Mache'
Torino
via della Consolata, 9/g
011 4360122
WEB
Trancity
dal 11/1/2005 al 5/2/2005
011 4364122
WEB
Segnalato da

Machè




 
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11/1/2005

Trancity

Mache', Torino

Geografie della citta': Rita Casdia, Belen Cerezo, Elena Perlino. Trancity allude a un attraversamento, un passaggio geografico-urbano; a una citta' magmatica, intesa come insieme di confini e periferie labili, in continuo movimento. La mostra presenta tre giovani artiste che riflettono sul contesto urbano e i suoi abitanti. Dai loro lavori emergono nuove geografie per una diversa fruizione degli spazi pubblici e privati.


comunicato stampa

geografie della città

Rita Casdia
Belen Cerezo
Elena Perlino

A cura di Karin Gavassa, Elena Ragusa, Lorena Tadorni

trancity allude a un attraversamento, un passaggio geografico-urbano. A una città magmatica, intesa come insieme di confini e periferie labili, in continuo movimento.

La mostra presenta tre giovani artiste che riflettono sul contesto urbano e i suoi abitanti. Da questi lavori, estremamente diversi per sensibilità e approccio, emergono nuove geografie che determinano una diversa fruizione degli spazi pubblici e privati. Rita Casdia (Barcellona Pozzo di Gotto, Messina, 1977) ricorre all’ironia fotografando bamboline di cera Pongo sullo sfondo di una metropoli giganteggiante. La bella addormentata nella conserva decide di rifugiarsi nello spazio piccolo ma rassicurante di un barattolo che diventa la sua dimensione privata/domestica da cui, comunque, può continuare a osservare l’esterno. Belen Cerezo (Vitoria, Spagna, 1977) presenta una serie di fotografie in cui è protagonista una scultura in carta in forma di casa, fragile e delicata, ma dal forte significato simbolico. A place in the world diviene espressione di un universo personale, di una fonte di affetto e stabilità in una realtà sempre più complessa, in cui tutto è relativo e provvisorio. House Graffiti Project, intervento di arte pubblica realizzato a Bristol nel 2001, propone la partecipazione del visitatore attraverso il dono di cartoline pubblicate in quell’occasione. Elena Perlino (Saluzzo, Cuneo, 1972) ritrae il volto notturno delle metropoli. La foto-proiezione GE.MI.TO è una piccola finestra su cui affacciarsi per vedere il mondo "nascosto" dei transessuali di Genova, Milano e Torino. Un obiettivo discreto, che li ha seguiti "sul campo", con il distacco del reporter, ma anche con la partecipazione affettuosa di chi vuole mostrare uno dei volti più sfocati della città.

Sia che riguardino la condizione di un essere "altrove" (Casdia), la ricerca intimistica sul "sé" (Cerezo) o l'indagine sugli "altri" (Perlino), questi lavori fissano come istantanee il cambiamento di una fisionomia urbana che muta con i suoi abitanti. Ne scaturisce una mappatura globale, in cui è la città a fare da sfondo, con il suo modificarsi sociale e strutturale.

Inaugurazione 12 gennaio 2005 ore 18.30

Associazione Culturale Machè
Via della Consolata 9/g 10122 Torino
lunedì/sabato 18.00-02.00

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