Antonio Colombo
Milano
via Solferino, 44
02 29060171 FAX 02 29060171
WEB
Ryan Heshka - 108
dal 25/3/2015 al 15/5/2015
lun-ven 10-13 e 15-19; sab 15-19

Segnalato da

Antonio Colombo Arte Contemporanea




 
calendario eventi  :: 




25/3/2015

Ryan Heshka - 108

Antonio Colombo, Milano

In 'Romance of Canada' Heshka recupera il linguaggio dei fumetti e dei b-movie degli anni '20 e '50, attraverso una pittura popolata di pin up, supereroi, robot e mostri. Per 'The Rite of Spring', nello spazio Little Circus, 108 ha realizzato lavori su tela e su carta.


comunicato stampa

Ryan Heshka
Romance of Canada

a cura di Ivan Quaroni

Antonio Colombo Arte Contemporanea è lieta di presentare Romance of Canada, a cura di Ivan Quaroni, seconda mostra personale italiana di Ryan Heshka, artista canadese originario di Winnipeg (Manitoba), che recupera il linguaggio dei fumetti, delle illustrazioni e dei b-movie degli anni Trenta e Cinquanta, attraverso una pittura fantastica e sognante, popolata di pin up, supereroi, robot e mostri alieni che sembrano usciti dalle pagine di una vecchia rivista pulp.

Per Romance of Canada, Heshka s’ispira ai luoghi comuni e agli stereotipi canadesi, tentando di costruire un’immagine inedita della sua nazione, in bilico tra realtà e finzione, tra passato e futuro.
Quello di Heshka è, infatti, il punto di vista personale e autobiografico di un bambino che, durante i lunghi e freddissimi mesi invernali è costretto a passare il proprio tempo in casa a disegnare, giocare, leggere fumetti, guardare film di fantascienza e girare filmini amatoriali in super 8, coltivando, unicamente, la propria immaginazione.
L’artista fonde le proprie memorie infantili con l’immagine di un Canada da cartolina, una terra innevata cosparsa di boschi di conifere e laghi ghiacciati, e abitata da una fauna di cervi, castori e creature leggendarie come il Sasquatch o Bigfoot (un mitico ominide dai grandi piedi).

La mostra, composta di una trentina di opere tra gouache su carta e dipinti a olio o a tecnica mista su tavola, è concepita come una rappresentazione fantastica e romanzata della nazione nordamericana. Ogni dipinto, infatti, include un riferimento a una città o a un luogo specifico, oppure ad aspetti della storia e del costume del paese, come festività, scene di vita quotidiana, ma anche delitti, avvenimenti sportivi.

Nella costruzione del suo Canada immaginario, in bilico tra storia, folclore e fantascienza, Heshka non risparmia qualche ironica stoccata ai cliché domestici della Maple Leaf (la foglia d’acero), dal dramma delle mogli dei giocatori di Hockey (lo sport nazionale canadese), costrette a vivere in una condizione di “vedovile” solitudine, alla proverbiale struttura gerarchica delle Forze Armate, fino alle numerose accezioni della frase “I’m sorry”, caratteristica del lessico inglese della Terra dei Grandi Laghi.

Romance of Canada è una nuova tappa del percorso artistico di Ryan Heshka, caratterizzato ora da una pittura più minuziosa e dettagliata e da una seducente gamma di colori, oltre che dall’introduzione di nuovi temi iconografici, come, nel caso del grande stendardo dipinto su tela, omaggio alla migliore tradizione delle tavole dei bestiari.

Ryan Heshka è nato a Manitoba, in Canada nel 1970. Vive e lavora a Vancouver, Canada. Ha conseguito una laurea in interior design e ha lavorato per molti anni in questo settore, oltre che nell’animazione, prima di fare dell’arte e dell’illustrazione la sua principale attività. Le influenze dei suoi lavori si possono spiegare da un amore lungo una vita per i fumetti (tra i suoi artisti preferiti citiamo Jack Kirby, Bill Everett e Basil Wolverton), per giornali scandalistici (Frank R.Paul), per libri per bambini (Dr. Seuss), per film con mostri e B-movie (come i film di Ray Harryhausen, King Kong, Dracula etc), per le vecchie pubblicità e manifesti, tutte queste fonti hanno creato il suo stile artistico. Disegnando fin da piccolo, Heshka utilizzava modellini (piccole città costruite con cartoline) e filmini super 8 per creare un proprio mondo. Heshka appare nei maggiori annuali d’illustrazione, tra cui American Illustration, Society of Illustrators, Communication Arts, 3 x 3, e Applied Arts. Tra i suoi clienti ci sono Vanity Fair, Wall Street Journal, The New York Times, Playboy, Esquire, Forbes, Topps e Dreamworks SKG.

