Palazzo Grassi
Venezia
campo San Samuele, 3231
041 5231680 FAX 0424 464191
WEB
Dali'
dal 11/9/2004 al 25/1/2005
199 139139 FAX 0424 464191
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Palazzo Grassi



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Salvador Dali'



 
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11/9/2004

Dali'

Palazzo Grassi, Venezia

Retrospettiva in occasione del centenario della nascita


comunicato stampa

Dalì è un artista controverso, probabilmente l’artista più noto e popolare del XX secolo e al tempo stesso quello trattato spesso con leggero distacco da critici e storici dell’arte, per l’aura venale con la quale ha voluto rivestire la sua immagine, che portò Breton ad anagrammarne il nome in ''Avida Dollars''.

Dali stesso contribuì a creare una specie di dicotomia tra i due periodi della sua produzione, uno precedente ai suoi anni americani e uno successivo.

Questo spartiacque coincise con la sua espulsione dal movimento surrealista e con la pubblicazione della sua Vita Segreta.

Ma questo ''secondo periodo'' che va dal momento in cui Dalì si recò in esilio negli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale al 23 gennaio 1989, quando Salvador Dalì passò a miglior vita, fu un periodo di circa quarant’anni, che tradotti in termini artistici sono circa metà della sua carriera e nei quali a ben guardare egli non ruppe in maniera così palese con il suo stile precedente.

La retrospettiva ufficiale, organizzata in occasione del centenario della nascita, si propone di fare il punto su tutta l’opera di Salvador Dalì, analizzando e valutando il suo percorso artistico dalle origini all’ultimo periodo, essenzialmente analizzando l’opera pittorica, tanto di grande formato quanto di formato minuto, ma con incursioni anche entro le altre attività di Dalì, che fu certamente non solo un pittore, ma anche uno scultore e uno scrittore, un incisore e un regista cinematografico, un inventore di oggetti e uno scenografo, ed esplorando inoltre il suo metodo paranoico-critico, con il quale si staccò dall’automatismo caro all’ortodossia surrealista, e affrontò temi pregnanti della esistenza umana quali la mente dell’uomo e la struttura fisica dell’universo, i quanti e la teoria della relatività, unendo in questo suo intento anche i temi cari alla religione cristiana, che vennero da lui reinterpretati e tradotti nel suo tanto singolare lessico artistico.

Emerge dalla mostra l’immagine coniata da Georges Mathieu, che definì Salvador Dalì ''più importante come genio cosmico che come pittore''.

Con oltre 200 opere Palazzo Grassi fa il punto in retrospettiva dell’opera di Salvador Dalì nel centenario della nascita.
Le opere provengono da circa 130 tra fra musei, collezioni private e istituzioni culturali di 15 paesi: Belgio, Brasile, Canada, Città del Vaticano, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Israele, Italia, Messico, Olanda, Spagna, Stati Uniti, Svizzera.

L’opera che giunge da più lontano proviene dal Giappone, mentre quella che deve viaggiare meno deve solo attraversare il Canal Grande, perchè proviene dalla Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia.

Sono una ventina le sezioni nelle quali si articola la mostra che che ha una scansione cronologica e tematica al tempo stesso.

Per quanto riguarda le singole opere, con i suoi quasi 5 metri di lunghezza l’opera The Dream of Venus, realizzata nel 1933 dall’artista, è la più grande in mostra. Si tratta di un olio su tela su masonite conservata all’Hiroshima Prefectural Art Museum, in Giappone.

L’opera più piccola tra quelle esposte è invece foto di AnnaMaria Dalì in costume da bagno, dell’estate 1927, che ha dimensioni poco più grandi di una foto tessera.

Le opere comprono gaussianamente la curva della produzione daliniana, con una coda nel 1917, data cui risale la Veduta di Cadaques dal Monte Pani, un olio su tela che viene dal museo di Saint Petersburg, e la coda finale nel 1983 con The Shallow’s tail, un olio su tela che proviene dalla collezione della Fondazione Gala-Salvador Dalì di Figueres.

La mostra si estende lungo tutte le trentasei sale di Palazzo Grassi. Nel complesso la superficie espositiva è di circa quattromila metri quadrati.

La retrospettiva organizzata da Palazzo Grassi in occasione del centenario della nascita del poliedrico artista catalano, ha dato a Bompiani arte la possibilità di dedicargli un esaustivo e completo catalogo.

La mostra resta aperta dal 12 settembre 2004 al 16 gennaio 2005 tutti i giorni, esclusi 24, 25 e 31 dicembre 2004 e 1 gennaio 2005, dalle ore 10 alle ore 19.

L'accesso al palazzo è consentito fino alle ore 18, ora in cui si chiude la biglietteria.

Costo del biglietto
* intero - euro 10,00
* ridotto - euro 7,50
E' possibile prenotare i biglietti anche al telefono al numero verde 800 888 666 oppure con un fax al numero 0424.464191 oppure mandando una e-mail palazzograssi@telekottageplus.com
I biglietti si possono preacquistare anche in tutte le filiali delle seguenti banche:
* Banca Popolare di Verona
* Banca Popolare di Novara
* Banco S.Geminiano e S.Prospero
* Credito Bergamasco
* Banco San Marco
o nei punti vendita del circuito Charta come elencati sul sito http://www.charta.it

Palazzo Grassi, San Samuele 3231, Venezia

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