Nuova Accademia di Belle Arti - NABA
Milano
via Carlo Darwin, 20
02 973721 FAX 02 97372280
WEB
The Utopian Display
dal 15/2/2005 al 11/5/2005
02 97372213 FAX 02 97372280
WEB
Segnalato da

Simona Castagna




 
calendario eventi  :: 




15/2/2005

The Utopian Display

Nuova Accademia di Belle Arti - NABA, Milano

Seconda edizione. Una serie di incontri con curatori internazionali, inizia oggi alle ore 17.30 Catherine David, seguiranno fino a maggio Hou Hanru, Jens Hoffmann, Roger M. Buergel e Vasif Kortun. Il progetto indaga i modelli espositivi contemporanei, concentrando la propria attenzione sulle possibili relazioni tra ambito artistico e sfera sociale. Un primo obiettivo di questa serie di conferenze e' quello di provare a tracciare una mappa dell'attivita' curatoriale contemporanea, indagando l'attualita' dell'orizzonte artistico. Progetto a cura di Marco Scotini e Maurizio Bortolotti


comunicato stampa

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NABA presenta
The Utopian Display
Incontri sull'attività espositiva contemporanea
a cura di Marco Scotini e Maurizio Bortolotti

Il ciclo d'incontri internazionale The Utopian Display, giunto alla sua seconda edizione, avrà luogo da febbraio a maggio 2005 presso la NABA - Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.
Promosso dalla Nuova Accademia e curato da Marco Scotini e Maurizio Bortolotti, il progetto cerca di indagare i modelli espositivi contemporanei, concentrando la propria attenzione sulle possibili relazioni tra ambito artistico e sfera sociale.

L'importanza di tale discussione nasce dalla convinzione che negli ultimi decenni il dibattito artistico si sia sviluppato soprattutto attraverso la produzione di mostre su scala globale. Mostre che spesso sono anche una riflessione sull'idea di esposizione, una decostruzione dei ruoli e dei contesti espostivi, una messa in scena di modelli o piattaforme alternative alla pratica tradizionale dell'esporre le opere d'arte.

Interrogarsi oggi sui modelli espositivi attraverso i quali si costruisce e stabilisce un'idea di opera d'arte contemporanea è una delle questioni fondamentali per comprendere il dibattito artistico attualmente in corso. Affrontare la questione del significato della "mostra utopica" può avere, perciò, un valore provocatorio, ma anche rivelare le molte sfaccettature del problema e le diverse valenze che la produzione di mostre può assumere. La "mostra" è uno spazio reale o virtuale? Oppure è uno spazio al condizionale?

Il panorama artistico contemporaneo, a causa dell'emergere sempre più evidente di culture differenti sulla scena mondiale e in rapporto alla sempre maggiore complessità del lavoro artistico, si presenta con molteplici livelli di sensibilità che talvolta si intrecciano e si sovrappongono, seguendo percorsi differenziati. Pertanto, un possibile approccio alla conoscenza dell'ambito artistico contemporaneo è certamente determinato dal riconoscimento di diversi approcci curatoriali, i quali - a loro volta - provano a definire e a far convergere le sensibilità sul campo.

L'espressione, The Utopian Display, allude ad un possibile tema attorno al quale sviluppare un discorso sulla pratica artistica contemporanea e, nello stesso tempo, vuole essere una sollecitazione che lascia spazio aperto alla molteplicità delle possibili interpretazioni che gli stessi curatori invitati intendono dare di esso.
La definizione di "mostra utopica" può così essere intesa come quella in cui si esprimono, in ambito artistico, le idee politiche o le istanze immaginarie e di liberazione dell'individuo, oppure può essere interpretata come la mostra "ideale" che ogni curatore ha per modello, o qualcosa d'altro ancora.

Il titolo vuole anche offrire un nucleo di aggregazione per una riflessione attorno al dibattito curatoriale contemporaneo che non si perda in teorie separate dall'attività operativa, ma che entri direttamente nel pieno di questa attività.

