La mostra e' frutto dei lavori realizzati durante il workshop di Gea Casolaro, che si e' svolto in questi giorni proprio a Seravezza. Il Workshop fa parte del progetto Networking. Questa edizione dal titolo My Home. Una casa in citta', e' curata da Arianna di Genova con Lorenzo Bruni e Matteo Chini. Il tema e' lo spazio abitativo all'interno della metropoli, i territori della privacy, dove si narra la storia di milioni di individui che attraversano quotidianamente quelle citta'.
Networking 2004/2005 - MY HOME. UNA CASA IN CITTÀ
a cura di Arianna di Genova
con Lorenzo Bruni e Matteo Chini
GEA CASOLARO
Sabato 2 ottobre, alle ore 18.00, si inaugura a Palazzo Mediceo di Seravezza la mostra frutto dei lavori realizzati durante il workshop di GEA CASOLARO, che si è svolto in questi giorni proprio a Seravezza. Il Workshop fa parte del progetto NETWORKING, promosso dalla Regione Toscana (TRA ART rete regionale per l'arte contemporanea) e dai Comuni di Firenze, Livorno, Monsummano Terme, Pontedera, Prato, Seravezza.
Questa edizione dal titolo MY HOME. UNA CASA IN CITTA', è curata da Arianna di Genova con Lorenzo Bruni e Matteo Chini. Il tema è lo spazio abitativo all'interno della metropoli, i territori della privacy, dove si narra la storia di milioni di individui che attraversano quotidianamente quelle città . La casa, secondo quella società moderna che Zygmunt Bauman chiama della 'modernità liquida', non è più barriera tra pubblico e privato ma bensì luogo di incroci tra memoria collettiva e personale, dove convergono storie antiche e contemporanee; è un punto fecondo per la creatività artistica perché è lì che entra in gioco l'identità . Le reti di relazioni, le biografie, il senso di appartenenza di ogni cittadino finisce così per disegnare una mappa 'umana' ricca, variegata e mutante, che 'scarta' rispetto alla globalizzazione e si ri-orienta a partire da sé, dai propri vissuti.
A Seravezza il progetto è affidato all'artista Gea Casolaro, curato nello specifico da Matteo Chini. Come dice la stessa Casolaro: ' Nel mio workshop con i giovani artisti toscani vorrei lavorare sulla rappresentazione del concetto di casa.
Non prevedo un'unica metodologia di lavoro: il mio mezzo di espressione è la fotografia, ma voglio che gli altri artisti partecipanti si esprimano con il mezzo che è loro più congeniale.
Per cominciare ho chiesto loro di portare un'immagine della loro abitazione: a partire da questo materiale, vorrei discutere con loro le diverse scelte (se hanno riprodotto un interno o un esterno, un dettaglio o una veduta d'insieme, se hanno preferito una rappresentazione simbolica, ecc.) e da queste proseguire sviluppando la ricerca di questa tematica, con momenti individuali e riunioni di gruppo, sul territorio del comune che ci ospita.'
L'artista GEA CASOLARO
«Lavoro per la strada, in giro per il mondo, per cui il mio rapporto con lo spazio e con l'attualità , cambia con il luogo, che sia Buenos Aires, Praga, Berlino o Bolzano: cerco sempre, per quanto possibile, di approfondire la relazione con la città e la sua realtà ». Parla così del suo lavoro Gea Casolaro, fotografa e videoartista nata a Roma nel 1965 (ma ha origini tedesche), città dove torna sempre dopo ogni viaggio. Le sue immagini interrogano la contemporaneità , i paesaggi urbani, la gente e i suoi desideri. I suoi sono quelli che lei stessa chiama 'human landscapes'. Tra i suoi progetti più importanti, 'Maybe in Sarajevo' (1998), una documentazione di una città incrocio di culture e religioni differenti, devastata da anni di guerra, e il video 'Volver atras para ir adelante' (2003) girato a Buenos Aires durante la crisi economica, con riprese della vita di strada di quei giorni, tra proteste, manifestazioni e passanti che si affrettavano a rientrare a casa in un quotidiano apparentemente 'normale' mentre sullo schermo venivano riportati i dati della persecuzione dei desaparecidos.
inaugurazione Sabato 2 ottobre 2004, ore 18
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IL PROGETTO NETWORKING
NETWORKING nasce nel 2000 con ricorrenza annuale finalizzato alla valorizzazione e alla formazione della creatività giovanile nei campi della sperimentazione e della ricerca, oltre che come manifestazione tesa a potenziare e ad incrementare la visibilità dei centri toscani nei circuiti della produzione artistica nazionale e internazionale.
' My home. Una casa in città ' consiste dunque di cinque laboratori più una conferenza finale.
Ciascun workshop si tiene in una sola delle città coinvolte, ha la durata di quattro giorni ed è aperto ad un numero limitato di massimo dieci partecipanti selezionati. Ogni città partner del progetto mette a disposizione un'area urbana dove tenere il workshop, scelta in comune accordo con l'artista invitato. Nella primavera del 2005, un'ampia rassegna finale raccoglierà in un unico luogo i lavori di una cinquantina di nuovi talenti.
Le artiste coinvolte in questa edizione sono:
Gülsün Karamustafa,
Pontedera, locali della ex-Piaggio (Viale Rinaldo Piaggio),
22 - 25 Settembre 2004
Gea Casolaro,
Seravezza. spazio fondaz. Arkad, Palazzo mediceo ( via del Palazzo,358)
29 Settembre - 2 Ottobre 2004
Zineb Sedira,
Firenze , cantieri La Goldonetta (via Santa Maria, 25)
6 - 9 Ottobre 2004
Dragana Parlac,
Prato, Officina Giovani Cantieri Culturali ex-Macelli (Piazza Macelli )
13 - 16 Ottobre 2004
Katarzyna Kozyra,
Monsummano, Sala riunioni (via Trieste, 174)
20 - 23 Ottobre
Doris Bloom,
Livorno, ex-granaio Villa Mimbelli (via San Jacopo in Acquaviva)
30 Ottobre
L'esperienza di NETWORKING è documentata dal fotografo Andrea Abati.
Per informazioni:
Per Pontedera: 0587/57282
Archivio Giovani Artisti - Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze –
V. Ghibellina 30 – 50122 Firenze - Tel.055/2625982
http://www.portalegiovani.comune.fi.it * http://www.cultura.toscana.it
ufficio stampa: Davis & Franceschini – Lea Codognato055/2347273