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28/5/2015

Una gita nel bosco

Haarmann Bloedow Haus, Berlin

Ein Ausflug in den Wald. L'analisi si snoda attraverso un piano espositivo e analitico per mezzo di opere e testi, lavori a parete e scrittura, per un rapporto di scambio e collaborazione.


comunicato stampa

Una gita nel bosco è un progetto che nasce da un’idea di Annalisa Furnari, Fabio Marullo e Gianni Moretti. Il piano di lavoro prevede un intervento e un’indagine svolta da artisti, critici e curatori sul concetto che muove il progetto. L’analisi si snoda attraverso un piano espositivo e analitico per mezzo di opere e testi, lavori a parete e scrittura, per un rapporto di scambio e collaborazione, senza ruoli prestabiliti o gerarchie compositive. Tutti i soggetti coinvolti sono stati invitati a esprimersi parimenti attraverso il proprio lavoro. Questo processo confluisce in una mostra che avrà luogo a Berlino tra il 29 e il 30 maggio 2015, nel quartiere di Schöneberg, in uno spazio privato: l’abitazione dei collezionisti N.Haarmann e G.Bloedow, messa a disposizione grazie al loro interesse e passione per l’arte. La mostra non contempla una curatela, poiché, come gli artisti, anche le altre figure coinvolte saranno invitate a esprimersi non già sul lavoro altrui, ma su un comune soggetto.

Il tema:
L’ingenuità è un’attitudine naturale, l’unica, forse, che contiene in sé il valore negativo della conseguenza. Eppure nel significato etimologico della parola l’ingenuo è inteso come individuo libero, schietto, verace. E come possono tali caratteristiche condurre a infelici soluzioni? Quasi questo atteggiamento rendesse l’individuo preda facile, bersaglio immobile di infauste azioni. E allora, è l’ingenuo vittima di se stesso, come di una malattia? Sembra impossibile che tale caratteristica sia stata contemplata dalla natura come a voler bilanciare dinamiche opposte nella disposizione di una “legge naturale” come tante, atte a stabilire un equilibrio in natura appunto, come nella società, di tutti i tempi. Oppure… è possibile che l'ingenuità - motivo di distanza dal reale - sia quell'unico volontario approccio di visione del mondo, un singolare e desiderato stato differente per una visione alternativa dall'oggettivo? Ed è possibile che essa nasca dal desiderio di menzogna? La menzogna di noi stessi, verso di noi, necessaria a noi? Ma, se le cose fossero come postulato, il sognatore, possibile estensione fisica dell'ingenuo, dovrà continuare a sognare e credere alle allucinazioni, ai ricordi, ai misteri, ai miti, alla malinconia e cedere all' interpretazione della verità come bugia o fantasia evasiva? Chi conserva o pratica questa inclinazione, desidera… perché il desiderio è misura possibile, naturale e fisiologico in un bambino in quanto privo di malizia, ma per un adulto il “fare ingenuo” è comprensibile?

Artisti:
Annalisa Furnari, Olaf Hajek, Fabio Marullo, Concetta Modica, Gianni Moretti, Marco Pezzotta, Michele Tocca, Sophie Usunier.

Critici e curatori:
Martina Cavallarin, Stefano Franchini, Alice Ginaldi, Giovanni Iovane, Veronica Liotti, Alberto Zanchetta.

29-30 maggio

Haarmann Bloedow Haus - Berlino

IN ARCHIVIO [1]
Una gita nel bosco
dal 28/5/2015 al 29/5/2015

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