Con esso s'intende fornire indicazioni utili alla comprensione dei discorsi sull'arte contemporanea, che sempre più passano per l'organizzazione delle mostre e s'intrecciano strettamente con essa.

Un primo obiettivo di questa serie di conferenze è quello di provare a tracciare una mappa dell'attività curatoriale contemporanea, indagando l'attualità dell'orizzonte artistico. Abbiamo perciò preferito un lavoro da cartografi, attraverso il quale cercare di individuare una serie di linee curatoriali tra le molte possibili. In questa serie di conferenze ne abbiamo riconosciute almeno tre. Tutte convergono o si toccano nella definizione di "mostra utopica", assumendo le seguenti connotazioni: politica, estetica e legata all'immaginario sociale.

Nella connotazione politica, l'utopia è il luogo dell'arte in cui si sperimentano un diverso modo di stabilire relazioni sociali tra le persone e il loro conseguente agire politico. In quella estetica, l'utopia prende il volto dell'ideale di opera d'arte che passa attraverso la sensibilità personale del curatore, che trova nella "percezione sensibile" il nucleo di aggregazione e di interazione con il contesto attuale. Nell'interazione con l'immaginario sociale, l'utopia è il terreno non ben precisato in cui l'opera d'arte incontra le istanze immaginarie che spingono le società contemporanee alla trasformazione divenendone una forte riserva di senso.

Dopo il successo dello scorso anno con la partecipazione di Carlos Basualdo, Hans Ulrich Obrist, Pier Luigi Tazzi e Daniel Birnbaum The Utopian Display vede quest'anno la partecipazione di Catherine David, Hou Hanru, Vasif Kortun, Jens Hoffmann, Roger M. Buergel, in una serie di incontri che si terranno da febbraio a maggio del 2005. Gli ospiti di quest'anno rappresentano altrettante figure interessanti e innovative del panorama attuale con i quali riflettere sui cambiamenti che stanno avvenendo nella scena artistica internazionale in questi ultimi anni. Trasformazioni che esercitano la loro influenza anche sulle pratiche curatoriali, che sono un ago sensibile del mutare delle concezioni dell'opera d'arte in rapporto ai mutamenti della società contemporanea.

Il ciclo di conferenze nasce anche come supporto al Dipartimento di Arti Visive della NABA.

Conferenza stampa
Lunedì 14 febbraio 2005 ore 11.00
NABA – Aula 20, edificio 22

Interverranno:
Marco Scotini – curatore del progetto, critico d'arte, docente e coordinatore del dipartimento di arti visive NABA
Maurizio Bortolotti – curatore del progetto e critico d'arte
Elisabetta Galasso – direttrice NABA

CALENDARIO CONFERENZE 2005

Catherine David 16 Febbraio
Hou Hanru 23 Marzo
Jens Hoffmann 13 Aprile
Roger M. Buergel 4 Maggio
Vasif Kortun 11 Maggio

BIOGRAFIE

-Roger M. Buergel
Roger M. Buergel è nato a Berlino Ovest nel 1962. Ha curato un programma sul cinema al Dipartimento di Storia dell'Università di Vienna. È stato ricercatore al MIT di Boston e alla UC di Berkeley. Dal 2001 è professore all'Università di Luneburg in Germania. È autore di Abstrakter Expressionismus. Konstruktionen ästhetischer Erfahrun, un'antologia sulla pittura americana del dopoguerra. Ha curato varie mostre tra le quali ricordiamo Governmentality. Art in conflict with the international hyper-bourgeoisie and the national petty-bourgeoisie, 2000; The Subject and Power (the lyrical voice), 2001; Formen der Organisation ( con Ruth Noack ), 2003; Die Regierung/ The Government, 2003 ( mostra itinerante: University Art Gallery Lunenburg; Macba, Barcelona; Witte de With, Rotterdam; Secession, Vienna, fino al 2005). È stato nominato direttore della prossima Documenta di Kassel che si terrà nel 2007.

