Francesco Pantaleone Arte Contemporanea
Colore di Citta'. Le sue immagini fotografiche, sfruttando in modo raffinato l'effetto prospettico, inducono ad avvicinarsi alla citta' non citta', alle cose 'as they are'.
a cura di Totò Le Moli Ajala
Colore di Città è ultimo lavoro di Margherita Bianca. Ha per oggetto la Palermo di ‘oggi’, aniconica per eccesso di discorso, essendo venuta su da mercimonio e non da fondazione. La Fotografia, se in buone mani, non ha bisogno di prestarsi al gioco degli opposti; la sua ‘urbanità’ nasce con Atget che ne mostrava gli aspetti confidando in quella familiarità che li rende a volte impercettibili.
Le immagini di Margherita Bianca inducono – sfruttando in modo raffinato l’effetto prospettico – ad avvicinarsi alla città non città, alle cose ‘as they are’. Tra colore chimico e naturale essa appare dotata di luce propria che ne attenua l’irredimibilità, la mancanza metaforica di pathos.
La voliera si anima come se fuori dallo sportellino si inducesse a un salto: bisogna prima cercarne la misura. Ecco allora un inventario possibile; da giù la lista dei nuovi cieli, in mezzo – siamo già in mezzo – campi lunghi quasi pre-fotografici, ad altezza d’occhio affiches, delimitazioni, ritagli inquieti, soste relative ma condivisibili; il profilo del Monte, non più a corona come nell’Altra, ma disteso, offrendosi alla vista solo per una cima. Andare dove; forse sotto i cieli boh-reali dove l’esuberanza del vegetativo sospende ogni giudizio. La fotografia di Bianca indaga quest’organismo in piena salute, che irradia di potenza stagionale il condominio umano importandone una visione, a volte, di bellezza surreale, contemplativa di un’ espressività che riesce a farsi candore. Fotografia che riesce a fare tesoro di uno stare in mezzo, mezzo lei pure di straniamento (Friedlander torna spesso in questi scatti), facendo proprio il linguaggio della contemporaneità senza bisogno di giudizi confezionati.
Chiude l’immagine del cavalluccio, quasi polarizzata, che attraversa col rosso i binari del nuovo tram, immagine che riprende il verso ad un’antropologia del colore di città sempre pronta a saltare il fosso, apportatrice di calore, di meta-città, come se quella non urgesse, fuori dai contrasti, di una visione
Totò Le Moli Ajala
Immagine: Colore di città. Via dei Nebrodi.
Inaugurazione 14 maggio ore 17
Francesco Pantaleone Arte Contemporanea
via Vittorio Emanuele, 303 – 90133 Palermo
dal Martedì al Sabato dalle h 10.00 alle h 19.00