Stazione Leopolda
Firenze
viale Fratelli Rosselli, 5
055 212622
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Fabbrica Europa
dal 30/4/2004 al 22/5/2004
055 3693407
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Fabbrica Europa




 
calendario eventi  :: 




30/4/2004

Fabbrica Europa

Stazione Leopolda, Firenze

XI edizione: A tempo. danza / musica / teatro / architettura / workshop / incontri / video. Alle ore 17: Talk Show 'Immaginare la citta': cultura, lavoro, diritti'. Grande festa d'apertura a ingresso gratuito del festival. Concerto di Ivo Papasov, il virtuoso bulgaro di Tracia, il piu' famoso musicista di wedding music; a seguire Banda Improvvisa, oltre 50 musicisti che spaziano dalla musica popolare, ai ritmi balcanici, dal jazz alle musiche etniche. Infine il dj set di Dr. Lorenz.


comunicato stampa

Fabbrica Europa XI edizione: A tempo - Firenze, 1-22 maggio 2004
danza / musica / teatro / architettura / workshop / incontri / video

- 1 maggio ore 17: Talk Show "Immaginare la città: cultura, lavoro, diritti" - Stazione Leopolda
- 1 maggio ore 21: Ivo Papasov e Banda Improvvisa in Concerto - Stazione Leopolda
- 1 maggio ore 23.30: Dr. Lorenz dj set - Stazione Leopolda

- 1/6 maggio ore 21.30: Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards - CANGO Cantieri Goldonetta

- 2 maggio ore 19: Gianni Maroccolo
- 2 maggio ore 22: Faust
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Grande festa d'apertura a ingresso gratuito del festival Fabbrica Europa 2004
Inaugurazione SABATO 1 MAGGIO alla STAZIONE LEOPOLDA

SABATO 1 MAGGIO alla Stazione Leopolda dalle ore 21 il concerto di Ivo Papasov, il virtuoso bulgaro di Tracia, il più famoso musicista di wedding music; a seguire Banda Improvvisa, oltre 50 musicisti che spaziano dalla musica popolare, ai ritmi balcanici, dal jazz alle musiche etniche. Infine il dj set di Dr. Lorenz.
DOMENICA 2 MAGGIO grande musica: dalle ore 19 Gianni Maroccolo presenta il nuovo cd A.C.A.U. – La nostra meraviglia, ricco del contributo di tanti ospiti, e alle ore 22 i Faust, in una miscela originale di art rock, sonorità industriali e ricerca post-minimalista.
DAL 1 AL 6 MAGGIO negli spazi di CANGO Cantieri Goldonetta il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards in Dies Iræ, una riflessione sull'essenza dell'arte teatrale.
Da segnalare che il Workcenter si esibisce per la prima volta a Firenze al festival Fabbrica Europa.

Firenze, Stazione Leopolda, 1 maggio 2004 ore 21
EXTRAFESTA: 1° MAGGIO: Lavoro e cultura
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TALK SHOW ore 17 - Immaginare la città: cultura, lavoro, diritti

Con: Alessio Gramolati, Segretario Camera Metropolitana del Lavoro CGIL / Gianni Salvadori, Segretario Regionale CISL / Vito Marchiani, Segretario Provinciale UIL / Marco Bertotto, Presidente Nazionale Amnesty International / Divina Capalad, Presidente Consiglio Comunale degli Stranieri / Andres Morte, Fondatore Fabbrica Europa e direttore Mercat de les Flors, Barcellona / Tommaso Fattori, Socialforum

Saranno presenti altri ospiti. Sono inoltre previsti collegamenti telefonici con varie personalità.

Conducono Domenico Guarino e Riccardo Michelucci di Controradio
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Dalle ore 20.30, con la conduzione di Raffaele Palumbo, diretta radiofonica sulle frequenze di Controradio, che trasmetterà il concerto di Ivo Papasov e Banda Improvvisa

