Fabio Paris Art Gallery
Brescia
via Alessandro Monti, 13
030 3756139 FAX 030 2907539
WEB
Mauro Ceolin
dal 12/11/2004 al 18/12/2004
030 3756139 FAX 030 2907539
WEB
Segnalato da

Fabio Paris




 
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12/11/2004

Mauro Ceolin

Fabio Paris Art Gallery, Brescia

Videogame landscapes. In una riedizione postmoderna dell'estetica pop, l'artista va setacciando il paesaggio di informazioni che ci circonda, selezionando una serie di immagini che sottopone a decantazione attraverso la tecnica del disegno vettoriale.


comunicato stampa

Videogame landscapes

Da quasi cinque anni, con rara coerenza, il milanese Mauro Ceolin porta avanti un lavoro di traduzione e riscrittura dell’immagine mediatica, in un percorso che non vuole essere altro che una evoluzione, per lui necessaria, del fare pittura. In una riedizione postmoderna dell’estetica pop, Ceolin va setacciando il paesaggio di informazioni che ci circonda, selezionando una serie di immagini che sottopone a decantazione attraverso la tecnica del disegno vettoriale.
La serie SolidLandscape, al centro della sua seconda personale presso la fabioparisartgallery, introduce un ulteriore elemento di mediazione nel percorso che conduce al costituirsi dell’immagine. In questi paesaggi, infatti, Ceolin non lavora, come altrove, sulle immagini del presente, ma sul paesaggio che fa da sfondo al nuovo mito contemporaneo, quello videoludico. Questi paesaggi sono reali, perché in essi possiamo entrare, e perché su quello sfondo viviamo le nostre avventure; ma sono, nello stesso tempo, interpretazioni, traduzioni poligonali (solide) di paesaggi reali, o di modelli di paesaggi reali.
Da qui la notevole complessità di queste immagini, che contrasta singolarmente con l’immediata leggibilità che la tecnica di Ceolin, la sua pazienza certosina, la precisione del disegno, le tinte piatte – anche semanticamente, aliene come sono da ogni metafisico mistero - sembrano presupporre. Da un lato, Ceolin strappa il paesaggio a un medium, eliminando tutti gli elementi videoludici (vite, punteggi etc.), e a una storia, cancellandone ogni possibile traccia, ogni segno d’azione. Purificandoli, forse, dato che in molti casi azione significa violenza. Dall’altro rivendica, dipingendoli, la realtà di questi paesaggi: dopotutto, sono sempre di più coloro che al loro interno spendono buona parte del loro tempo, combattendo, gareggiando o facendo vita di comunità. E riflette, o fa riflettere, sul significato culturale della loro traduzione da paesaggi reali a paesaggi poligonali – si pensi alla stereotipata Piazza Rossa di Gotham Project Racing, o alla città ordinata di The Sims – e sulle diverse possibilità di accesso di una stessa immagine: che per alcuni è una banale zona residenziale, per altri lo sfondo delle scenografiche azioni teppistiche di GTA.
A una stampa digitale e a tre quadri ad acrilico, modalità consuete del fare di Ceolin, la mostra affianca per la prima volta alcune stampe a plotter dei disegni da cui sono ricavati i paesaggi, e una miniatura su mouse: traccia, i primi, del complesso lavoro di traduzione dalla grafica poligonale alla pittura vettoriale; testimonianza, il secondo, della sua volontà di emulare, con mezzi nuovi, antiche tradizioni, come anche della sua incorreggibile natura di videogiocatore. Con il vizio di customizzare i propri oggetti di culto.

Domenico Quaranta

Inaugurazione: sabato 13 novembre ore 18.00

fabioparisartgallery
via Alessandro Monti 13 Brescia

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