Museo di Arti Decorative della Fondazione Accorsi Ometto
Torino
via Po, 55
011 837688 FAX 011 8154061
WEB
La seduzione della natura
dal 20/10/2000 al 14/1/2001
011 8129116

Segnalato da

Liliana Panza, Explan



approfondimenti

Alberto Cottino



 
calendario eventi  :: 




20/10/2000

La seduzione della natura

Museo di Arti Decorative della Fondazione Accorsi Ometto, Torino

Natura morta in Piemonte nel '600 e '700. L'idea di questa mostra, finora mai realizzata, nasce da lunghi anni di ricerca del curatore, Alberto Cottino, Direttore del Museo di Arti Decorative, nel settore della natura morta italiana, culminati in una serie di mostre e pubblicazioni, tra cui la significativa "La natura morta al tempo di Caravaggio", Roma-Milano 1995, e "Fasto e Rigore", Colorno (Parma) 20 aprile - 25 giugno 2000.


comunicato stampa

Natura morta in Piemonte nel '600 e '700.

L'idea di questa mostra, finora mai realizzata, nasce da lunghi anni di ricerca del curatore, Alberto Cottino, Direttore del Museo di Arti Decorative, nel settore della natura morta italiana, culminati in una serie di mostre e pubblicazioni, tra cui la significativa "La natura morta al tempo di Caravaggio", Roma-Milano 1995, e "Fasto e Rigore", Colorno (Parma) 20 aprile - 25 giugno 2000.

In particolare Alberto Cottino sottolinea che "La storia della natura morta in Piemonte è ancora oggi terreno più di problemi che di certezze, in quanto mancano studi specifici sui singoli artisti. Con questa mostra, l'unica ad oggi mai realizzata sul genere della natura morta, ho cercato di approfondire e sviluppare nuovi filoni di ricerca, partendo da autori come Orsola Maddalena Caccia, Carlo Lanfranchi per il Seicento e presentando artisti del Settecento finora sconosciuti, come Gaetano Lavini, Pietro Michele De Petri e Cavalier Riperti".

L'interesse di una ricognizione su questo particolare genere pittorico in Piemonte sta nella qualità e varietà delle nature morte eseguite in questa regione: dalle composizioni ispirate al microcosmo fiammingo ed alla pittura lombarda di Orsola Maddalena Caccia, la figlia del Moncalvo, alle delicate pergamene con frutta, fiori ed uccelli di Octavianus Monfort e della sua cerchia, alle forti raffigurazioni, legate al barocco romano e napoletano, di Carlo Lanfranchi, al delicato fiorismo di cultura rococò del Rapous, attivo nel pieno Settecento piemontese.

La mostra presenta numerose novità, ampiamente illustrate ed approfondite nel documentato catalogo: dalle tele con fiori e frutta di Orsola Maddalena Caccia recentemente scoperte (non presenti in mostra ma discusse in catalogo), ai numerosi dipinti inediti o presentati al pubblico per la prima volta (come le stupende pergamene con uccelli attribuite all'ancora misterioso Carlo Conti), al consistente nucleo di opere di Monfort e Rapous (quest'ultimo presentato per la prima volta con una ventina di quadri, una sorta di 'piccola personale' che documenta con ampiezza lo sviluppo della sua arte e la sua grande qualità: saranno esposti anche due suoi quadri acquistati recentemente dalla Regione Piemonte), ai 'nomi nuovi' nell'ambito della natura morta quali i vercellesi Gaetano Lavini e Pietro Michele De Pietri, presenti con due curiosi e divertenti 'trompe-l'oeil' ed il delicato Leonardo Marini, finora conosciuto solo come disegnatore di costumi e di progetti di decorazione per la corte sabauda, autore di un gradevole pastello e di alcune sovrapporte conservate proprio nel Museo della Fondazione Accorsi. Sarà esposto anche un eccezionale paliotto in scagliola, per documentare anche l'interesse per la natura morta che ebbero gli artigiani dediti alla creazione di questi particolari oggetti.

La mostra deve essere non solo un'occasione di studio e di promozione della cultura, ma anche di concreto recupero del patrimonio storico-artistico: in questa occasione la Fondazione Accorsi ha promosso il restauro di ben sette opere appartenenti ad enti pubblici. Si tratta di quattro pergamene del Monfort di proprietà del museo di Asti (in collaborazione con la Cassa di Risparmio di Asti) e di tre quadri del Crivellino ubicati nei depositi della Palazzina di Caccia di Stupinigi: recuperi provvidenziali, che hanno riportato al loro stato originario importanti testimonianze del passato, permettendone nel contempo il loro spostamento e la possibilità di essere ammirate da un vasto pubblico.

Il Presidente, cav. Giulio Ometto, ricorda: "L'impegno della Fondazione Accorsi è stato fin dal suo inizio contribuire alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali. Il primo intervento è stato quello di restaurare gli oggetti della Sacrestia del Papa, confluiti nella Mostra Sacrarium Apostolicum (1998), mentre ora per questa Mostra abbiamo contribuito direttamente al restauro di 3 dipinti di Giovanni Crivelli, detto il Crivellino, ed una tempera di Monfort della Pinacoteca di Asti, facente parte di una rosa di quattro. Per le altre tre siamo riusciti ad avere l'intervento dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Asti. Penso che una Mostra su possa dire ben riuscita se in primo luogo può venire considerata un momento di studio e di recupero del patrimonio storico artistico".

Con la collaborazione della Regione Piemonte e il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Provincia e della Città di Torino, l'intervento di Banca di Roma e Satap.

Mostra a cura di Alberto Cottino.

Luogo: Sale del Museo di Arti Decorative della Fondazione Pietro Accorsi - Torino - Via Po 55, Tel. 011.8129116

Inaugurazione: Venerdì 20 ottobre ore 18.

Orario: ore 10-20 da martedì a domenica; giovedì 10-23. Visite guidate alla mostra: tutti i giorni nei seguenti orari 18 - 18.30 - 19 - 19.30 e per gruppi su prenotazione. Al giovedì anche alle 20 - 20.30 - 21 - 21.30 - 22

Costo ingresso: Mostra £. 10.000, Mostra + visita Museo £. 15.000

Numero di opere in Mostra: circa 60, provenienti da musei (Museo Civico di Torino, Palazzina di Caccia di Stupinigi, Museo Leone di Vercelli, Pinacoteca Civica di Cremona e Pinacoteca Civica di Asti), enti pubblici e collezioni private italiane.

Autori: Orsola Maddalena Caccia, Carlo Lanfranchi, Giovanna Garzoni, Octavianus Monfort, Giovanni Crivelli detto il Crivellino, Michele Antonio Rapous, Leonardo Marini, Gaetano Lavini, Pietro De Pietri, anonimi piemontesi su pergamena.

Ufficio Stampa: EXPLAN Relazioni Esterne 011.6604284 / e-mail: explan@infoteam3.it

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