Palazzo Bosco Lucarelli
Benevento
Corso Giuseppe Garibaldi

Primavera
dal 25/4/2004 al 8/5/2004

Segnalato da

Vincenzo Montella



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Setyo Mardiyantoro



 
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25/4/2004

Primavera

Palazzo Bosco Lucarelli, Benevento

Un clima di forti risonanze interne, di emozioni visive che si raccordano ad un tessuto spirituale in cui si coniugano memoria e sogno, intensamente, con una forte attesa meditativa, con una sensibilita' lirica e musicale, cosi' si legge l'arte di Setyo Mardiyantoro.


comunicato stampa

Setyo Mardiyantoro

Un clima di forti risonanze interne, di emozioni visive che si raccordano ad un tessuto spirituale in cui si coniugano memoria e sogno, intensamente, con una forte attesa meditativa, con una sensibilità lirica e musicale, così si legge l'arte di Setyo Mardiyantoro. La sua origine indonesiana si riconosce soprattutto nel taglio finemente decorativo e lineare del suo segno pittorico; un decorativismo che è raccordato ad una tensione visionaria e intimista, ad una lettura di segni minimi della percezione visiva, che nel riflesso psicologico diventano riflettori di uno spazio interno e sensibilissimo. Si interpretano così i suoi paesaggi, in cui talora si intravedono profili conosciuti di architetture italiane. Luoghi che nulla hanno di realmente naturalistico, sebbene tutto in essi sembri riverberare una natura esultante di colori e di luce. La vera arte di Setyo è nel suo filtro sensibile e poetico, un filtro che si alimenta di una spiritualità che recupera il visibile nel sensibile con una disposizione emotiva che ha del religioso, del mistico.

D'altra parte non si pensi ad un'arte impulsiva, legata al solo palpito emozionale, alla felicità di un riflesso sensibile puramente cromatico e segnico. L'arte di Setyo è segnata per un verso da una forte spinta introspettiva, da un contatto meditato con le proprie emozioni, per l'altro scaturisce da una riflessione compositiva, da una misura composta e attenta dell'architettura visiva. Gli stessi suoi paesaggi fantastici rivelano una struttura che sembra funzionale al dettato emotivo, a ciò che l'artista intende comunicare e rivelare di sé e della sua vita.Cio' lo si nota anche nelle sue pagine più decorative, negli acquerelli, che pure sono percorsi da una liricita' intrinseca che seduce, che appassiona.Lo si nota anche nelle pitture più liriche e sognanti, in cui il segno ha come una sua interna significazione, non solo in termini sensitivi, ma altresi didascalici, ossia illustrativi di una scelta espressiva, di un modo di rappresentare la realta' e di rappresentarsi. La conferma deriva dalle sue immagini piu' figurative, che sono giocate sul simbolo, ovvero sulla coniugazione di una tipologia femminile con un contesto decorativo. Dunque arte anche pensata, ma filtrata comunque in una visibilità interna, in una manifestazione che trascende la forma, che anzi assegna alla forma una natura rivelativa dello spirito.

Giorgio Agnisola

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