Museo Pino Pascali
Polignano a Mare (BA)
via San Vito, 40
080 4249534 FAX 080 4242463
WEB
Le armi dell'arte
dal 22/10/2004 al 9/1/2005
080 4242463
WEB
Segnalato da

Felicita Scardaccione




 
calendario eventi  :: 




22/10/2004

Le armi dell'arte

Museo Pino Pascali, Polignano a Mare (BA)

La rassegna parte dal ciclo delle opere di Pino Pascali sulle 'finte-armi' alcune delle quali sono presenti in mostra e si chiude con la 'Sedia elettrica' di Andy Warhol. La mostra, dalla tematica attualissima, intende far riflettere, pensare, sorridere. Tutti gli artisti presenti intendono cosi' sottolineare il proprio NO alla guerra e all'uso delle armi, alla pericolosa normalizzazione delle armi divenute ormai oggetti domestici, al fascino negativo che esse possono avere sulle giovani generazioni


comunicato stampa

da Pino Pascali a Andy Warhol

La mostra "LE ARMI DELL'ARTE - da Pino Pascali a Andy Warhol" si inaugura sabato 23 ottobre alle ore 19 nel Palazzo Pino Pascali - Museo Comunale d'Arte Contemporanea - Polignano a Mare (Bari).

Espongono:
Pino Pascali, Lidia Bachis, Clara Bonfiglio, Michele Carone, Francesco De Molfetta, Tracey Emin, Rebecca Horn, Iginio Iurilli, Richard Kern, L.A.II (Angel Ortiz), H.H.Lim, Silvio Merlino, Simone Racheli, Antonio Riello, Ted Rosenthal, Maurizio Savini, Andy Warhol.

La rassegna parte dal ciclo delle opere di Pino Pascali sulle 'finte-armi' alcune delle quali sono presenti in mostra e si chiude con la 'Sedia elettrica' di Andy Warhol.
Gli artisti sono stati selezionati in base al proprio percorso artistico nel quale è già presente e riscontrabile la rappresentazione simbolica delle armi attraverso un'interpretazione ironico-ludica o catartica-liberatoria. Il linguaggio dell'Arte diviene un'arma che gli artisti puntano verso il mondo affinché si prenda coscienza dei molteplici problemi di una società globalizzata e ormai attestata sulla endemizzazione dei conflitti armati.
La mostra, dalla tematica attualissima, intende far riflettere, pensare, sorridere, mettendo a fuoco le nostre paure per esorcizzarle. Affrontare il tema delle armi per parlarne contro attraverso i molteplici linguaggi dell'Arte.
Tutti gli artisti presenti in mostra intendono così sottolineare il proprio NO alla guerra e all'uso delle armi, alla pericolosa normalizzazione delle armi divenute ormai oggetti domestici, al fascino negativo che esse possono avere sulle giovani generazioni.

Pino Pascali già nel 1960 dipinge su lamiera di zinco pistole,fucili e proiettili con catrame e olio per poi passare nel 1965 all'intero ciclo delle armi: Il Cannone Bella Ciao, La mitragliatrice, le bombe? In pieno clima anni '60 mentre si esibivano emblemi pacifisti e simboli esplicitamente non-violenti, Pascali con l'ironia che lo accompagnerà in tutti i suoi brevi e febbrili anni di lavoro ,presenta le grandi armi che non sparano, simulacri di armi-giocattolo perché realizzate con materiali di scarto e di riciclo. In mostra alcune opere provenienti da collezioni private.
Negli stessi anni a New York il padre della Pop Art Andy Warhol inizia ad esporre una serie di opere agghiaccianti: Elettric Chair,le sedie elettriche prodotte in multipli di diverse dimensioni e dai colori violenti e dissonanti sono di fortissimo impatto emotivo. L'opera in mostra ha i colori rosso-sangue e viola, la serialità della riproduzione inserisce la sedia elettrica tra gli oggetti della società di consumo che Warhol amava rappresentare al pari dei barattoli Campbells'.
Da New York giungono le inquietanti fotografie e il relativo DVD del trasgressivo Richard Kern, in un inquietante bianco/nero stile anni '50, le immagini raccontano il noir della provincia americana: sesso e violenza anche nel quotidiano.
Amico e stretto collaboratore di Keith Haring-lavora ancora oggi nel suo studio newyorkese-l'installazione presentata dal celebre graffitista L.A.II (Angel Ortiz) propone un raffinato gioco estetico che neutralizza l'aggressività dei revolver veri usati nell'opera, il titolo non lascia dubbi 'Guns. History of Americans gangsters' All'epopea americana del Western si ispira la famosa e eccentrica artista inglese Tracey Emin esposta per la prima volta al Sud. Nella mostra lo spirito ludico e ironico è molto sentito dagli artisti invitati che ne hanno riattualizzato il contenuto. Pensiamo a Antonio Riello e alla sue bombe, fucili, pistole in ceramica di Faenza con i decori tipici dei piatti e tazzine da caffè domestiche.
Più drammatica l'opera di Rebecca Horn "Beso della muerte": due colt saldate in un bacio mortale e poggiate in una scatola di legno dal fondo di cera-lacca rosso fuoco, mentre Tracey Emin con l'opera "Red Indians Rodeo" ironizza sul sogno americano dell'epopea western.
Simone Racheli presenta un cannone che invece di sparare raccoglie spazzatura, mentre Iginio Iurilli trasforma le pericolose 'cerbottane' di memoria tribale, in un grande gioco liberatorio-collettivo e Michele Carone fa innamorare e baciare tenere coppie di carri-armati dai colori caramellosi.

Inaugurazione: Sabato 23 ottobre 2004 ore 19

Palazzo Pino Pascali
Polignano a Mare (BA)
orario: venerdi,sabato, 19/21 - domenica 11/13 e 16,30/20
Ingresso libero, visite guidate su prenotazione.
info: Assessorato alla Cultura, Comune di Polignano, 080.4249239

Ufficio Stampa: Felicita Scardaccione

AMICI DEL MUSEO:
BARSANTI TRASPORTI, LUIGI E MICHELE BATTISTA CAFFE', BANCO DI NAPOLI, HOTEL GROTTA PALAZZESE POLIGNANO, ROMANO EXIBIT.

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