Padiglione d'Arte Contemporanea - PAC
Milano
via Palestro, 14
02 88446359 FAX 02 88446351
WEB
Spazi atti / Fitting Spaces
dal 10/11/2004 al 20/2/2005
02 76009085 FAX 02 783330
WEB
Segnalato da

De Angelis Relazioni Stampa




 
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10/11/2004

Spazi atti / Fitting Spaces

Padiglione d'Arte Contemporanea - PAC, Milano

Organizzata nell'ambito della direzione artistica di Jean-Hubert Martin, la mostra e' curata da Roberto Pinto e propone opere di Mario Airo', Massimo Bartolini, Loris Cecchini, Alberto Garutti, Marzia Migliora (insieme a Riccardo Mazza), Luca Pancrazzi, Patrick Tuttofuoco, sette artisti che, in questi ultimi anni, hanno lavorato intorno al concetto di spazio sensibile, da fruire mediante i sensi, da vivere e abitare. Un video a cura di Mario Gorni documenta il backstage della mostra con interviste agli artisti.


comunicato stampa

7 artisti italiani alle prese con la trasformazione dei luoghi

A cura di Roberto Pinto

Artisti: Mario Airò - Massimo Bartolini - Loris Cecchini - Alberto Garutti - Marzia Migliora - Luca Pancrazzi - Patrick Tuttofuoco

Il programma espositivo del Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano prosegue nell'autunno 2004 con una mostra collettiva dal titolo SPAZI ATTI / FITTING SPACES. 7 artisti italiani alle prese con la trasformazione dei luoghi. Organizzata nell'ambito della direzione artistica di Jean-Hubert Martin, la mostra è curata da Roberto Pinto e propone opere di Mario Airò - Massimo Bartolini - Loris Cecchini - Alberto Garutti - Marzia Migliora (con la collaborazione di Riccardo Mazza) - Luca Pancrazzi - Patrick Tuttofuoco, sette artisti che, in questi ultimi anni, hanno lavorato intorno al concetto di spazio sensibile, da fruire mediante i sensi, da vivere e abitare. Nell'esposizione si tiene conto di differenti approcci a questo aspetto della ricerca e vengono realizzate installazioni ad hoc che riflettono il modo di costruire la percezione dello spazio e dei luoghi ed interagiscono con la struttura espositiva. Il PAC vedrà pertanto alternarsi spazi reali, risultato di vere e proprie costruzioni ideate dagli artisti trasformando gli ambienti preesistenti, a spazi virtuali creati con luci suoni e odori.

Esiste ormai una lunga tradizione artistica che, mettendo da parte la rappresentazione della realtà, impegna direttamente l'artista nella trasformazione della spazio che lo circonda. Tutte le esperienze di contaminazione tra arte e architettura, presenti quasi in ogni epoca storica, hanno concorso a formare questa tradizione. Ma se ci si sofferma soltanto in ambito contemporaneo si possono trovare radici molto precise nel lavoro di Lucio Fontana che con forme e luci trasforma gli spazi di gallerie e musei dando vita ai suoi ambienti spaziali.
Se poi si ragiona su Milano, non si può non rilevare come questa città abbia costruito gran parte della sua riconoscibilità internazionale su un'idea precisa di 'immagine' dovuta alla combinazione di sapienza artigianale/industriale e di raffinata capacità estetica. Questa combinazione si declina in diversi ambiti, dalla moda al design (e per certi aspetti anche nella pubblicità e nell'editoria) partendo dalla relazione che l'uomo ha con il proprio ambiente spaziale, per riprendere le parole di Lucio Fontana, relazione che si esplicita costruendo quella pellicola che ci protegge e ci rappresenta e che consiste negli abiti che indossiamo, in tutti quegli oggetti e forme con cui riempiamo i luoghi dove viviamo e che ci rendono più confortevole, piacevole e culturalmente ricca la vita.
Anche dal punto di vista architettonico questa città ha un'apparenza di grande uniformità: pur esistendo architetture di differenti tipologie o stili ed epoche storiche distanti tra loro, c'è un certo senso dell'ordine e una tonalità di fondo che amalgamano il paesaggio intorno a noi. Si può inoltre notare la tendenza a rendere più accogliente l'interno, la corte, piuttosto che l'esterno.
Alcuni tra i più interessanti artisti italiani, soprattutto quelli che gravitano intorno alla città lombarda, hanno approfondito e sviluppato la ricerca su questi concetti di spazio sensibile e la mostra allestita al PAC intende testimoniarne il lavoro.
Vi sarà, inoltre, una sezione dedicata ad alcuni progetti degli stessi artisti presenti in mostra, sempre sul tema della trasformazione dello spazio. Un video a cura di Mario Gorni documenterà il backstage della mostra con interviste agli artisti.

L'esposizione è accompagnata da un catalogo con testi in italiano e inglese, contenente un'introduzione del curatore, un testo di Jean-Hubert Martin e i saggi di sette diversi autori: Lorenzo Bruni (per Mario Airò); William S. Wilson (per Massimo Bartolini); Gianfranco Maraniello (per Loris Cecchini); Carlos Basualdo (per Alberto Garutti); Emanuela De Cecco (per Marzia Migliora); Elio Grazioli (per Luca Pancrazzi ); Gyonata Bonvicini (per Patrick Tuttofuoco).

In occasione della mostra la Sezione Didattica del PAC organizza visite guidate per il pubblico e le scuole, laboratori e attività per bambini e ragazzi, realizzati con il sostegno del Gruppo COOP Lombardia. Sono inoltre previsti, come di consueto, concerti e conferenze legati alle tematiche della mostra.
La mostra è realizzata con il sostegno di TOD'S e Motorola.

Conferenza stampa: mercoledì 10 novembre ore 11.30
Inaugurazione: giovedì 11 novembre ore 18.30

PAC Padiglione d'Arte Contemporanea - Via Palestro 14, 20121 Milano

Orari: 9.30 - 17.30 da martedì a domenica - chiuso il lunedì
Ingresso: euro 5,20 intero - euro 2,60 ridotti - euro 1,80 scuole in gruppo - bambini fino 8 anni gratuito, da 8 a 14 ridotto
Ufficio stampa: De Angelis Relazioni Stampa Via Ollearo 5 Milano tel 02 324377 fax 02 3270919

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