Volume!
Roma
via San Francesco di Sales, 86/88
06 6892431 FAX 06 6892431
WEB
Felice Levini
dal 27/10/2004 al 31/12/2004
06 6892431 FAX 06 6892431
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Segnalato da

Emanuela Nobile Mino



approfondimenti

Felice Levini



 
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27/10/2004

Felice Levini

Volume!, Roma

La mostra dal titolo 'Non c'e'' e' progettata in tre parti che si snodano in modo labirintico nello spazio, per poi arrivare al centro del progetto realizzato per la galleria. Come accade spesso nel lavoro di Levini, la scrittura ha sempre un ruolo molto importante, e' un mezzo che spesso lo aiuta a depistare il tema principale.


comunicato stampa

Non c'è

"Non c'è non è Non esiste. Non c'è, perché non pregiudica il fatto che non possa esistere". La mostra di Felice Levini dal titolo "Non c'è" è progettata in tre parti che si snodano in modo labirintico nello spazio, per poi arrivare al centro del progetto realizzato per Volume!. La prima stazione è costituita da una cascata d'acqua che simboleggia l'origine e contemporaneamente, anche la fine, il moto del tempo che scorre. Nella seconda appare un Pegaso, il cavallino alato della mitologia, oggi concretizzatosi nell'astronave, ma rimane sempre segno dell'immaginazione. Nella terza parte c'è una domatrice di pulci, è un quadro su sfondo nero, un'opera dedicata all'impossibile e al concetto di "ultimo". Ammaestrare le pulci, addomesticare la natura; l'illusione, ma anche l'attenzione sul molto piccolo.

In fulcro della mostra è un'immagine che si sviluppa in un ambiente circostante, un quadro raffigurante un'icona, rassomigliante al Papa con la scritta che da il titolo a tutta la mostra: "Non c'è". Il quadro si trova in una sala in cui il pavimento a quadrati bianchi e neri e le pareti ricoperte da una stoffa rossa, sembrano essere lo sviluppo del quadro stesso, la sua proiezione ambientale, un'utopica esistenza tridimensionale. Ad accomunare l'ambiente al quadro è la loro stessa condizione percettiva: entrambe possono essere solamente viste, in quanto la stanza è chiusa da un vetro circolare. Al centro una sedia in bilico sta a simboleggiare la misteriosa precarietà dell'esistenza.

In quest'opera, come accade spesso nel lavoro di Levini, la scrittura ha sempre un ruolo molto importante, è un mezzo che spesso lo aiuta a depistare il tema principale. Anche in questo caso il tema dominante della sua opera è la costante ricerca che conduce da anni, su una elaborazione iconografica che si espande ad esperienze e situazioni concettuali legate al contemporaneo caratterizzandone l'aspetto misterioso, ed ironico.

Nato a Roma nel 1956, è stato tra i fondatori dello spazio cittadino autogestito Sant'Agata dei Goti, dove tra l'altro hanno lavorato ed esposto molti artisti della sua generazione. Ha partecipato a numerose mostre pubbliche e private tra cui "I Nuovi Nuovi", Italiana Nuova Immagine, Biennale dei giovani di Parigi e la Biennale di Venezia. All'estero ha esposto presso il Centro d'Arte Contemporanea di Montreal, la Galleria Civica Arauna di Madrid e il MOCA (Museum of Contemporary Art) di Los Angeles dove ha partecipato alla mostra "West meets East: Italian and Japanese Art Today".

Immagine: L'isola che non c'è, 1996, stampa fotografica e stoffe, 250x450 cm, foto di Christian Moll

Inaugurazione giovedì 28 ottobre ore 19.00

VOLUME! – Via San Francesco di Sales, 86/88 Roma

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