Fondazione Prada
Milano
via Fogazzaro, 36
02 54670515 FAX 02 54670702
WEB
Storia segreta del cinema italiano
dal 13/12/2004 al 16/12/2004
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Segnalato da

Fondazione Prada



approfondimenti

Marco Giusti
Luca Rea



 
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13/12/2004

Storia segreta del cinema italiano

Fondazione Prada, Milano

Una selezione della rassegna italian kings of the bs 1949 – 1976, presentata con grande successo alla 61ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. La rassegna milanese comprende una selezione di film appartenenti all'underground italiano a partire dagli anni '60, i cui protagonisti sono stati cineasti come Baruchello, Bargellini, Brocani, De Bernardi, Gioli, Grifi, Leopardi, Scavolini e Schifano. Accanto a questi sono in programma, a cura di Marco Giusti e di Luca Rea, alcuni dei film definiti b movies.


comunicato stampa

italian kings of the bs
Storia segreta del cinema italiano
1949 – 1976

La Fondazione Prada presenta a Milano dal 14 al 16 dicembre nello spazio di Via Fogazzaro 36 una selezione della rassegna italian kings of the bs / storia segreta del cinema italiano 1949 – 1976, promossa da Biennale Cinema e Fondazione Prada e presentata con grande successo di pubblico e di critica alla 61. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.
L'iniziativa si inserisce nell'ambito dell'attività della Fondazione Prada che comprende arte, architettura, filosofia, scienza, design, cinema.
L'evento ripropone al pubblico milanese alcuni dei film, presentati al festival veneziano, che fanno parte del progetto di restauro e riscoperta del cinema italiano dimenticato e difficilmente reperibile. ''Dopo aver recentemente presentato in Italia e in Europa - dice Germano Celant, direttore artistico della Fondazione Prada - una selezione, estremamente qualitativa, del Tribeca Film Festival newyorkese, con italian kings of the bs / storia segreta del cinema italiano 1949 – 1976, la Fondazione Prada prosegue il dialogo con il cinema così che tutti i gradi del suo proporsi, dall' ''avanguardia'' al prodotto di massa, entrambi influenti sulla storia della ricerca filmica, entrino nel suo arco di intervento.''
La rassegna milanese comprende una selezione di film appartenenti all'underground italiano nato a partire dagli anni sessanta, i cui protagonisti sono stati cineasti come Baruchello, Bargellini, Brocani, De Bernardi, Gioli, Grifi, Leopardi, Scavolini e Schifano. Di Gianfranco Baruchello e Alberto Grifi è presentato La verifica incerta (1964), film derivato da materiali di scarto e costituito dagli spezzoni di pellicole, incollati con lo scotch tape secondo schemi di montaggio senza precedenti, mentre Transfert per kamera verso virulentia (1975) di Grifi può essere letto come un saggio di critica del linguaggio filmico.
Accanto a questi sono in programma, a cura di Marco Giusti e di Luca Rea, alcuni dei film definiti b movies. Si tratta di produzioni realizzate da autori come Ferdinando Di Leo e Sergio Martino che hanno sperimentato codici e convenzioni del cinema italiano di genere e prodotto film girati e montati in poco più di due settimane, senza attenuare la carica innovativa e spettacolare. Questi film, che hanno suscitato particolare interesse nella critica recente nazionale e internazionale, si sono imposti per il loro essere puro racconto e per la loro autorevolezza all'interno del genere: ''(…) a prima vista sembra proprio che, nel cinema, - spiega Marco Müller, direttore della Mostra - esistano due storie: quella ufficiale, vale a dire quella che ci viene insegnata, e accanto ad essa, una storia più segreta, sotterranea, lontana dalle grandi figure e dalla grandi correnti, la storia dove si può più facilmente identificare le cause vere degli avvenimenti, dei mutamenti strutturali e culturali – e dove stanno anche le radici dei nuovi movimenti e delle pratiche più eccentriche.''*.
Padrino d'eccezione dell'evento di Venezia è stato Quentin Tarantino che per l'occasione ha riconosciuto l'importanza, per la sua formazione di giovane cineasta, dei registi italiani come Di Leo: ''Durante la mia adolescenza lavoravo come commesso in un video-store di Santa Monica ed è stata significativa per la mia professione una delle prime cassette che ho visto: I padroni della città. Non sapevo che il film fosse italiano e neanche avevo mai sentito il nome di Fernando Di Leo: ricordo soltanto che dopo quella visione rimasi totalmente folgorato. Dopo I padroni della città ero ossessionato e sistematicamente mi sono messo a cercare e a vedere gli altri film che aveva diretto Di Leo (…) i miei debiti nei confronti di Fernando sono tanti, di passione e anche cinematografici.''.**
A Milano la serie dei film di Di Leo presentati I padroni della città (1976), I ragazzi del massacro (1969), Il boss (1973), La mala ordina (1972), Milano calibro 9 (1972), sono esemplificativi dello stile violento e realistico del regista mentre Lo strano vizio della signora Wardh (1970) di Martino costituisce un esempio di genere situato tra il thriller e la storia sexy.
A testimoniare e parlare di questa storia segreta si svolgeranno incontri con i protagonisti del periodo come alcuni dei registi e degli attori dei film, oltre Marco Müller, Germano Celant, Marco Giusti e Luca Rea, critici e giornalisti specializzati nel settore.
Fa parte di italian kings of the bs/ storia segreta del cinema italiano 1949 – 1976, un evento speciale costituito dall'anteprima, il 3 dicembre alle ore 21,15, della pellicola restaurata I fratelli Dinamite (1943-1949) di Nino Pagot. Dopo oltre mezzo secolo di assenza torna sul grande schermo il primo lungometraggio animato italiano e anche il primo in Europa girato interamente a colori, restaurato a cura della Fondazione Cineteca Italiana. Le proiezioni si svolgeranno presso lo Spazio Oberdan nell'ambito della rassegna ''Piccolo grande cinema. La cineteca dei ragazzi''.

* Marco Müller, ''Storia segreta del cinema italiano'', catalogo della 61. Mostra Internazionale del Cinema, Venezia 2004, pag. 294.
** Quentin Tarantino, ''Nocturno'', Milano, settembre 2003.

Fondazione Prada
via Fogazzaro 36, Milano
Ingresso: libero
Informazioni:

Ufficio stampa:
Fondazione Prada, tel. 02 546 70 981, fax 02 546 70 258
Fondazione La Biennale di Venezia tel. 041 5218859 fax 041 5200569

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