-Catherine David
Catherine David è nata a Parigi nel 1954, attualmente vive e lavora a Rotterdam. Dal 1981 al 1990 è stata curatrice al Centre Georges Pompidou, dal 1990 al 1997 è stata curatrice alla Galerie nazionale de Jeu de Paume, dal 2002 dirige il Witte de With Centre for Contemporary Art di Rotterdam. Ha insegnato a L'Ecole du Louvre e all'Università di Parigi X, Nanterre. È autrice di vari testi e pubblicazioni su Wifredo Lam, Helio Oiticica, Tunga, Cildo Meireles, Bruce Nauman, Nanni Moretti, Jeff Wall, Choreh Feydjou. Ha curato numerose mostre, tra le quali ricordiamo: Reinhard Mucha, 1986; L'epoque, la morale, la passion (con Bernard Blistène e Alfred Pacquement), 1987; Marcel Broodthaers, 1991; Eva Hesse, 1993; Documenta X di Kassel, 1997; Contemporary Arab Representations (mostra itinerante), 2003.

-Vasif Kortun
Vasif Kortun è direttore del Platform Garanti Contemporary Art Center. E' stato il direttore fondatore del Project Instamnbul Museum of Contemporary Art (2000-2003) e capo curatore e direttore della 3ª Biennale Internazionale di Instanbul. Tra il 1994 e il 1997 Kartun è stato direttore del Museo del Center for curatorial Studies, Bard College. Nel 2005 è co-curatore della 9ª Biennale di Instanbul con Charles Esche. Suoi scritti e interviste negli ultimi anni sono apparse in Mars, NU, Flash Art, Art Asia Pacific. Art Journal, New Art Examiner, Contemporary, Ars Atlantic e altre riviste internazionali. Ha collaborato con interventi alla 48ª Biennale di Sao Paolo, alla 2ª Biennale di Johannesburg, Manifesta 2, 48ª Biennale di Venezia, Zeitwenden, How Latitudes Become Forms e molti altri cataloghi. E' stato uno dei curatori di Fresh Cream:10 curators 100 Artists (Phaidon Press 2000). Kortun è stato Guest Professor a HISK/Higher Institute for Fine Arts, Anversa, all'Accademia di Belle Arti di Helsinki e a Konsftacck, Stoccolma.

-Hou Hanru
Hou Hanru è nato a Guangzhou in China nel 1963, dal 1990 vive e lavora a Parigi come curatore e critico indipendente. Professore alla Rijksakademie van Beeldende Kunsten di Amsterdam e membro del Global Advisory Committee of Walker Art Center di Minneapolis. Ha curato o co-curato le seguenti mostre: 2001: "Asian Party, Global Game", ARCO, Madrid; 2001/2000: "Paris Pour Escale", Musée d'art moderne de la ville de Paris; "My Home is yours, Your home is mine", Samsung Museum, Seoul; Opera City Art Gallery, Tokyo; 2000: Shanghai Biennale; "Leaving The Island", Pusan, Korea; 1999: Il padiglione francese alla Biennale di Parigi; 1999/98/97; "Cities on the Move ", Secession, Vienna; CAPC, Bordeaux, France; PS1, New York, Louisiana Museum, Denmark; The Hayward Gallery, London; Kiasma Museum, Helsinki; 1997: "Hong Kong, etc.", Johannesburg Biennale; "Parisien(ne)s", Camden Arts Centre, London; "Out of the Centre - Chinese contemporary art" (1994, Pori Art Museum, Pori, Finland). Collabora con le seguenti riviste: Time Asia, Art Monthly, Third Text, Art and Asia Pacific, Flash Art, Atlantica, Texte Zur Kunst.