Ha esposto in gallerie nel Nord America ( tra cui Roq La Rue, Seattle, WA; Copro Nason, LA; Orbit Gallery, New Jersey; Rotofugi, Chicago) e in Europa (Feinkust Kruger, Germania; Antonio Colombo Arte Contemporanea, Italia), ed è stato pubblicato numerose volte sulla rivista BLAB! e su alcuni libri dedicati al movimento della New Underground, tra cui THE UPSET (Gestalten Publishing). Ha pubblicato i libri per bambini Welcome to Monster Town (Simply Read Books, 2007) e Welcome to Robot Town (Henry Holt & Co., 2013), tradotti in diverse lingue.

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108
The Rite of SpringThe Rite of Spring

Antonio Colombo inaugura per Little Circus – spazio interno alla galleria dedicato a progetti speciali – una personale di 108, nome d’arte di Guido Bisagni, uno dei primi artisti a lavorare nell’ambito del post-graffitismo.

Per la mostra The Rite of Spring 108 ha realizzato lavori originali su tela e su carta che sviluppano la relazione tra forme astratte e potenzialità cromatiche che da sempre contraddistingue la sua arte. Influenzato da artisti quali Kandinsky, Arp o Burri, per le ricerche che hanno condotto sul rapporto tra forma e colore, 108 prende a riferimento anche fonti più lontane nel tempo e nello spazio, come il segno espressivo delle incisioni rupestri e l’attributo magico dello sciamanismo.

L’indagine proposta per tale occasione verte sull’interpretazione pittorica dell’equinozio di primavera, punto di equilibrio tra giorno e notte, estate e inverno, tanto effimero quanto instabili appaiono le forme deputate a evocarlo. Queste sono infatti soggette a forze contrapposte, individuabili nei contrasti cromatici e in una linea che da curva si fa presto spigolosa. Nel parallelismo tra giorno e notte, la gamma cromatica oscilla tra tonalità luminose e “ombreggiate” così come il pensiero che dà forma all’immagine si dibatte tra razionalità e irrazionalità, tra logica e caos, in uno scontro denso di introspezione ed emotività.

108 nasce ad Alessandria nel 1978. All'inizio degli anni '90, durante un viaggio a Ginevra, vede i primi graffiti con cui si cimenterà per tutto il decennio, studiando la lettera nelle forme più classiche del genere. Nel '97 si trasferisce a Milano dove si iscrive alla facoltà di Architettura al Politecnico (dove si laureerà in Disegno industriale) e dove viene in contatto con le avanguardie di inizio XX secolo e decide di cambiare il suo nome con una cifra dai significati esoterici. A cavallo dei due millenni le prime forme gialle appaiono nelle strade di Milano, Berlino, Londra, New York, Parigi... è sua ferma intenzione creare una forma di caos visuale. Come il muschio entra solitario all'interno di fabbriche ed edifici abbandonati, così frequenti in un'area post industriale quale il nord ovest italiano. Nel frattempo è invitato alle primissime esposizioni ufficiali come Nusign 2.4 a Parigi nel 2004, mostra dedicata al nuovo graffitismo europeo, e a dipingere all'Arsenale con J.R. E Daim, durante la Biennale di Venezia del 2007. Nel 2008 è a Los Angeles per Nomadaz presso lo Scion space.

Gira molti dei principali festival internazionali dedicati al nuovo muralismo e allo stesso tempo si cimenta anche con sculture, suoni e installazioni in decine di mostre personali e collettive, continuando però la sua personale ricerca su forma e colore con interventi non commissionati. Nel 2014 partecipa alla biennale di arte urbana di Mosca Artmossphere e a gennaio alla grande collettiva Mapping the City curata da Rafael Schacter alla Somerset House di Londra. Tra le mostre personali più recenti si segnalano La forma dell'Ignoto (2015) presso la Ego Gallery di Lugano (Ch), che ha affiancato alle opere dell’artista lavori originali di Kandinsky, Jean Arp e Imre Reiner; Solstizio d'Inverno presso Studio Cromie a Grottaglie, Passaggi Concreti a Studio d'Ars a Milano, Genius Loci presso le Sale d'Arte della Città di Alessandria, dove vive, e LAVA presso Van Der a Torino, tutte datate 2014.

Inaugurazione 26 marzo ore 18:30

Antonio Colombo
via Solferino, 44 Milano
lun-ven 10-13 e 15-19; sab 15-19
ingresso libero

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