IVO PAPASOV, lo strepitoso virtuoso bulgaro, discendente da una stirpe di suonatori di zurna e di clarinettisti, è il più famoso musicista di wedding music. Nato nel '52 in un villaggio in Tracia ai confini con Turchia e Grecia, da famiglia turca di origini rom, Papasov iniziò a suonare il clarinetto a 9 anni e fondò, nel '74, il gruppo Trakiya con il quale, in coppia con il sassofonista Youri Younakov, vinse nel '86 il festival di Stambolovo; successivamente formò il Plovdiv Jazz Folk Ensemble e continuò la sua carriera in giro per la Bulgaria, suonando in centinaia di villaggi e cittadine, diventando il musicista più ricercato per le feste di matrimonio. La notorietà in occidente è arrivata con Balkanology, prodotto da Joe Boyd nel '91; il disco, un autentico capolavoro, mostra tutta l'abilità e l'energia di Papasov alle prese con brani macedoni, greci, rumeni, turchi e di propria composizione. C'è il furore e l'irruenza di un disco rock, l'abilità e il fraseggio del be bop e l'asimmetria tipica dei tempi dispari bulgari; si ha l'impressione di stare in equilibrio su di una corda sospesa nel vuoto, catapultati in ritmiche e accordi orientali, inebriati dal suono di un clarinetto mai così violento e tagliente, dal suono pieno e compatto. Papasov è accompagnato da un ensemble che si distingue per energia e brillantezza: dal sassofonista Youri Younakov al fisarmonicista Neshko Neshev, da una base ritmica impressionate quanto a precisione e virtuosismo, alla bellissima voce della moglie di Papasov, Maria Karafezieva. Radici profonde, brani macedoni, greci, rumeni, turchi, tensione improvvisativa jazz, turbinoso virtuosismo di una band energica ed esuberante, convergono a formare una musica unica.

BANDA IMPROVVISA (progetto e direzione artistica di Giampiero Bigazzi), diretta dal clarinettista Orio Odori, che è anche l'autore del repertorio, esprime - attraverso oltre 50 musicisti più un buon numero di ospiti che nobilitano le parti solistiche - una grande energia e voglia di suonare insieme. Il repertorio di Odori attinge colori e suggestioni dalla musica popolare, dai ritmi balcanici, dal jazz alle musiche etniche e con l'inserimento di basso elettrico e batteria cerca di allontanarsi da quella 'sonorità identificabile' tipica della tradizione delle bande di paese. In poco tempo la formazione, promossa anche dalla Filarmonica di Loro Ciuffenna e dalla Materiali Sonori, ha superato i confini della banda di paese e, pur restando ancorata alle proprie tradizioni, ha partecipato a importanti festival, ha suonato come ospite in alcuni dischi, (PGR, Susi Bellucci, Cecco), ha realizzato un libro di fotografie di Lucia Baldini e ultimato il primo album ufficiale, Pratomagno Social Club.
Ingresso libero.
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Firenze, Stazione Leopolda, 2 maggio 2004 ore 19
GIANNI MAROCCOLO
A.C.A.U. – La nostra Meraviglia

