Galleria AccorsiArte
Torino
via Fratelli Calandra, 9
342 0929640
WEB
Antonella Avatteo - Iphoneographers
dal 22/4/2015 al 6/5/2015
mar-mer 15-19.30, gio-sab 11-13 e 15.30-19.30

Segnalato da

Daniela Accorsi




 
calendario eventi  :: 




22/4/2015

Antonella Avatteo - Iphoneographers

Galleria AccorsiArte , Torino

In mostra opere scenografiche di Avatteo, accanto alla mostra di fotografie realizzate con smartphone. Lavori di: Nicola Bertoglio, Gabriele Becattini, Luca Colapinto, Alessandro Costa...


comunicato stampa

Antonella Avatteo

Arte Intelligente, Sofisticata , Modernissima e di Geniale Carattere è la Mostra Personale che si svolgerà all'interno degli spazi della Galleria AccorsiArte. Antonella Avatteo, Artista dell'ambito piemontese presenterà le proprie opere di forte impatto e di eccezionale scenografia .

Si tratta di una esperta professionista e di chiara fama , nel campo della pittura fresca e bellissima del genere astratto, a comporre un linguaggio che solo i colori così come lei li associa determinano fortissime emozioni. Siamo dunque di fronte a ciò che è inaspettato e che ha la forza di mutare e di migliorare l'umore. Antonella Avatteo è una Artista completa nel suo genere che chiunque deve conoscere.

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In concomitanza alla spettacolare mostra di Antonella Avataneo dalle ore 19.00 si aggiunge lo straordinario evento di IPHONEOGRAPHERS 2015, una mostra collettiva di fotografia artistica mediante smartphone, che vede la presenza di oltre dieci fra i più autorevoli Artisti del genere e con la partecipazione del Maestro NICOLA BERTOGLIO che presenterà il suo ebook@RTWORK_1
Con la partecipazione artistica e curatoriale di Nicola Bertoglio

Artisti
Nicola Bertoglio - Gabriele Becattini - Luca Colapinto - Alessandro Costa- Roberto Dell’Agnello - Amedeo Fontani - Sergio Giannotta - Andrea Labonte -Annarita Massaia - Francesco Messina - Alessandra Musso -Marco Napoli

"Col termine “iphoneografia” si intende la prassi fotografica digitale data grazie l'ausilio di telefonini di ultima generazione. Potremmo concludere pure così ? A mo' di vocabolariuccio pret-à- porter ? Alcuni nostalgici dei “ bei tempi che furono” forse lo gradirebbero, ma chi come noi si occupa di arte contemporanea non può.

L'arte è un processo in continua evoluzione, e i dispositivi tecnologici recenti sono da considerarsi gli artefici principali del suo ultimo mutamento. L'iphoneografia è una praxi epifenomenica al liberalismo operato da internet. Un liberalismo fatto soprattutto di immagini, aventi come comune denominatore una vocazione ben descritta dal motto di youtube: “ broadcast yourself”. Internet e le sue nuove protesi sono una megagalattica pianola con cui tutti vogliono fare musica. Che sia musica da camera, musica rock o una strimpellata insensata poco importa, tutti possono e devono mettervi mano. L'iphoneografia non riflette solo questo dato palese, ma nasconde (come il sommerso di un iceberg) qualcosa di più: una nuova definizione dell'arte e anche un elemento che definirei archetipico.

La definizione dell'arte che pareva essere quella più accreditata (anche se le definizioni dell'arte sono un continuo mutare come l'arte stessa), prima dell'avvento di internet e dei suoi protesici strumenti, fu quella citata dell'estetico Dino Formaggio nel libro l'arte. La sua definizione andrebbe interpretata su per giù così: “è arte tutto quello che gli esperti lasciano passare dal loro setaccio” . Ora, però, non essendoci più filtri censori alla divulgazione delle immagini, comprese quelle a vocazione artistica, tale definizione decade a favore di quella che reputo sia l'attuale: “è arte tutto ciò che si pone a tale volere” . Fare i conti con tale definizione, implicherebbe un reinterpretare l'estetica contemporanea tenendo conto degli elementi rivoluzionari che sono sopraggiunti, non vuol dire che sia finita per l'arte (come già alcuni pensano), anzi, significa semplicemente che si rincomincia. Poi, come dicevo, c'è anche un aspetto che paradossalmente definirei archetipico, uso la parola “paradossalmente” perché se pur la tecnologia e le possibilità che essa offre siano sguardi gettati verso il futuro, non per scomodare De Chardin, credo che le due cose si tengano. Infatti l'iphoneografia: questo smodato produrre immagini col telefonino, riflette una pulsione archetipica, riflette quella pulsione di immortalità insita nell'individuo che si esplica nel lascito di una propria traccia. In definitiva, credo che l'iphoneografia sia proprio l'espressione contemporanea di questa pulsione connaturata nell'uomo.

Questa mostra, allora, sembra essere una cosa più seria di quanto sia apparsa subitanea dal titolo, come del resto lo è l'arte, come del resto, nel nostro piccolo, lo siamo anche noi che vi partecipiamo".
Giuseppe Giacobino

Inaugurazione giovedì 23 Aprile dalle 19

Galleria AccorsiArte
via Fratelli Calandra, 9 Torino
mar-mer 15-19.30, gio-sab 11-13 e 15.30-19.30
ingresso libero

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