47thfloor
Roma
via Santa Maria Maggiore 127
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Cristian Chironi
dal 2/11/2004 al 17/11/2004
06 97606052
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47thfloor


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Cristian Chironi



 
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2/11/2004

Cristian Chironi

47thfloor, Roma

Reali azioni. Particolari da Lina. Performances tratte come particolari da un piu' articolato lavoro, intitolato Lina e realizzato nel 2004. Le performances sono documentate fotograficamente, attraverso una serie di immagini con le quali l'autore interpreta azioni appartenenti alla vita di Lina, la donna Icona, donna Madre o donna Universale, spiata e ritratta durante una normale giornata tipo


comunicato stampa

REALI AZIONI. PARTICOLARI DA LINA

Dal 3 al 17 Novembre, il 47th Floor ospiterà alcune performance di Cristian Chironi, artista che vive e lavora tra Bologna e la provincia di Nuoro e che da anni porta avanti un linguaggio performativo legato all’azione corporale, intrattenuta, di volta in volta, con un modulo che nell’immagine trova la sua ragione d’essere e di diversificarsi.

Tratte come particolari da un più articolato lavoro, intitolato Lina e realizzato nel 2004, le performances sono documentate fotograficamente, attraverso una serie di immagini con le quali l’autore interpreta determinate azioni appartenenti alla vita di Lina, la donna Icona, donna Madre o donna Universale, spiata e ritratta durante una normale giornata tipo: Lina si sveglia, Lina fa pipì, Lina beve il caffè, Lina fa le pulizie, Lina cuce, Lina allo specchio, etc.. Il corpo del performer assume le sembianze di Lina, mascherandosi con la foto precedentemente sagomata e vestita, in cui Lina è ritratta in abito da sposa nel giorno delle nozze. Scatta una pluridentità, un’ambivalenza voluta tra uomo/donna o tra madre/figlio, che è, allo stesso modo, conflitto e passione. Un’ironica drammaticità si fa consapevole dell’assurdo, ma si diverte anche attraverso la sublimazione passionale a sfidare il proprio fantasma. L’azione gioca con gli archetipi del tempo e dello spazio “casalingo”, portati fuori in un eccesso visivo caratterizzato da una forte luminosità, in una dimensione estrema di quotidianità irreale, al limite con l’onirico. Attraverso la strategia “pop” dell’imit-azione, ci si interroga su quali sono gli strumenti della ragione per poter comprendere tutto quello che si nasconde dentro i propri luoghi oscuri. Risulta chiaro che questi strumenti non bastano per dare una spiegazione e allora subentra la verifica attraverso il gioco. Un gioco, che, concettualmente, sottolinea l’attenzione alle relazioni. Relazioni con il proprio corpo e con quello altrui. Relazioni con un’intimità domestica, legata allo spazio e al tempo della quotidianità, alla dimensione della privacy, al luogo “caratteriale” della stanza e della casa. Relazioni con l’immagine, di se stessi come negazione e, dell’altro, come imitazione e affermazione. Relazioni con l’immagine dentro l’immagine (fotografia dentro la fotografia), attraverso un doppio utilizzo del medium fotografico: un uso esterno, “freddo” e tecnico, di mera registrazione della performance, uno interno, “caldo” e costruttivo, con l’immagine addossata al corpo. E, infine, le relazioni verso la Donna, figura da rivalutare, non solo storicamente, ma soprattutto nel nostro contemporaneo dogma, sia esso d’appartenenza occidentale, che orientale. Figura a cui dare maggiore attenzione e cui delegare il compito di “tenere a modo” la casa universale.

Opening mercoledì 3 novembre 2004, alle 21.30.

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