: 




26/2/2015

Mauro Bellucci

SpazioCima, Roma

Vestali. Le sue opere dipinte ad olio, con colate di resina, rappresentano la purezza ancestrale dell'essere umano, in particolare della donna 'Madre del Mondo'.


comunicato stampa

Venerdì 27 Febbraio dalle ore 18,30 SpazioCima (via Ombrone, 9 – Coppedé Roma) è lieto di presentare la mostra “Vestali” di Mauro Bellucci.

Le opere, realizzate tra il 2014 e il 2015, dipinte ad olio con colate di resina, rappresentano la purezza ancestrale dell’essere umano, in particolare della donna “Madre del Mondo”.

Diciassette dipinti in esposizione sono accomunati da un linguaggio elegante e scarno, che sembra dialogare perfettamente con la leggerezza soffusa delle Vestali.

“Diciassette giochi per esaltare la figura delle Vestali, diafane figure sacerdotali incapaci di finzione e ipocrisie, che lasciano trasparire quello che Bellucci vuole comunicare per mantenere vivo il sacro fuoco dell’arte della figura femminile”, spiega Roberta Cima, gallerista e direttrice di SpazioCima.

Mauro Bellucci Vestali
Testo di Fabrizio Pizzuto

Sul candore della promessa, bianco su sfondo bianco, cola della resina: disturba ma non altera, sabbia, filtro del tempo, pensiero che arretra trasfigurato e blandamente cancellato, evanescenza. Nella composizione data dall'allestimento si stagliano punti di colore, centri nodali che attirano l'occhio, come accenti, sottolineature, gesti di forza, passioni rosse.
Sullo sfondo mentale mi appare un'idea di società liquida, velocità dell'oggi, l'imperativo di cambiare, non fermarsi, non costruire, non arrestarsi come fosse non arrendersi.

Essere in carriera diventa essere forti, vincenti, mobili. Nel frame della nostra vita la sposa sbiadisce, la resina scende, il pensiero si sofferma, come lacrime non dolorose, come sabbia dicevamo, come dolcezza poetica. Nel silenzio delle pause c'è poi sempre uno sguardo: un collo, un braccio, la poesia del poco appare lenta in una società perduta, non ancora perduta, evanescente, in crisi, qualcosa di lei resiste. Si corre davanti al mondo e la propria sposa è ancora lì davanti o nella mente, intrappolata nel suo vestito bianco, serena come il giorno, bella come il giorno, emozionata come una promessa, appunto.
Non certo un discorso di morale e nemmeno di epoche rimpiante, di cambi generazionali, di assenze, perdite, nulla di tutto questo... solo nostalgia del presente, un presente scalato su un livello parallelo, qualcosa che scorre nell'opacità del "contemporaneamente", sgomitando tra gli affanni sporge un pensiero, un amore di una lei, un gesto perduto. Fermarsi a guardarla è come assaporare una dolcezza familiare, come uno still di pittura conosciuta, distante e vicino come un libro di storia dell'arte del liceo, ritrovarlo negli scaffali tra la polvere e sorridere. Con le dovute distanze di intensità. Tutto questo è vivo e vivido ed è polveroso al contempo.

Il mondo intanto lo vedi che corre attorno, come quelle scene del cinema in cui il protagonista va a velocità normale e gli altri a velocità raddoppiata schizzano velocemente. Comprese purtroppo le lancette dell'orologio, inquadrate per testimoniare che la verità è da quel lato, dalla parte del mondo rapido e non dal nostro della percezione emotiva, noi di cui potresti vedere scandirsi lentamente perfino un batter di ciglia.

SpazioCima, diretto da Roberta Cima, non è solo una tradizionale galleria d’arte ma un luogo polifunzionale dedicato a workshop, seminari, presentazioni, nonché caffè letterario: uno spazio nuovo nel panorama romano ideale per rappresentazioni teatrali, reading e presentazioni di libri, dove la creatività, la voglia di incontrarsi e confrontarsi si danno appuntamento per dare vita a momenti di scambio continui, per tutti, non soltanto appannaggio di un pubblico d’élite. “Ho fortemente voluto creare questo spazio perché l’arte è senza dubbio la forma di comunicazione ed espressione in cui credo di più”, dichiara la direttrice Roberta Cima. “Ritengo infatti che sia un prezioso aggregatore sociale, un’occasione per stare insieme, condividere, arricchirsi”.

Inaugurazione venerdì 27 Febbraio dalle ore 18,30

SpazioCima
via Ombrone 9, Roma
Lun/Ven 15.30-19.30 (sabato su appuntamento)
Ingresso libero

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