Spazio Intelvi 11
Dizzasco (CO)
via Valle Intelvi, 8
340 1066977
WEB
Tra sacro e profano
dal 3/4/2015 al 17/4/2015
sab 16-19 e su appuntamento

Segnalato da

Franca Doriguzzi




 
calendario eventi  :: 




3/4/2015

Tra sacro e profano

Spazio Intelvi 11, Dizzasco (CO)

Una collettiva di opere d'arte moderna e contemporanea che giocano sull'ambivalenza tra questi due opposti, fra tematiche di carattere religioso e di carattere mondano.


comunicato stampa

a cura di Franca Doriguzzi

Artisti: Paolo Avanzi, Gianni Bertini, Nino Caffè, Renato Natale Chiesa, Salvador Dalì, Marco Lodola, Mino Maccari, Giuseppe Migneco, Remo Squillantini, Giovanni Stradone, Ernesto Treccani, Giuliano Trombini, Tono Zancanaro

Lo Spazio Intelvi 11 è una location ricavata all'interno di un edificio risalente all'800 nel borgo di Muronico, a meno di un chilometro da Argegno, sulla sponda occidentale del lago di Como.

La mostra offre un mix di opere pittoriche a carattere sia religioso sia profano, per giocare sull’ambivalenza tra questi due opposti insiti nell’animo umano.

Sul versante religioso alcuni ritratti di personaggi ecclesiastici (figure di cardinali, sacerdoti, donne di carità), in tema con il periodo pasquale.

Giuseppe Migneco riversa nei propri soggetti la sofferta e dura passionalità della terra di origine: la Sicilia degli umili lavoratori della prima metà del '900. Ed anche in figure religiose, come quella dell'opera in esposizione (calata in una scena del paradiso dantesco), traspare il senso di fatica e di impegno molto più terreni che celestiali.

Di Giovanni Stradone, artista napoletano operante a Roma nel secolo scorso, è presentato il ritratto di una dama del medioevo, Pia de’ Tolomei presente nel Purgatorio di Dante. Una figura ridotta ad una essenzialità di linee e coloriture che esprime una visione sofferta e meditata della contemporaneità dal sapore quasi esistenzialista.

Il soggetto di Nino Caffè, dietro l'abito talare, non appare poi così ligio a sacri dogmi e alle ritualità dell'istituzione. C'è sempre un diavoletto giocoso con cui fare i conti, come quello che fugge via dalla veste dopo una frettolosa benedizione del Cardinale.

I “due cardinali” di Paolo Avanzi sono rappresentati nel classico stile frammentato e distorsivo, come attraverso le tessere di un mosaico deformante. Ernesto Treccani rappresenta la coppia madre e figlio circondati da un alone mistico di poesia in cui lo spirito materno è esaltato da un gioco di fantasie cromatiche. A questi ritratti, come in una prospettiva di contrapposizione dialettica, ne seguono altri di natura profana, o piuttosto mondana, quasi a voler mitigare l’austerità dell’esposizione con un tocco di ironia e spensieratezza.

La vamp di Remo Squillantini dialoga in silenzio con uno dei suoi ammiratori rappresentato un po’ in disparte sullo sfondo di una sera di gala tipica della ricca società borghese del boom economico. Gianni Bertini esprime la propria modernità iconoclasta nella rappresentazione di una modella avvolta in una scenografia che non ha perso nulla della carica avveniristica degli anni 70’.

Di Salvador Dalì, una modella (sua moglie) che contempla la proiezione della propria antichità in una prospettiva di trasfigurazione classica. La modella di Giuliano Trombini si pone in un confronto dialettico con un ritratto femminile dell’illustre Modigliani, come a intrecciare un rapporto intimo tra due periodi così lontani eppure così vicini se calati all’interno di un bar di provincia.

Di Marco Lodola è esposta una hawaiana, icona fra le tante nelle sue classiche sagome femminili su plexiglas.

Nella litografia di Mino Maccari l'uomo è un personaggio istrionico in piedi sopra un tavolo attorniato da due nudi femminili. Una rappresentazione in cui l'erotismo si carica di una ironia beffarda quasi a dileggiare la virillità maschile che apparentemente appare trionfante al cospetto della figura femminile.

La sensualità femminile è rappresentata dalla Marilyn di Renato Natale Chiesa, artista noto soprattutto per le sue classiche sfere che campeggiano su sfondi galattici. La Marylin, in esposizione di questo artista, è una icona Pop in grado di rivaleggiare con analoghi ritratti di Andy Warhol.

Tono Zancanaro propone una giovane fanciulla seminuda immersa in uno dei classici scenari mitologici che caratterizzano la sua produzione che ha influenzato significativamente la pittura del ‘900.
Franca Doriguzzi

Inaugurazione sabato 4 Aprile - ore 17

Spazio Intelvi 11
Via Valle Intelvi 8 - Dizzasco - loc. Muronico (Como)
Orari sabato ore 16.00 – 19.00 o su appuntamento
Ingresso: libero

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