Fondazione Magnani Rocca
Traversetolo (PR)
Strada Provinciale Pedemontana (via Fondazione Magnani Rocca, 4)
0521 848148, 0521 848327 FAX 0521 848337
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JULIEN DE PARME
dal 11/2/2000 al 30/4/2000
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Segnalato da

Studio Esseci




 
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11/2/2000

JULIEN DE PARME

Fondazione Magnani Rocca, Traversetolo (PR)


comunicato stampa

Dopo la Svizzera, dov'è nato, anche l'Italia rende omaggio a Julien de Parme. La raffinata mostra, nata dalla collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Parma e della Pinacoteca Züst di Rancate, giunge a Parma - città da cui l'artista svizzero derivò l'appellativo - ospitata nella Villa di Corte di Mamiano di Traversetolo, sede della Fondazione Magnani Rocca.

Dal 13 febbraio al 30 aprile del 2000 i visitatori avranno dunque la possibilità di ammirare le opere di Julien inserite nell'appropriato contesto della Villa di Mamiano e del suo parco, quasi a ricreare il clima storico e l'ambientazione che videro instaurarsi e crescere i rapporti tra il Maestro e Guillaume-Léon Du Tillot marchese di Felino, potente ministro della Corte di Parma e grande protettore di Julien. Du Tillot giunse ad assicurare all'artista un appannaggio di 400 scudi l'anno per "metterlo in condizione di continuare i suoi studi" romani sulla pittura. Fu la riconoscenza verso il mecenate a far decidere a Julien l'assunzione dell'appellativo "de Parme". Per la Corte Ducale, l'artista realizzò una splendida serie di opere che dopo l'Unificazione al Regno d'Italia vennero da qui trasferite a Palazzi Pitti e che, grazie a questa mostra e all'importante intervento di restauro, tornano a Parma.

Di Julien de Parme (1736 - 1799) si conoscono oggi non più di una ventina di dipinti e una cinquantina di disegni. Ambiziose per i soggetti, che sono quelli che i grandi maestri neoclassici affronteranno successivamente, le sue opere sorprendono e suscitano ammirazione. Deliberatamente, l'artista volge infatti le spalle alla pittura francese alla Boucher, allora di moda, guardando all'antico e a Raffaello. Senza ombra di dubbio, la sua arte si pone tra i tentativi più audaci per "rigenerare la pittura" europea, qualche anno prima che David vi si applicasse con il successo che a Julien de Parme è invece mancato.

Julien de Parme, al secolo Bartolomeo Ottolini, è oggi caduto nell'oblio, confuso con i suoi contemporanei Pierre Julien (1731 - 1804) scultore e Simon Julien de Toulon (1735 - 1800) pittore. Nato nella Svizzera italiana, a Cavigliano (Locarno), riceve una formazione locale che completa percorrendo la Francia. La sua carriera è divisa in due tempi: i dodici anni romani e il lungo soggiorno parigino.

Se il mondo artistico ufficiale, come l'Accademia di Francia a Roma e l'Accademia Reale di pittura e di scultura di Parigi, gli chiuse le porte e lo respinse, Julien de Parme ebbe tuttavia strenui difensori; primo fra tutti il potente ministro del ducato borbonico di Parma, Du Tillot, ma anche artisti come il pittore belga André Corneille Lens o il grande scultore svedese Sergel. E tuttavia passò da insuccessi a insuccessi, largamente incompreso, come testimonia la sua appassionante corrispondenza con Lens e la sua movimentata autobiografia.

La mostra documenta l'intera produzione sino ad oggi nota di Julien, ivi compreso lo straordinario nucleo di Palazzo Pitti, e il catalogo, edito da Skira a cura di Pierre Rosenberg, si presenta come la prima monografia dell'artista, collocando le sue opere nel contesto del rinnovamento delle arti che interessò i territori al di qua e al di là delle Alpi sul finire del Settecento. Un capitolo particolare è inoltre dedicato a Simon Julien e a Pierre Julien, tante volte confusi con Julien de Parme che - come si è già sottolineato -nonostante il "nome d'arte" francese, affonda le sue radici nella cultura italiana. In copia anastatica è inoltre incluso un documento d'eccezione: il catalogo delle opere appartenute a Julien de Parme (capolavori, fra gli altri, di Raffaello, Leonardo e Parmigianino), pubblicato nel 1794 in occasione della vendita ed esistente in copia unica presso la Biblioteca di Ginevra.

Sede della mostra è la villa di Corte di Mamiano di Traversetolo, sede della Fondazione Magnani Rocca creata da Luigi Magnani (1906-1984). La Villa ospita un'importante raccolta d'arte con opere, tra gli altri, di Gentile da Fabriano, Carpaccio, Durer, Tiziano, Rubens, Van Dyck, Goya, Fussli. Notevole è inoltre la collezione di arte contemporanea con disegni di Ingres, Monet, Cézanne, De Chirico e un'ineguagliabile serie di olii, disegni e incisioni di Giorgio Morandi. Un patrimonio che si è arricchito, nel 1989, con l'acquisizione di un importante olio di Julien de Parme, la Battaglia tra i Romani e i Sabini interrotta dalla Sabine, riportato così al territorio di ideale appartenenza.

Nella villa - posta al centro di un grande Parco anch'esso visitabile - è stata lasciata il più possibile invariata l'originale collocazione dei mobili per conservare la sua atmosfera di casa vissuta. Tra gli arredi, importanti mobili e oggetti Impero, tra cui una vasca in malachite del Thomire, dono dello Zar Alessandro I a Napoleone, e mobili del francese Jacob.

L'ospitalità rientra nello spirito di questa casa che in passato ha avuto come ospiti alcuni dei personaggi più importanti della cultura europea. Qui è infatti a disposizione un punto di ristoro per i visitatori dove sono disponibili i prodotti delle campagne circostanti ottenuti dalle fattorie di proprietà della Fondazione.

Scopo della Fondazione è essere un attivo centro culturale non solo a livello di arti figurative, ma anche nel campo della letteratura e della musica, come era nello spirito e nelle intenzioni del fondatore Luigi Magnani, uomo di cultura interessato alla storia dell'arte, alla letteratura e alla musicologia.

"JULIEN DE PARME. 1736 - 1799". Mamiano di Traversetolo (PR), Fondazione
Magnani Rocca (via Magnani Rocca), dal 12 febbraio al 30 aprile 2000.
Orario: 10 - 17. Ingresso (Mostra e collezioni permanenti) lire 15 mila,ridotti lire 8 mila: Catalogo a cura di Pierre Rosenberg edito da Skira.

Nella corte della villa, anche per gruppi, ristorazione con specialità parmigiane.

INAUGURAZIONE: sabato 12 febbraio, ore 17
VERNICE PER LA STAMPA:
sabato 12 febbraio, dalle ore 15 alle 17.

Per informazioni:
Fondazione Magnani Rocca, tel. 0521.848327 - 0521.848148 fax 0521.848337

Ufficio Stampa:
Studio ESSECI - Sergio Campagnolo tel. 049.663499 fax 049.655098
Email esseci@protec.it

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