Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea
Milano
via Gorani, 7
345 0064190
WEB
Cibi condimentum esse famem
dal 17/6/2015 al 30/7/2015
mar - ven 11-19 e su appuntamento
02 4208684

Segnalato da

Frattura Scomposta contemporary art magazine



approfondimenti

Sandra Benvenuti



 
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17/6/2015

Cibi condimentum esse famem

Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea, Milano

Un viaggio che porta a considerare la cucina come spazio dell'identita' e della memoria, ma anche come luogo dove ci si misura con le proprie fragilita'.


comunicato stampa

a cura di Sandra Benvenuti

Saranno sedici gli artisti italiani, ma di profilo internazionale (molti degli artisti coinvolti in questo progetto hanno partecipato ad almeno una edizione della Biennale Arti Visive di Venezia negli ultimi dieci anni), chiamati a raccontare, attraverso il proprio lavoro, il rapporto contrastante, a tratti morboso, tra la nostra società e ciò che mangia; conducendo un viaggio che ci porta a considerare la cucina come spazio dell’identità e della memoria, ma anche come luogo dove ci si misura con le proprie fragilità. Arrivando poi ad ampliare lo sguardo a riflessioni, etiche e politiche, legate ai temi degli sprechi, delle sofisticazioni, delle disparità tra chi ha troppo e chi nulla.

L’Arte spesso racconta la tavola degli uomini. La tavola degli uomini è il risultato della storia degli uomini. E il periodo storico riflette ogni sfumatura dell’esistente. Per citare alcuni esempi, risalgono agli Anni Sessanta i coloratissimi dolci pop, dai colori shocking, di Dorothée Selz e Antoni Miralda, immagine di un periodo in cui il benessere dell’Occidente imponeva di guardare al cibo con giocosa superficialità; tutt’altro tipo di approccio quello di Edoardo Neto e Jannis Kounellis, entrambi alle prese con opere basate su semi: simbolo della frugale umiltà della natura, della sua fragile ma dirompente vitalità.
La nostra attenzione si é soffermata quindi, su ciò che probabilmente ad un primo sguardo non si coglie: quale fu il motivo della cena? Perché quella cena più di altre é rimasta nella storia? Qual era il luogo?
Da questa riflessione é partito il progetto.

Agli artisti selezionati è stato chiesto un arduo compito: rendere visibile l’invisibile; ispirarsi al Cenacolo non per reinterpretare ma per seguire l’azione: Comunicare. Il progetto vuole indagare il concetto di fame intesa come necessità, come mancanza, come soddisfazione, non solo fisica ma atavica e spirituale, una fame di emozioni, di conoscenza, di paure, di vita, di comunicazione, di attese, di affetto, di amore, di cultura, una fame esistenziale che ci accomuna mutando nelle sue sfaccettature, quasi come fosse un non luogo.

Da qui il Cenacolo, il non luogo più famoso della storia, nessuno può dire quale fosse, é un paesaggio, una visione. La scelta degli artisti è stata effettuata anche sulla base delle diversità delle tecniche da loro utilizzate, infatti essi spaziano dalla fotografia alla pittura all’arte digitale, multimediale, installativa e performativa.

Artisti:
Alessandra Baldoni; Alizia Lottero; Christian Zanotto; Franco Donaggio: Giancarlo Marcali; Gianluca Chiodi; Marco Bertin; Marianna Gasperini; Matteo Bosi; Maurizio Gabbana; Nicola Fornoni; Paola Turroni; Pierpaolo Koss; Toni Bullo; Vania Elettra Tam; Vittorio Comi

Ideazioe e progettazione - Frattura Scomposta contemporary art magazine
www.fratturascomposta.it
info@fratturascomposta.it

Spazi Espositivi:
18 giugno - 31 luglio 2015
Sabrina Raffaghello Contemporary

15 settembre - 15 ottobre 2015
Palazzo Grifoni – San Miniato

Inaugurazione 18 giugno ore 18.30

Sabrina Raffaghello Contemporary Art
via Gorani 7, Milano
mar - ven 11-19 e su appuntamento
ingresso libero

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