Renata Fabbri arte contemporanea
Milano
via Stoppani, 15/C
02 91477463
WEB
Nel deserto cresce la ginestra
dal 12/7/2015 al 19/9/2015
mar - ven 15.30-19.30

Segnalato da

Renata Fabbri arte contemporanea




 
calendario eventi  :: 




12/7/2015

Nel deserto cresce la ginestra

Renata Fabbri arte contemporanea, Milano

I lavori di 5 giovani artisti del Biennio di Scultura dell'Accademia di Belle Arti di Brera, selezionati dalla gallerista e dal docente Vittorio Corsini. La mostra e' caratterizzata da un gioco di continui rimandi.


comunicato stampa

Sofia Bteibet
Giuseppina Giordano
Kwangwoo Han
Luisa Turuani
Lorenzo Zuccato

a cura di Vita Lerner

con un testo di Maurizio Guerri

Renata Fabbri arte contemporanea è lieta di presentare “Nel deserto cresce la ginestra” una mostra collettiva dei lavori di cinque giovani artisti del Biennio di Scultura, dell’Accademia di Belle Arti di Brera, selezionati dalla gallerista e da Vittorio Corsini, docente del corso.
Una mostra, come si evince dal titolo di leopardiana memoria, ideata per superare i confini dell’individualismo, per generare una coscienza d’insieme, per costruire un’alleanza umana e artistica. Come la ginestra fu per Leopardi il simbolo della vita, il fiore che abbellisce le lande aride e desertiche con i suoi cespugli profumati, così sono oggi i giovani artisti.
Essi si contrappongono all’aridità del mondo donando vita attraverso le proprie opere.

La mostra è caratterizzata da un gioco di continui rimandi e alleanze tra le opere, seppur prodotte da artisti con filosofie e modalità di lavoro diverse, ma che sono fioriti insieme negli spazi della galleria. Tale gioco è percepibile fin dalla prima sala, dove si assiste al dialogo tra le opere Rosetta di Sofia Bteibet, Movement Atom #15 di Kwangwoo Han e Pantone 286 c di Giuseppina Giordano.

Rosetta è un assemblaggio che usa le immagini scattate dalla sonda Rosetta alla cometa per creare nuovi paesaggi attraverso la rielaborazione con la tecnica della cianotopia: un’antica tecnica di stampa fotografica, in cui la carta fotosensibile si impressiona al sole creando una connessione con l’universo. La superficie cartacea si tinge di blu , colore della distanza, della profondità, dei confini del mondo. Lo stesso blu che si riflette in Pantone 286 c , opera con la quale l’artista ha voluto rendere omaggio a Yves Klein attraverso un quadro interamente in vetro, trasparente, dove la potenza de l Blue Klein è tanto forte quanto più deriva dal ricordo e dall’immaginazione dello spettatore. L’uomo, misura di tutte le cose, misura dello spazio e della mente, è in stretto rapporto anche con l’opera Movement Atom #15 , scultura poggiata sulla terra ma connessa al movimento. Movimento come felicità, volontà e casualità dell’essere umano.

Proseguendo la visita si entra in una dimensione più intima dove le opere analizzano il concetto della vita, del ricordo, della casa. Casa come famiglia, calore, legna , camino, riconciliazione di elementi dapprima resi cenere e poi ricompattati nell’opera Unità Famigliare I ( 100kg di legna: 12 giorni di combustione = 1,2kg di cenere: 12 giorni di creazione del mattone) di Lorenzo Zuccato. Casa come binomio tra nido e c appio, tensione tra protezione e senso di soffocamento in I poeti hanno sempre ragione di Giuseppina Giordano. Infine casa d’artista, casa come luogo simbolo, casa come aria in 22/2/2014 - Via Fiori Chiari 16 di Sofia Bteibet.

Al piano inferiore della galleria, una serie di lavori di Luisa Turuani raccontano l’attenzione che l’artista dedica ai piccoli oggetti, al dettaglio, a ciò che nella vita di tutti i giorni ci circonda, alle nostre emozioni. Ciascun lavoro, seppur ridotto nelle dimensioni, espand e intorno a sé una forte intensità, genera riflessioni, quasi a voler urlare silenziosamente la propria presenza.

Nell’ultima sala, Luisa Turuani con 00:00 , penna rossa su carta velina, indaga il tempo e le molteplici strade che si possono intraprende re, dettate dalla casualità delle scelte e dall’assenza di un disegno predefinito. “ Seguire una piega e tracciare un percorso. Il tentativo di curare in una maniera sbagliata. Il tempo di perdere la strada e ritrovare la linea già dentro l’altra”.

“Nel d eserto cresce la ginestra” sottolinea la volontà della galleria di sostenere I molteplici linguaggi dell’arte contemporanea, aprendosi al confronto con giovani artisti. dove l’a rte tende a diventare un elemento di unificazione tra linguaggi e filosofie dif ferenti, un trait d’union tra il mondo contemporaneo e il mondo dell’arte che sarà.

Inaugurazione: lunedì 13 luglio - 18.00

Renata Fabbri arte
via Stoppani 15C - Milano
Orari:
martedì – venerdì dalle 15.30 alle 19.30

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