La serra oscura. La mostra comprende circa 20 fotografie realizzate tra il 2002 e il 2004. Le sue fotografie ritraggono nature morte stranianti, levigate dal digitale e cristallizzate da un'immaginifica imbalsamazione vegetale. In occasione della mostra sara' presentato il libro 'La serra oscura' con testo critico a cura di Luca Beatrice
La serra oscura
La mostra comprende circa 20 fotografie realizzate da Marco Ambrosi tra il 2002 e il 2004.
Le fotografie di Marco Ambrosi ritraggono nature morte stranianti, levigate dal digitale e cristallizzate da un'immaginifica imbalsamazione vegetale. Le sue potrebbero essere le illustrazioni di un catalogo di botanica artificiale dove le piante sono ricoperte di resine, glassate o plastificate e i fiori, che sembrano opera di artigiani di Murano, diventano forme leggere di cartapesta e origami. Le foglie rosse sono come ritagliate da una lamina di rame, i baccelli lavorati in madreperla e le melegrane in cristallo.
Negli scatti di Ambrosi la sostanza della natura è l'immaterialità del digitale che seduce e nello stesso tempo mette a disagio perché intoccabile.
Ambrosi riprende dall’alto i piani in cui sistema gli elementi di questo suo personale ikebana futuribile, fatto di sottili lastre di metallo, fogli di carta e piani traslucidi di laminato.
Negli scatti di Ambrosi ci sono molti elementi della natura morta contemporanea, nella serra oscura vivono piante che non temono il clima, non risentono delle stagioni e, quando vengono innaffiate di luce, questa non è quella solare, bensì un bagliore artificiale o un’atmosfera innaturalmente colorata.
E’ una vegetazione consueta ed insieme paradossale, come negli ecosistemi sotto-zero di Marc Quinn, eternati dallo stesso gelo che li ha trattenuti per sempre.
Ma gli scatti di Ambrosi si soffermano su quell'Altro che va al di là di una riflessione sull’esistenza, un qualcosa che forse potremmo chiamare mistero: è un’opera della e sulla bellezza, espressa in una seducente narrazione noir che fa capolino dentro e fuori i margini della fotografia.
Oggi Ambrosi non gioca solo con l'immaginazione, con le idee, con i sogni… ma anche con le radici, con i frutti, con i petali, con le stagioni della vita.
Scrutando la lenta scansione del tempo e l'apparente immobilità tra le mutazioni, ha ricompattato la natura, le materie, le luci e le ombre in un osservatorio tutto suo: il suo studio, che ha trasformato in un luogo di pura coltivazione.
Più guardi queste foto, che sembrano provenire da tempi e luoghi lontanissimi, più hai l’impressione che quando togli lo sguardo, succedano cose strane.
Soprattutto quando le ombre si dissolvono insieme alla luce.
Se no, che serra oscura sarebbe?
In occasione della mostra sarà presentato il libro ''La serra oscura''
testo critico a cura di Luca Beatrice
PREARO EDITORE
L'allestimento della mostra è stato curato da Gerwin Van Den Boogaard, flower designer.
OPENING VENERDI' 23 APRILE 2004, ore 18,30
Galleria MYCOLLECTION, Via Sottoriva 12, 37121 Verona.
Orario: 10-13 - 16-20