Ca' Lozzio Incontri
Oderzo (TV)
Via Maggiore Di Piavon, 23
0422 752111
WEB
Renato Luparia e Nadia Presotto
dal 30/5/2015 al 27/6/2015
ven, sab e dom 15-24

Segnalato da

Nadia Presotto




 
calendario eventi  :: 




30/5/2015

Renato Luparia e Nadia Presotto

Ca' Lozzio Incontri, Oderzo (TV)

Forme del desiderio. Due artisti che dialogano mediante tecniche e stili diversi con l'uomo di oggi, apparentemente destinato ad una vita in cui il consumo compulsivo azzera ogni soddisfacimento.


comunicato stampa

S’ inaugura domenica 31 maggio alle ore 11.00 la mostra “Forme del desiderio” con fotografie di Renato Luparia e acquarelli di Nadia Presotto (di origini opitergine), allestita nella suggestiva cornice di Ca’ Lozzio, in Piavon di Oderzo. E’ il 252° incontro dell’ attiva Associazione Culturale Ca’ Lozzio Incontri e la mostra, coordinata dall’ arch. Appoloni, sarà presentata dalle prof.sse Alessandra Santin e Lorena Gava.

I due artisti, coniugi, hanno partecipato a numerose e importanti rassegne espositive in Italia e all’ estero, a fiere d’ arte e le loro opere sono presenti in collezioni pubbliche e private e pubblicate in numerosi cataloghi. Questo il testo critico appositamente redatto da Alessandra Santin: “Renato Luparia e Nadia Presotto Forme del desiderio. L’enigma delle Forme del desiderio che caratterizza l’Occidente contemporaneo, si mostra attraverso le fotografie di Renato Luparia e gli acquerelli di Nadia Presotto, due artisti che dialogano mediante tecniche e stili diversi con l’uomo di oggi, apparentemente destinato ad una vita in cui il consumo compulsivo azzera ogni soddisfacimento, ogni approfondimento, ogni soggettiva via di espressione del proprio piacere e della ricerca.

E’ l’arte a restituire a ciascun uomo uno sguardo amante, libero da compiti, sedotto da luci e colori sempre rinnovati, da forme e concetti ogni volta nuovi, personali, relativi, contestualizzati. Sono i campi privi di limiti, invasi da nebbie vergini ad indicare un possibile cammino di conquista, nelle opere fotografiche di Renato Luparia. Contro i frastuoni e le volgarità dei grandi centri commerciali, degli svincoli autostradali all’ora di punta, dei campi sportivi gremiti da folle urlanti, le campagne silenziose si mostrano in tutta la loro enigmatica bellezza. È il silenzio la chiave di lettura e l’invocazione che l’artista esprime con pochi rarissimi elementi, che affiorano dai bianchi eterei.

Il Silenzio è il luogo in cui nasce la sua arte, che va oltre il linguaggio del quotidiano per esplorare ed interpretare la realtà desiderata e necessaria. Questo rende esplicita la cifra poetica di Renato Luparia caratterizzata dal bisogno introspettivo, che si rivela come contemplazione ed ascolto attraverso tutti i Sensi. Lo stupore del poco, dell’indispensabile, dell’armonia di alcune rare presenze ritmiche nel piano sequenza quasi immobile, rende uniche e per certi aspetti assolute le fotografie in bianco e “poco grigio”, che Renato Luparia realizza con cura e perizia di altri tempi. Sono scatti meditati e rivisti in sede di stampa e composizione successiva. La vicinanza alle dimensioni del segreto e del sacro si basa sul grande potere dell’astrazione, capace di spogliare la Natura dai suoi aspetti terreni, esaltandola come pura costruzione formale.
L’artista osserva la realtà e ne estrae alcuni elementi vitali: l’albero, le rive, le nevi e le nebbie, i fili d’erba. Ad essi non si oppone; li ri-prende e li sottomette ad un processo di stilizzazione che restituisce loro indipendenza, creando distanza e vuoto.
Nadia Presotto dialoga quasi con gli stessi elementi che apparentemente possono essere neutri, ma attraverso le relazioni fatte di colore liquido, possono ancora rappresentare dei valori.

Il tempo presente è una realtà per l’artista che esiste come dato di fatto; decisivo è il modo in cui essa si mostra, si fa valere, valore, volere. Si fa paesaggio della mente. Luogo visto attraverso lenti dalle tinte tenui, soffuse, diafane, s-colorite dalle memorie storiche e umane. La forma non è mai l’obiettivo dei suoi lavori, piuttosto è il risultato dell’azione poetica che Nadia Presotto realizza d’istinto, senza l’ansia di giungere alla bellezza. Nonostante l’artista aspiri ad essa, non si affida a tecniche costruttive ma a gesti e fenomeni dettati dal caso e dal momento.

Essi le permettono di avvicinarsi in maniera elusiva al concetto di semplicità, associato alla verità più nuda. Le sue opere “semplici”, lungi dall’esaurirsi, con il passare del tempo acquistano sempre più fascino e significato. La continuità con cui Nadia Presotto ci parla, attraverso la scelta mai elementare di contatti tra liquidi di colore diverso, crea relazioni mai stabilizzate nel tempo. Cresce e si crea il mondo complesso della visione. La realtà negli acquerelli su carta non appare stabile perché pulsa nel divenire, non cessa di vivere nel farsi paesaggio, nel realizzarsi in opera d’arte.

I paesaggi lirici di Nadia Presotto ci riconducono alle visioni dei luoghi dell’infanzia, ai suoi trascorsi nelle campagne venete, agli spazi del gioco di allora, quando l’omissione degli elementi non necessari era la regola. Ad essa l’artista si è attenuta, nell’espressione di un sentire che va oltre l’opacità e l’impenetrabilità del ricordo, per farsi presente “esatto”: prima ed unica regola della contemplazione. Alessandra Santin”.

Inaugurazione 31 maggio ore 11

Ca' Lozzio Incontri
Via Maggiore Di Piavon, 23 Oderzo
Apertura: venerdì, sabato e domenica dalle 15 alle 24
Ingresso libero

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