Facolta di Architettura Civile e Design
Milano
via Durando 10
02 23997102, 02 23997146 FAX 02 23997135
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La critica e l'opera
dal 4/5/2004 al 12/5/2004
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Segnalato da

Alberta Bergomi




 
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4/5/2004

La critica e l'opera

Facolta di Architettura Civile e Design, Milano

Dibattito interdisciplinare tra generazioni sul rapporto teoria/pratica nelle arti. Con l'intenzione di istituire un dibattito, i relatori invitati al convegno saranno in particolare chiamati a pronunciarsi su una serie di snodi prolematici cosi' sintetizzabili: stato delle arti e della propria arte oggi; stato e futuro possibile dell'autore nel proprio campo; descrizione e racconto (da parte degli autori) della propria esperienza creativa: come costruisce/compone ognuno la propria opera?; possibilita' di misurazione e di valutazione dell'opera nella situazione contemporanea. Il convegno si struttura, nel voler confrontare architettura, poesia, pittura/scultura, musica, lungo un doppio asse: critici interni/critici esterni e generazioni del dopoguerra/generazioni recenti.


comunicato stampa

DIBATTITO INTERDISCIPLINARE TRA GENERAZIONI SUL RAPPORTO TEORIA/PRATICA NELLE ARTI

A cura di Marco Biagi, Giovanni Gardella, Maria Cristina Loi, Luca Monica

POLITECNICO DI MILANO
DIPARTIMENTO DI PROGETTAZIONE DELL ARCHITETTURA
FACOLTA' DI ARCHITETTURA CIVILE DI MILANO BOVISA
DOTTORATO DI RICERCA IN COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA

5 e 12 maggio 2004
Facoltà di Architettura Civile
dalle ore 9.30 alle 18

Perchè la critica oggi?
Per cercare di reagire a quello stato di inerzia della cultura odierna in Italia che il poeta Giancarlo Majorino, nell'antologia Poesie e realtà pubblicata nel 2000, chiama la mortificazione culturale in atto e perchè lo stato delle arti, dopo certi eccessi di concettualizzazione dai primi anni Sessanta alla fine degli anni Settanta, quello di una ritirata dal pensare, dal porsi domande sulla nostra esistenza individuale e sociale; di una rinuncia al tentativo di conciliare teoria e prassi, idea e creazione. Le arti hanno perso la loro carica utopica, la forza del pensiero incorporato nell'opera, la problematicità delle idee, riducendosi a pura tecno-logia, gioco ingegnoso o, forse nel migliore dei casi, a discreta pratica professionale. Il loro ruolo nella società stato in gran parte sostituito dal sistema dell entertainment, finalizzato appunto a intrattenere il pubblico. Tale sistema, d'altronde, con la facilità che ne denota i meccanismi della produzione culturale, modellizza, ossia influisce più o meno direttamente sul linguaggio e lo stile di artisti, architetti, poeti, che non siano criticamente attrezzati a distruggerne/elaborarne le giacenze. La criticità dovrebbe inoltre essere oggi parte costitutiva attribuente valore all opera anche perch il rischio diffuso di serrarsi all'interno della propria disciplina non puramente connesso alla gergalità e a una certa limitazione di orizzonti ma pure alla carenza di una preparazione culturale liberamente sperimentantesi: l'artista che non misuri ininterrottamente il proprio fare, quello delle altre arti, il movimento della realtà, rischia di ricadere nell'angustia delle modellizzazioni o tonalizzazioni vigenti.

Si vuole dunque cercare di rimettere in atto quella intenzionalità di modificare una situazione di cui parlava Giulio Carlo Argan in una serie di incontri su La critica operativa e l'architettura, tenutisi alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano nel 1982 e pubblicate nel 2002 a cura di Luca Monica, recuperando e riqualificando in rapporto alla realtà esistente la tradizione di origine illuministica della Critica, tradizione che ha avuto a Milano nell'ultimo dopoguerra un ruolo fondamentale di rinnovamento culturale con l'attività del gruppo di intellettuali, artisti, poeti e architetti legati a Corrente.

Perchè un convegno così alla Facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano?
Per ricollegarsi alla tradizione di quegli incontri su La critica operativa e l'architettura sopra menzionati. Perchè si vuole aprire il dibattito specialistico al problema interdisciplinare del rapporto odierno critica/opera in altre arti come la poesia, la pittura e la scultura tentando di rimettere alla prova quel concetto di assialità della cultura caro a Giulio Carlo Argan.

Il Politecnico sembra inoltre, a partire dal suo nome, il luogo adatto per reagire allo stato di isolamento disciplinare in cui versiamo.

Con l'intenzione di istituire un dibattito, i relatori invitati al convegno saranno in particolare chiamati a pronunciarsi su una serie di snodi prolematici così sintetizzabili:
-stato delle arti e della propria arte oggi;
-stato e futuro possibile dell'autore nel proprio campo;
-descrizione e racconto (da parte degli autori) della propria esperienza creativa: come costruisce/compone ognuno la propria opera?
-possibilità di misurazione e di valutazione dell'opera nella situazione contemporanea

Il convegno si struttura, nel voler confrontare architettura, poesia, pittura/scultura, musica, lungo un doppio asse: critici interni/critici esterni e generazioni del dopoguerra/generazioni recenti.
Gli incontri si terranno nei giorni 5 e 12 maggio 2004

Il convegno prevederà un intervento di 30 minuti circa per ciascun invitato (possibilmente con diapositive) e un dibattito successivo.
_________

Programma

I GIORNATA mercoledì, 5 maggio:
coordinano Maria Cristina Loi, Luca Monica

apertura: Antonio Monestiroli

Guido Canella (architetto)
Carlo Olmo (storico dell'architettura)
Paolo Portoghesi (architetto e storico dell architettura)
Valerio Adami (artista)
Giovanni Raboni (poeta e critico della letteratura)
Carlos Mart Ars (architetto e storico dell architettura)
Daniele Vitale (architetto)
Renato Rizzi (architetto)
Eugenio Finardi (musicista)
Stefano Raimondi (poeta)
Gianni Turchetta (critico della letteratura)

Dibattito

II GIORNATA mercoledì 12 maggio:
coordinano Giovanni Gardella, Marco Biagi

Giorgio Cusatelli (germanista e critico della letteratura)
Giancarlo Majorino (poeta e critico)
Tiziano Rossi (poeta e critico)
Kengiro Azuma (artista)
Rossana Bossaglia (storica dell'arte)
Marco Scotini (critico dell'arte contemporanea)
Pietro Finelli (artista)
Franco Purini (architetto)
Aldo Aymonino (architetto)

Dibattito

Facoltà di Architettura Civile
via Durando 10, aula CT3 - 20158 Milano
TEL. SEGRETERIA 02.2399.5615. FAX 02.2399.5638

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