Rimozione. Sassolino incidera' il pavimento della galleria e lo strappera' dal suolo sospendendolo per aria. Quintali di piastrelle e calcestruzzo tenuti insieme da una rete metallica formeranno un tassello rettangolare con una superficie di venti metri quadri che verra' sollevato ad altezza d'occhio tramite dei cavi di metallo. Al termine della mostra la 'scultura' verra' nuovamente calata a terra per ricomporre il pavimento.
Rimozione
A cura di Alessandra Pace
Per la prima mostra personale ad Arte e Ricambi Arcangelo Sassolino inciderà il pavimento della Galleria e lo strapperà dal suolo sospendendolo per aria. Quintali di piastrelle e calcestruzzo tenuti insieme da una rete metallica elettro saldata formeranno un tassello cementizio rettangolare con una superficie di venti metri quadri, che verrà sollevato ad altezza d’occhio tramite dei cavi di metallo. L’area sottostante rivelerà il suolo nudo come la fossa di un camposanto. Al termine della mostra la “scultura†verrà nuovamente calata a terra per ricomporre il pavimento.
Colossale per dimensioni, peso e dispendio di mezzi, l’opera irrompe violentemente nella struttura ordinata dell’edificio imponendosi allo sguardo ed evocando una dimensione temporale legata al passato e alla memoria da un lato, dall’altro si caratterizza per il suo notevole impatto formale. Infatti, sia il trauma dello strappo nel pavimento ottenuto con evidente impiego di forza fisica, sia la tensione fra la gravità della scultura e la sua collocazione aerea sono elementi che difficilmente lasciano freddi. Contrasti, attriti e cicatrici marcano un’estetica basata su equilibri spinti al limite e che per associazione di idee richiamano quei contrasti, attriti e cicatrici di cui facciamo esperienza quotidiana semplicemente stando al mondo.
Un artista che non teme le affermazioni nette e affronta con determinazione le difficoltà legate alla realizzazione delle sue opere Arcangelo Sassolino rappresenta una promessa della generazione emergente dell’arte italiana.
Arcangelo Sassolino, nato a Vicenza nel 1967, studia alla School of Visual Art (SVA) di New York. Durante sei anni di permanenza negli Stati Uniti, si mantiene lavorando come designer di giocattoli per una filiale della Casio. Tornato in Italia nel 1996 si ristabilisce a Vicenza e inizia la sua carriera artistica con la galleria Grossetti di Milano dove allestisce tre mostre personali. Contemporaneamente partecipa ad alcune mostre di gruppo fra cui Materia Niente alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia nel 2001 (curata da Luca Massimo Barbero).
Opening: sabato 16 ottobre 2004 ore 18.00
in permanenza sino al 28 dicembre.
Martedì/sabato 17.30/20.00, festivi solo su appuntamento
Luogo: Galleria Arte e Ricambi, via Cesari 10, Verona