A.C.A.U. – La nostra Meraviglia è un album epocale nel senso che Marok, come lo conoscono amici e colleghi, ha provato a dipingere la propria epoca musicale. Fedele alla propria riservatezza, Gianni Maroccolo ha cominciato a raccogliere idee e visioni. Così nel 2002 ha confezionato 2 album strumentali a proprio uso e consumo e poi ha cominciato a chiedersi cosa avrebbe potuto farne di questa musica. Ecco allora che ha pensato ai tanti amici con i quali ha seminato bellezza e novità nel panorama musicale italiano (ma non solo) dai primi anni '80 a oggi. Maroccolo è stato bassista e fondatore dei Litfiba negli anni '80; artefice di uno storico incontro con gli ex-C.C.C.P. Ferretti e Zamboni con i quali naviga 10 anni in un Consorzio di Suonatori Indipendenti, i C.S.I.; produttore (Timoria, Diaframma, CCCP, CSI); discografico naïf ma visionario che con il C.P.I. lancia i Marlene Kuntz... E poi incontra Robert Wyatt e gli regala un toccante album tributo al quale partecipano molti degli amici che oggi ritroviamo in A.C.A.U (Lorenzo, Cristina Donà, Andrea Chimenti, Giorgio Canali, Manuel Agnelli, Raiz). A.C.A.U. è quindi un progetto che è sempre esistito, una cornice che ora ha preso forma attorno a un disegno che oggi appare chiaro nelle proprie linee. La nostra Meraviglia nel 2004 si incarna in questo cd di 15 canzoni. Mentre Gianni completava l'album di debutto dei P.G.R. e andava in tour, il doppio album strumentale cambiava volto e, all'inizio del 2003, ecco cosa pensa Marok: 'io mando a ogni voce amica qualche strumentale, gli chiedo di cantarci sopra scrivendo un testo, poi si vede'. Crea così un tappeto perfetto, uno specchio nel quale riflettere il proprio cammino artistico, rimanendo dietro le quinte come un regista. E' così che vanno lette le 15 tracce, che in alcuni casi sono vere e proprie canzoni (Renga con Sabbia, Lorenzo con Da raccontarti all'alba, Donà con Meloria's ballad - la canzone scelta per il singolo, Consoli con Carezza d'autunno) e in altri passi arditi su paesaggi sonori che restano protagonisti (Battiato, Fiumani, Agnelli e Canali, Ferretti, Fiamma, Godano).
Ingresso: 12 euro intero /10 euro ridotto.
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Firenze, Stazione Leopolda 2 maggio 2004 ore 22
STAZIONE ELETTRONICA
FAUST
Dai primi anni '70 i Faust sono una delle formazioni più carismatiche e influenti della scena musicale che ha combinato l'energia del rock con la sperimentazione e l'elettronica.
Il loro esordio è stato nel 1971, con l'omonimo album, Faust, leggendario anche nella confezione, con la radiografia di una mano stampata direttamente sul vinile. La musica era prodotta da sei giovani artisti che vivevano e lavoravano in una scuola abbandonata e sperimentavano una sintesi tra l'art rock e l'elettronica, ricorrendo a sonorità industriali e noisy e a insoliti montaggi sonori, qualcosa che loro stessi battezzarono 'krautrock', come il titolo di uno dei loro brani più famosi (e 'krautrock' divenne la sigla per la scena elettronica tedesca dei primi anni '70).
Ai suoni artificiali creati in studio, all'uso di macchinari da lavoro e utensili vari, i Faust combinavano una sensibilità verso le canzoni che pareva discendere dai Velvet Underground e si materializzava nei brani dei dischi successivi - So Far (1972), The Faust Tapes (1973), Faust IV (1974) - capolavori ricchi di idee e spunti in grado di influenzare più di una delle generazioni successive. La ricostituzione dei Faust è avvenuta nel 1988 e il gruppo ha dato un concerto ad Amburgo nel 1990. I Faust, che sono guidati da due membri della formazione originaria - il percussionista e 'maestro di cerimonie' Werner 'Zappi' Diermaier e il tastierista, ingegnere sonoro e inventore Hans Joachim Irmler - hanno mostrato la loro ispirazione ininterrotta con la pubblicazione di cd quali Ravvivando (Staubgold/Klangbad '99), ed il box set Patchwork 1971-2002 (Staubgold/ Klangbad) che ha celebrato il trentennale del gruppo. L'ultima impresa dei Faust è un cd realizzato in compagnia del trio hip-hop Dälek, Derbe Respect, Alder (Staubgold/Klangbad 2004), che ha rivelato un'intesa inaspettata e formidabile.
Ingresso: 15 euro intero /13 euro ridotto.
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Firenze, CANGO Cantieri Goldonetta 1, 2 e 4, 5, 6 maggio 2004 ore 21.30
WORKCENTER OF JERZY GROTOWSKI AND THOMAS RICHARDS
Dies Irae
con: Gey Pin Ang, Mario Biagini, Souphiène Amiar, Cécile Berthe, Elisa Poggelli, Johanna Porkola, Pei Hwee Tan, Francesc Torrent Gironella, Jørn Riegels Wimpel
regia: Mario Biagini e Thomas Richards / produzione: Fondazione Pontedera Teatro

Il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards presenta per la prima volta il proprio lavoro a Firenze, negli spazi di CANGO Cantieri Goldonetta (repliche dal 1 al 6, prenotazione obbligatoria allo 0587.55720). Dies Irae, realizzato all'interno del progetto Tracing Roads Across, sostenuto dal Programma Cultura dell'Unione Europea, è il naturale sviluppo del ramo più legato al teatro nella ricerca del Workcenter. I testi sono tratti principalmente da I diari di Franz Kafka. La regia è dell'americano Richards assieme al fiorentino Mario Biagini.
Un gruppo di teatranti che si riunisce per il proprio spettacolo, o una squadra di singolari ricercatori che indaga sulle esperienze liminali? L'obiettivo dell'investigazione: provocare una rivelazione che li fulmini dalla breccia tra vita e morte, implorare una risposta dalle profondità del non-conscio, riguardo alla natura umana e l'essenza dell'arte teatrale. 'Lo splendore della vita sta sempre in attesa di ognuno di noi in tutta la sua pienezza, ma velato alla vista, nel profondo, invisibile, remoto. Eppure è qui, non ostile, non riluttante, non sordo. Se lo inviti con la parola giusta, col giusto nome, viene. Questa è la natura del teatro, che non crea, ma invita'. Raccontano una storia, la storia di un esperimento sull'essere umano al limite. Ogni giorno, a turno, uno di loro viene scelto per sottostare all'esperimento e mediante un'esecuzione graduale e complessa, viene portato a uno stato profondo e inesplorato, durante il quale viene preparata ad essere il ricettacolo di una forza misteriosa.
Ingresso: 10 euro intero /8 euro ridotto.

Varie formule di abbonamento e riduzione. Prevendita Box Office Toscana.
Info e prenotazioni: 055 2480515 / 2638480.

Fondazione Fabbrica Europa per le Arti Contemporanee
Borgo degli Albizi 15 - 50122 Firenze, Italia tel. +39 055 2638480 fax +39 055 2479757

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