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Anna Torriero
dal 8/11/2004 al 4/12/2004
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Machè



approfondimenti

Anna Torriero



 
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8/11/2004

Anna Torriero

Mache', Torino

L'artista indaga l'animo umano e ne scruta i segreti e le paure. Stabilito il sottile rapporto fra gioco e rito, le opere divengono armoniose e si espandono nello spazio come i pensieri profondi


comunicato stampa

Mostra personale

"La mia prima impressione fu che i tentativi di ricordarmi di me o di essere cosciente di me, di dirmi: sono io che cammino, sono io che faccio questo, tentando di sentire continuamente questo io, interrompevano i pensieri. Quando avevo la sensazione di me, non potevo ne pensare ne parlare; le sensazioni stesse si oscuravano. È questa la ragione per cui ci si può ricordare di sé in questo modo soltanto per un tempo brevissimo". (P.D. Ouspensky )

"L’evoluzione è il risultato di una lotta cosciente. La natura non ha bisogno di tale evoluzione; anzi non la vuole e la combatte. L’evoluzione può essere necessaria soltanto a colui che si renda conto della sua situazione e della possibilità di cambiarla, e si renda conto che ha dei poteri che non usa e delle ricchezze che non vede. Ed è nel senso della presa di possesso di questi poteri e di queste ricchezze che l’evoluzione è possibile; ma se tutti gli uomini o la maggior parte di essi comprendessero questo e desiderassero di ottenere quello che loro spetta per diritto di nascita, l’evoluzione, lo ripeto, diverrebbe impossibile. Ciò che è possibile per il singolo è impossibile per le masse". (P.D. Ouspensky)


La verità espressa nel lavoro dell’artista si afferma e si rivela nei codici usati e spesso accade che coloro i quali hanno servito meglio la verità non sono ricordati per il loro conformismo ma per l’irruente stravaganza nell’uso dei loro codici.

Non si potrebbe parlare di opera se l’artista rinunciasse al suo ruolo di esploratore dell’universo del pensiero e dell’anima. Anna Torriero indagando l’animo umano ne scruta i segreti e le paure, individua la terapia adatta per interrompere quel flusso negativo che porta l’umanità verso la menzogna e la ferma nei suoi lavori, che possono essere anche letti come mappe dello spirito. Nuova filosofia o alchimistica visione del passato di ciò che tendenzialmente rimane velato?

"Cammino" è un cerchio in terracotta su cui sono impresse le impronte dei piedi dell’artista, il cammino circolare è ostacolato ( o reso possibile) da alcune uova in ceramica, emblema di vita, che si alternano ritmicamente ai passi come fossero tappe raggiunte, o credute tali, della vita di ognuno. Un cammino lento e pesante, le impronte sono nette ed indicare il lungo tempo di riflessione e permanenza in una posizione prima di afferrare l’attimo e proseguire il cammino.

In questa sua ricerca di energie ed equilibri precari in quanto suscettibili di cambiamenti l’uso del magnete, oggetto inanimato che sprigiona una potente energia, acquista un valore simbolico diviene l’elemento che attira influenze planetarie e le trasmette, testimone dei flussi energetici che ci circondano e rendono la vita fragile e nel contempo potente.

Anna Torriero ci parla dei luoghi sconosciuti della mente, della parte di noi che più temiamo. Investiga ogni luogo dell’essere, nulla scappa all’analisi, basta essere disposti ad ascoltare, basta saper guardare con gli occhi di un bambino, non ancora influenzato dai luoghi comuni egli è pura essenza e guarda la vita come fosse un banale gioco di ruoli in cui il male ed il bene passeggiano a braccetto scambiandosi reciprocamente occhiate ammiccanti, ma sempre evitando il dialogo. Di lotte interne di supremazia di un aspetto umano rispetto ad un altro, della paura che abbiamo gli uni degli altri, dell’importanza che ha il ricordarsi costantemente di se stessi, di questo ci parla l’artista, delle energie che ci attraggono verso l’oblio e di quelle che ci infondono fiducia e ci fanno amare.

La rottura di un oggetto, genera un’energia la ricomposizione dell’oggetto precedentemente frantumato da origine ad un nuovo bilanciamento di forze le quali palesano la loro incessante attività che determina in noi le contraddizioni i dubbi e le perplessità che animano il nostro spirito.

Stabilito il sottile rapporto fra gioco e rito le opere divengono armoniose e si espandono nello spazio come i pensieri profondi e animati di una semplice e pura bellezza.

Inaugurazione: ore 19.00

lunedì/sabato 18.00-23.00

Associazione Culturale Machè
Via della Consolata 9/g Torino

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