Galleria Michela Rizzo
Venezia
Calle degli Albanesi, 4254
041 5223186
WEB
Marya Kazoun
dal 10/12/2004 al 11/1/2005
041 5223186 FAX 041 5223186
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Segnalato da

Boris Brollo



approfondimenti

Marya Kazoun
Boris Brollo



 
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10/12/2004

Marya Kazoun

Galleria Michela Rizzo, Venezia

It's me it's ok. Personale della giovane artista libanese che lavora in prevalenza con il tessuto e con il vetro. Dal suo accurato e minuzioso e paziente lavorio scaturiscono forme inquietanti, rappresentazioni di quella zona d'ombra che appartiene ad ogni essere


comunicato stampa

It's me it's ok

a cura di Boris Brollo

Maria Kazoun, è una giovane artista libanese molto promettente che lavora in prevalenza con il tessuto e con il vetro. Dal suo accurato e minuzioso e paziente lavorio scaturiscono forme inquietanti, oscure creazioni che sembrano uscite dai nostri incubi, rappresentazioni di quella zona d'ombra che appartiene ad ogni essere e sulla quale non possiamo avere autocontrollo. E' presente in prima persona ad ogni esibizione dove la incontriamo travestita
mentre interpreta il ruolo di regina e di madre, attenta sempre a proteggere 'i suoi figli' come lei chiama queste forme che le appartengono e che non si sente di abbandonare. Perchè lei soffre per loro, per queste sue creature che
le parlano di un'umanità mostruosa e sofferente, incapace di trovare salvezza. Si definisce 'Moderna regina del dramma', con tutte le sue connotazioni, con i suoi cambiamenti e le sue manifestazioni, il suo procedere è costituito da movimenti costanti e ripetitivi, che la fanno quasi sprofondare in un stato di trans, così che 'quando il caldo le diventa sopportabile a quel punto la sua mente può finalmente disegnare qualsiasi cosa'. In questo modo crea una trama e ci racconta una storia parlando dei complicati intrecci di diverse culture. 'La cultura dell'ascolto è scomparsa dietro la cultura degli applausi'- sostiene Marya - 'Le parole sono soffocate dal silenzio e diventano incomprensibili, a causa del conflitto con facce pietrificate, prive di emozioni, inespressive. Dov'è la cultura dell'ascolto? Il silenzio diventa rumore ed il buio inizia a parlare'. Parla per tutti: per il miserabile, l'oppresso, lo stanco, per chi non si arrende, per il forte, il potente ed il coraggioso, portando il fardello della
parola sulle sue spalle.

Nell'immagine: Self Portrait, 2003.

Inaugurazione sabato 11 Dicembre ore 18-30

GALLERIA MICHELA RIZZO
Calle degli Albanesi, 4254 - 30122 Venezia

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