PAN Palazzo delle Arti Napoli
Napoli
via dei Mille, 63 (Piano terra)
081 4203416 FAX 081 7958608
WEB
Napoli Expo Art polis
dal 26/7/2015 al 30/8/2015
lun, mer, gio, ven e sab 9.30 - 19.30, dom 9.30-14.30
347 5452737

Segnalato da

Gianni Nappa




 
calendario eventi  :: 




26/7/2015

Napoli Expo Art polis

PAN Palazzo delle Arti Napoli , Napoli

Transiti storici e contemporanei. Pittura, scultura, fotografia, installazioni, architettura, danza. Un contenitore delle pulsioni che dal basso fanno vivere la citta' d'arte, idee e creativita'.


comunicato stampa

Idea, progetto e direzione artistica a cura di Daniela Wollmann con Gianni Nappa
Associazione Culturale: RivoluzionART/creativiATTIVI con GESIN group service

Un evento prima di tutto! Un avvenimento unico nell’anno dell’Expo di Milano nel mese di agosto, per eccellenza il mese vacanziero, ma anche quello dei transiti in città di migliaia di viaggiatori alla scoperta della città. Napoli Expo Art polis è un contenitore delle pulsioni che dal basso fanno vivere la città d’arte e idee, di creatività e linguaggi contemporanei, di eccellenze nei vari campi della comunicazione, del movimento e dell’immagine. Non una mostra, non una esposizione ma un insieme di bellezze, da vedere e capire, ma anche da attraversare come un ideale percorso di conoscenza di quello che in questo momento storico la città produce. Saper cooptare il turismo di qualità interessato alla cultura, e poter essere artefici di una offerta che sappia coniugare le esigenze di visibilità e quelle della qualità nascosta.

Nel passaggio dalle avanguardie al contemporaneo secondo Jean-Christophe Bailly «è non solo ciò che è depositato nel tempo contemporaneamente a noi, ma ciò che, nel depositarsi, è sufficientemente originale da creare una fenditura, attraverso cui vedere o intravedere la forma percettibile di un' epoca». Ancor più radicalmente, il filosofo Arthur Danto con "Dopo la fine dell' arte" (1997, ma in edizione italiana solo nel 2008) teorizzò, con i metodi della filosofia analitica, il passaggio dall' ideale classico al quotidiano, che ha il suo punto di non ritorno, la sua «frattura profonda», nell' opera di Duchamp e poi di Warhol.

UN MESE di esposizioni. performances, serate a tema con un offerta continua, pieno di emozioni quattro percorsi:

i tipi, i caratteri, nuova genia Mediterranea

habitat tra nuova visione e bisogno di salvaguardia

transiti storici gli artefici / i visionari

l’occhio dei video attenti e pronti a cogliere i cambiamenti in atto/ sperimentalzone

COLLABORAZIONI
Danza contemporanea performances inaugurazione 27 luglio: Sonia Di Gennaro
Per il 5 agosto: Pier Macchiè. data da definire per il pianista Vincenzo Danise

Artisti “Napoli Expo Art polis”

- volti, i caratteri, nuova genia Mediterranea
“La diversità degli italiani deriva da un pattern complesso di migrazioni avvenute in diversi momenti storici e preistorici, cui ha fatto seguito in alcuni casi un mescolamento tra gruppi migranti e autoctoni. Questo non è affatto sorprendente: è evidente che per le sue caratteristiche geografiche l’Italia, sin da tempi antichissimi, ha rappresentato un corridoio naturale per i flussi migratori provenienti sia dall’Europa centrale, orientale e occidentale, che dal Mediterraneo. Ma non solo, fenomeni locali di isolamento hanno, in alcuni casi, determinato una notevole differenziazione delle comunità di migranti, non solamente dai gruppi limitrofi residenti, ma anche dalle stesse popolazioni da cui si erano originati. In definitiva, cause diverse tra loro (migrazione e isolamento) hanno lasciato dei segni talmente forti sulla struttura fisica delle popolazioni italiane, da determinare una diversità genetica così elevata che può reggere il confronto con quella osservata nell’intero continente europeo”. L’arte contemporanea delinea negli ultimi trenta anni una nuova genia figlia di pittura e strumenti digitali che con il progressivo incidere dei media ha prodotto una nuova visione dei “tipi” mediterranei. Cambiamento ed evoluzione rappresentata nelle nuove correnti del figurativo di inizio millennio, tra pittura, scultura, foto e installazioni.

