Artestudio 26
Milano
via Padova, 26
338 9197709

Bruno Mangiaterra
dal 8/9/2015 al 27/9/2015
su appuntamento

Segnalato da

Artestudio 26




 
calendario eventi  :: 




8/9/2015

Bruno Mangiaterra

Artestudio 26, Milano

Nel sofisma della visione. Le forme, gli elementi (sedia, tavolo, finestra, letto, ecc.) segnano il sorgere di un senso, la nascita di un racconto, esaltando attraverso luci e cromie uno spazio sospeso.


comunicato stampa

a cura di Carlo Franza

La mostra dal titolo “Nel sofisma della visione” è promossa dall' ARTESTUDIO 26, punto di riferimento significativo nella planimetria artistica di una città fortemente europea come Milano. Lo spazio oltre a vivacizzare ricognizioni ad ampio raggio di tendenze che caratterizzano l’arte contemporanea, offre lezioni tecniche e teoriche e conferenze di illustri artisti e intellettuali italiani del secondo Novecento. L’esposizione curata dal Prof. Carlo Franza, illustre Storico dell’Arte Contemporanea, che firma anche il testo, dal titolo “Nel sofisma della visione” riunisce opere dell'artista Bruno Mangiaterra, che svelano la tradizione della pittura ma accendono poi le loro apparizioni con la filosofia. La presenza di artisti affermati e di altri più giovani nel panorama delle scelte che l' ARTESTUDIO 26 propone lascia intendere la capacità di leggere la storicità, di scoprire il nuovo, di rompere con un passato troppo vischioso e riscrivere anche una sorta di taccuino del futuro.

Scrive Carlo Franza: “Ci sono mostre di nicchia, ovvero per colti, che non possono passare inosservate. Quella di Bruno Mangiaterra (Loreto,1952), illustre artista lauretano, è da mettere tutta in cornice per la carica creativa e intellettuale che la sostiene… Ma andiamo oltre e puntiamo alla mostra del nostro artista che, vi confesso, conosco da tempo e oltre che amico, vero, apprezzo per la sua ricerca assoluta, per la sua silenziosa intellettualità e per il suo vivere la passione dell'arte come lezione anche civile e morale. La mostra raccoglie opere di diversi periodi, anche se i lavori recenti sono il nucleo fondante di un pensiero reso visibile, per cui le forme, gli elementi(sedia, tavolo, finestra, letto, ecc.) segnano il sorgere di un senso, la nascita di un racconto, esaltando attraverso luci e cromie uno spazio sospeso, metafisico. Sicchè la tela non solo rappresenta, ma presenta nel tempo che diviene un evento;tutto è reale ed essenziale,tutto è magico e carico di stupore, tutto è misterioso eppure reale, tanto reale che il suo crescere intellettivo, in quel percorso che fino ad oggi lo ha caratterizzato intessuto sempre di minimalismo e concettuale, vive ancor più la tangente dell'immagine. Persino la parola si offre con le sue parentele, le sue filosofie, le sue discendenze e congiunzioni.

Insolito anche l'autoritratto, un olio del 2011, dove l'artista è citato con i “ferri del mestiere”, in uno scorcio di bianco/nero e una variante di grigi; come non mancano nel suo repertorio di simboli le canne della sua terra a ridosso del Conero, o gli oggetti di studio comprese le pagine di storia dell'arte carica di elementi appartenute a civiltà diverse, o ancora oggetti del quotidiano offerti in campiture esterne che si squarciano come “rivelazione”. Pensiamo che Bruno Mangiaterra viva oggi come artista il suo momento più felice, con una chiara accensione dialettica anche all'interno di quello che pensiamo sia da ritrovarsi in un drappello di “postclassicisti” - cui anch'egli appartiene- proprio perchè ribadiscono la tradizione della pittura ma accendono poi le loro apparizioni con la filosofia. Lo era, questo, già stato in passato per Bruno Mangiaterra quando accendeva la vita del mondo con fuoco, acqua, terra e aria, e lo è ancora oggi quando dipinge il suo territorio di meditazione e di esistenza che è quell'habitat, certo la sua casa, ove appare un affresco che si chiude con una merlatura. La sua è una realtà, anche senza tempo, grazie al riutilizzo di materiali che diventano reliquie evocative ed espressive, e con questa realtà fa cogliere il respiro del mondo”.

Cenni biografici dell'artista
Bruno Mangiaterra è nato a Loreto nel 1952. Negli anni dello studio pratica frequentemente artisti e critici d’arte contemporanea e nel contempo effettualizza il suo lavoro ed espone alle prime mostre. Fin dal 1973, studente all’Accademia di Belle Arti di Urbino, lavora ininterrottamente presentando il proprio lavoro in rassegne culturali personali e collettive, in Italia e all’ estero. Vive e lavora nelle Marche a Loreto (An). E’ docente di Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico "E. Mannucci " di Ancona. E’ stato segnalato più volte da Giulio Turcato, ha pubblicato libri d’arte e cartelle di incisioni con testi poetici e filosofi contemporanei tra gli altri : Carla Clementi, Giacomo Luigi Busilacchi, Umberto Piersanti, Eugenio De Signoribus, Plinio Acquabona, Paolo Volponi, Gianni D’Elia, Giuseppe Cacciatore, Pasquale Venditti, Alessandro Catà, Francesco Scarabocchi, Graziano Crinella. Le sue opere sono presenti in numerose Collezioni pubbliche e private. Ha ideato numerose rassegne di Arte Contemporanea e convegni culturali per Enti e Istituzioni. Hanno scritto di lui fra gli altri Giacomo Luigi Busilacchi (An), Carlo Cecchi (Jesi), Carla Clementi (An), Vincenzo Piermattei (An), Giancarlo Bassotti (Jesi), Mariastella Rizzo (Mi), Gualtiero De Santi (PU), Armando Ginesi (Jesi), Mariano Apa (Roma), Giorgio Verzotti (Mi), Toni Toniato (Ve), Carlo Melloni (Ap),Enrico Savini (Jesi), Daniela Bontempo (An), Eenzo Di Grazia (Firenze), Vittorio Erlindo (Mn), Pierre Restany (Mi), Giovanni Grassi (Sorrento), Donatella Gallone (Napoli), Grazia Maria Torri (Fo), M.Savini (Ap), E. Di Mauro (To), Roberto Lambarelli (Roma), Vittorio Rubiu (Roma), Giulio Turcato (Roma), Laura Monaldi (Ap), Bruno Ceci (Urbino), Lucilla Nicolini (An), Roberta Ridolfi (PU), Gabriele Perretta (Roma), Franco Jesurun (Trieste), Bruno Cantarini (Ancona), Luciano Marucci (Ap), Giovanni Bonanno (Palermo), Valerio Dehò (Bo), Massimo Raffaeli (An), Carlo Franza (Mi) Enrico Capodaglio (PU), Daniela Simoni (Fermo), Marck Delrue (Belgio). Ha vinto nel 2008 il Premio delle Arti-Premio della Cultura al Circolo della stampa Milano. Nel 2011 è presente alla 54° Esposizione Internazionale d’arte della Biennale di Venezia, Padiglione Italia Marche.

Biografia del curatore

Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 vince il Premio Berlino per la Critica d'Arte.

Inaugurazione 9 settembre ore 18

Artestudio 26
via Padova, 26 Milano
su appuntamento
ingresso libero

IN ARCHIVIO [18]
Gianfranco Bonomi
dal 10/11/2015 al 10/12/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede