Galleria d'Arte Moderna - GAM
Bologna
piazza Costituzione, 3
051 6496611
WEB
Premio Francesca Alinovi
dal 8/12/2004 al 9/12/2004
051 502859 FAX 051 371032
WEB
Segnalato da

Simona Di Giovannantonio




 
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8/12/2004

Premio Francesca Alinovi

Galleria d'Arte Moderna - GAM, Bologna

Il Premio e' stato assegnato all'unanimita' ad Alessandra Tesi, giovane artista di Bologna residente a Parigi. La Tesi offrira' un saggio della sua arte e ricevera' il Premio, consistente in un'opera della vincitrice precedente, Sissi. L'evento sara' accompagnato da una conferenza sull'arte d'oggi tenuta dal critico Roberto Pinto. Ore 17,30


comunicato stampa

Alessandra Tesi

Il Premio Francesca Alinovi per il 2004 è stato assegnato all’unanimità dalla Giuria (Renato Barilli, Roberto Daolio, Alessandro Mendini, Loredana Parmesani, Franco Quadri) a Alessandra Tesi, giovane artista nata a Bologna, attualmente residente a Parigi, il che conferma un’acquisita rinomanza internazionale. Con questo riconoscimento rivolto a un’artista uscita dal capoluogo emiliano viene ribadita una situazione di fatto già segnalata da Premi precedenti, cioè l’alto livello raggiunto attualmente da protagonisti della cosiddetta Officina Bolognese, e in particolare dalle donne artiste: basti pensare ai Premi andati a Eva Marisaldi, a Sissi, e alla coppia, dove dunque la presenza femminile è paritaria, Cuoghi & Corsello. Forse il dinamico insegnamento svolto a suo tempo da Francesca non è estraneo all’attuale stato di grazia delle giovani artiste di Bologna; e come tramite dai tempi di Francesca ad oggi non si può certo ignorare la presenza di Gino Gianuizzi con la sua Galleria Neon, anch’essa da considerarsi come una delle conseguenze del dinamismo dell’Alinovi. Al pari di tanti esponenti della ricerca di questi anni, anche la Tesi è partita dall’uso esasperato della fotografia, puntata con lo sharp focus a indagare sull’orrida anonimia degli interni domestici, che entrano senza dubbio nell’elenco degli spazi definiti da Marc Auger, con marchio indelebile, i “non lieux”. Ma ben presto Alessandra si è stancata di un approccio fisso e statico e ha voluto inserirvi la dimensione dello scorrimento temporale, compiendo il passo logico che porta al ricorso alla videoregistrazione, con cui tuttavia non si uscirebbe da una certa freddezza ed asciuttezza dello sguardo. Però essa ha compreso che era ormai giunta l’ora di “riscaldare” e di spettacolarizzare un simile approccio, distogliendolo da un grado zero della percezione e arricchendolo di connotazioni più dense. Da qui è venuta la sua principale invenzione, a un tempo tecnica ed estetica, che è stata di ideare e realizzare degli schermi di proiezione molto sui generis, distribuendo sulla superficie delle pareti chiamate ad accogliere l’immagine elettronica degli strati di un materiale ultrasensibile alla luce, o rivestendole con migliaia di microsferule di vetro. A questo modo l’immagine proiettata ha perso la sua magrezza, si è sgranata e ammorbidita, provocando anche una sorta di irrealizzazione delle linee e dei colori, che dunque sono passati da un lucido e neutro iperrealismo constatativo a un carattere di sognante astrattismo, non privo anche di efficaci attrazioni decorative. Per questa via le proiezioni della Tesi, allontanandosi da un mero riporto visivo, conseguono intensi valori di arredo ambientale e suggestivi effetti spettacolari, quasi ricalcando le orme del classico teatro dei colori ideato a suo tempo da Kandinsky. Per queste collusioni con gli ambiti dell’arredo e dello spettacolo la Tesi appare perfettamente rispondente agli intenti del Premio Alinovi, che sono pur sempre di segnalare chi abbia portato contributi apprezzabili alla causa della convergenza delle arti. L’ingegnosità e l’originalità da lei conseguite nell’ambito della videoarte le hanno consentito di raggiungere traguardi significativi, come le mostre a lei dedicate dal Castello di Rivoli (che ne cura l’archivio) e dal MACRO di Roma, nonché il Premio internazionale assegnato dalla Columbia University di New York.

Al solito la Premiazione avverrà in due occasioni consecutive, la prima nell’ambito della consegna dei Premi Ubu del Patalogo, a Milano, il 6 dicembre ore 18, presso il Piccolo Teatro Sala Paolo Grassi, la seconda alla GAM di Bologna, giovedì 9 dicembre, ore 17,30, in cui la Tesi offrirà un saggio della sua arte e riceverà il Premio, consistente in un’opera della vincitrice precedente, Sissi.

L’evento sarà accompagnato da una conferenza sull’arte d’oggi tenuta dal critico Roberto Pinto.

Ufficio stampa: Simona Di Giovannantonio Tel. 051.502859

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