- habitat tra nuova visione e bisogno di salvaguardia
Una nuova visione figlia del protocollo di Kioto e della consapevolezza di dover salvaguardare il nostro habitat trova nelle scelte dell’arte contemporanea un’attenzione crescente; una scelta selezionata di lavori ce la presentano nelle “visioni “ degli artisti, dove il lavoro manuale recupera il senso primario dell’agire, con le qualità degli artigiani e del saper rilanciare anche il primordiale senso del fare. E d’altronde .... “L'intensificazione dell' artificializzazione e la velocità del cambiamento hanno messo in crisi i processi con cui in passato si è generata la qualità dell'habitat sociale. Se dunque la qualità che emergeva dal lento e inconsapevole adattamento tra una comunità e il suo habitat non si può più realizzare, si pone l'interrogativo se e come essa possa essere generata da un'azione intenzionale, cioè da una forma di progetto. L'interrogativo diventa ancora più rilevante nel quadro della transizione verso la sostenibilità e della necessità di gestire l'imponente trasformazione che essa richiede. Assunto che nessuna soggettività può proporsi di progettare la qualità dell'habitat sociale nel suo insieme, l'ipotesi di lavoro che qui si propone è che vi sia la possibilità di promuoverne alcuni aspetti mettendo in atto una "strategia dei servizi". (da: Ripensare l’habitat di Ezio Manzini)

- transiti storici gli artefici
L’attenzione agli artisti contemporanei ma già storicizzati quali Manlio Rondoni, Elio, Luigi e Rosario Mazzella e Vittorio Fortunati, con il secondo novecento dalle sperimentazioni degli anni sessanta e settanta e fino ai primi anni duemila oltre ad artisti scomparsi che hanno inciso nella storia artistica della città come Alberto Chiancone, Nicola Canzanella e Nicola Gambedotti

- l’occhio dei video attenti e pronti a cogliere i cambiamenti in atto/ sperimentalzone
Il Video d’arte che sperimenta tempo e immagini in una successione di frammenti e determinano un punto di partenza per la comprensione dei nuovi linguaggi dell’arte. Un percorso di approfondimento concentrando l’attenzione su varie discipline quali la pittura, la scultura, la fotografia, la performance ed il video di artisti emergenti, che privilegiano i nuovi materiali, le nuove conoscenze scientifiche ed elaborano una nuova formula per recuperare anche i vecchi materiali in contaminazione con i primi.

l’occhio dei video d’arte attenti e pronti a cogliere i cambiamenti in atto sperimentalzone-N

ZUD - Luisa Russo –– Paola Lambitelli – Raffaella Bacarelli- Irene Tuscolano - Pasquale Gatta - Nicola Caroppo - Giovanni Ariano

i tipi, i caratteri nuova genia mediterranea-E

Beatrice Zappia - Gianluca Carbone – Francesco Verio - Ombretta TER – Fabio Abbreccia- Angelo Romano - Umberto Riccelli - Carlo Di Santo - Valeria Corvino –- Antonello Ferrara - Giovanni Maglione - Dario Assisi - Riccardo Matlkas - Trisha Palma- Antonietta Montagano - Antonio Conte - Antonio Lubrano Lavadera - Mario Varotto - Gennaro Cilento - Remo Romagnolo

I visionari:
Carmela Saedtler-Franco Iavarone -, Angelo Abbondandolo - Bruno Bruno - Sandra Statunato - Ida La Rana - Saverio Biondi- FABIO NIOLA

transiti storici gli artefici--A
Manlio Rondoni – Luigi, Rosario ed Elio Mazzella – Enrico Cajati – Nicola Gambedotti - Eduardo Zanga - Alberto Chiancone - Nicola Canzanella

habitat tra nuova visione e bisogno di salvaguardia –-POLIS-

Assunta Pizza - Raffaele Miscione – Cristina Cianci – Flora Palumbo Ciro Balzano - - Silvia Rea - - Giuliano Badaracco - Gabriella Gorini - Alfonso Sacco - Mario Pacciani- Davide Pisapia- - - Agostino Saviano - -Paco Falco – Luigi Tirino – Gennaro Cilento - Sandra Statunato

ARCstudio/BrunoCuomo - ALDO CAPASSO

MEDIA Partner – Racna magazine - Arkham.magazine
editoria d’arte - Fumè – Gianmarco De Chiara – mosse di seppia- artigianato contemporaneo/ anime di terracotta di Emilo de Cicco

WORK IN PROGRESS....

Artisti storici:
Manlio Rondoni - Velletri (Roma) il 3 febbraio 1940
Enrico Cajati - Napoli 1927 – 2002
Nicola Gambedotti Roma 1931 – Napoli 2012

PAN Palazzo delle Arti Napoli
via dei Mille, 63 (Piano terra) Napoli
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [333]
Nicola Pagliara
dal 14/12/2015 al 5/1/2016

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