Il Pomo Da Damo - Associazione Culturale
Imola (BO)
via XX Settembre, 27
WEB
Andrea Salvatori
dal 29/9/2015 al 7/10/2015
mer-ven-sab 17-19 o su appuntamento
WEB
Segnalato da

Massimiliano Renzi



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Andrea Salvatori



 
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29/9/2015

Andrea Salvatori

Il Pomo Da Damo - Associazione Culturale, Imola (BO)

Ritrovati Anomali. "Le immagini fanno slittare da un'idea all'altra e si prestano al gioco della molteplicita', sempre mutevole, sempre rivitalizzata".


comunicato stampa

In occasione della Giornata del Contemporaneo, - undicesima edizione sabato 10 ottobre 2015 - apre la stagione espositiva 2015-2016 della Galleria Il Pomo da DaMo una personale di Andrea Salvatori “Ritrovati Anomali”.

L’Artista, che già inaugurò la felice stagione della Galleria nel 2012 e la Galleria il Pomo da DaMo hanno infatti evidenziato con chiarezza la sempre maggiore attenzione che il mondo dell’arte contemporanea presta ad AMACI e a un’iniziativa che si è ormai consolidata come un importante appuntamento annuale nel panorama italiano.

In questi anni, l’evento ha permesso di disegnare una mappa dell’arte di oggi che ha coinvolto non soltanto le grandi città, ma anche i centri più piccoli, da sempre molto attivi. In questa mappa, i musei, poli culturali per definizione, hanno assunto il ruolo di veri e propri catalizzatori, con la capacità di presentare e valorizzare l’attività degli artisti contemporanei.

La sempre crescente partecipazione di istituzioni museali italiane impegnate nel campo dell’arte contemporanea dimostra, ancora una volta, il valore dell’evento quale grande occasione di scambio, vivace e dinamico, tra l’arte del nostro tempo e il suo pubblico, sempre più numeroso, diversificato e interessato.

La personale in Galleria “Ritrovati Anomali” è il personale omaggio di un’artista capace e ironico, come ormai il lavoro di Salvatori ci ha abituato.

Dice Chiara Fuschini di Andrea Salvatori, nel testo a catalogo della Mostra Metaceramico: “…in lui c'è il grande gusto della provocazione, che, attraverso operazioni culturali non puramente visive, ci porta ad avere a che fare con la materia grigia della nostra comprensione. Nel suo lavoro vediamo spesso qualcosa le cui caratteristiche ci portano a qualcos'altro, e le similitudini spesso sfuggono a una percezione superficiale.
Le immagini ci fanno slittare da un'idea all'altra e si prestano al gioco della molteplicità, sempre mutevole, sempre rivitalizzata, il cui fascino non è mai frainteso con la banalità.
Andrea ha un legame con la vita sempre filtrato dall'ironia e dalla provocazione, apparentemente ottimista, i suoi colori sono luminosi e chiari. Spesso prevale il bianco, che ci riporta alle antiche ceramiche faentine. …Nei nostri processi mentali c'è così quello slittamento fra il vero è il falso, quel rapporto straniante fatto di una realtà dai codici differenti, in una quantità di mediazioni culturali.

La cultura visiva di Andrea Salvatori, che pur conosce le regole di quella precedente, ci porta avanti, verso una storia di cui non conosciamo i confini, che mai si arresta…”
Anche Fabio Camagni, in occasione della Mostra Thesaurus racconta di Salvatori: “…esplora il senso della scoperta presentando gli esiti di differenti ricognizioni contemporanee, in una pratica di relazione in situ.

Come nell'esplorazione di una caverna, lo scavo archeologico ormai valorizzato sottolinea la scoperta nella sua fase primigenia, nell’istante del rinvenimento. Lo svelamento è l’atto primario che rappresenta una sospensione del tempo tra la storia e il futuro. Il tesoro è affidato alla terra, ne diventa parte, ne è custodito fortuitamente come un seme o deliberatamente collocato per essere ritrovato quando forse verrà il tempo. Dalle riflessioni sull’interiorità della scoperta insite nell’atto dello scavo alle risultanze di una cultura materiale contemporanea, la mostra coglie il valore della restituzione di un luogo, ripensando all’emozione effimera del rinvenimento, che finisce nell’attimo in cui l’oggetto scoperto viene appena sfiorato trasformandolo in reperto, atto che sancisce l’inizio della sua nuova vita…”

Inaugurazione Domenica 11 Ottobre ore 18

Esposizione dal 30 settembre

Il Pomo Da Damo - Associazione Culturale
via XX Settembre, 27 Imola
mer-ven-sab 17-19 o su appuntamento
ingresso libero

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