-Jens Hoffmann
Jens Hoffmann è Direttore delle esposizioni all'Institute of Contemporary Arts di Londra. E' stato curatore del Nordic Institute for Contemporary Art di Helsinki e curatore del Kunst- Werke di Berlino e Guest Professor all'Instituto Superior de Arte de L'Avana. Tra le esposizioni e i progetti che ha curato figurano: Berlin/Berlin, 1ª Biennale di Berlino (1998); Blown Away - 6th Caribbean Biennial, St. Kitts (1999); A Show That Will Show That A Show Is Not Only A Show, Los Angeles (2002); Manifesta 4, Francoforte (2002); 1ª Biennale di Praga, Praga (2003). Recentemente ha curato per e-flux il progetto on line Tne Next Documenta should Be Curated by an Artist. Collabora regolarmente con le riviste Trans, NU, Flash Art.

Marco Scotini
Marco Scotini è critico e curatore indipendente. Vive tra Firenze e Milano ed è docente del Corso di Storia dell'Arte e coordinatore del dipartimento di Arti Visive NABA. E' collaboratore a Flash Art, Tema Celeste e altre riviste di settore. Tra le ultime mostre curate figurano Beautiful Banners, Praga 2003, Empowerment, Genova 2004, Revolutions Reloaded, Milano - Berlino 2004, Produciendo Realidad, Lucca 2004, Disobedience, Berlino 2005. Attualmente sta lavorando ad Accion Directa, per la seconda edizione della Biennale di Praga 2005. E' inoltre curatore dell'Archivio Gianni Colombo di Milano.

Maurizio Bortolotti
Maurizio Bortolotti è critico d'arte e curatore. È collaboratore didattico alla cattedra di sociologia dell'arte dell'Università di Urbino. Vive tra Brescia e Milano ed è autore del volume Il critico come curatore (2003). Ha curato, con Stefano Casciani, l'antologia degli scritti di Pierre Restany in Pierre Restany. Il critico come artista (2004). Cura i seminari internazionali Art Experience per Domus Academy e collabora con le riviste Juliet e Domus.

Tutti gli incontri si terranno presso la NABA - Nuova Accademia di Belle Arti, Via Darwin 20, 20143 Milano
Aula Magna alle ore 17.30.

Per informazioni:
Ufficio Comunicazione NABA - Simona Castagna
Via Darwin, 20 - 20143 Milano
Tel. 02 97372.286 - Fax 02 97372.280 - Email: simona.castagna@naba.it

Ufficio stampa NABA - Locomia - Chiara Ronzoni
Via San Damiano, 4 - 20122 Milano
Tel. 02 783807 - Fax 02 76005788 - Email: chiara@locomia.it

La NABA - Nuova Accademia di Belle Arti Milano - nasce nel 1980 ed è legalmente riconosciuta (dec.min.1/9/1981). Rilascia diplomi accademici equiparati alla laurea di I° livello in Arti Visive, Design, Fashion and Textile Design, Graphic Design and Art Direction, Media Design, Scenografia.

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NABA presents
THE UTOPIAN DISPLAY
Lectures on contemporary exhibition activity
by Marco Scotini e Maurizio Bortolotti

The Utopian Display is a lecture series, in its second edition, held at NABA - Nuova Accademia di Belle Arti di Milano from February to May 2005.

The lectures, organised by Marco Scotini and Maurizio Bortolotti, seek to investigate contemporary exhibition models, focusing attention on the potential relationships between artistic and social spheres.

The value of such a discussion is based on the conviction that, in the last ten years, the artistic debate has developed through the production of exhibitions on a global scale. These expositions are also considerations of the idea of display, a deconstruction of roles and of exhibition contexts, creating models or alternative platforms to the traditional practice of exhibiting works of art.

The examination of exhibition models through which ideas of contemporary works of art are built and established is fundamental to the comprehension of current artistic debate. The question of "utopian display" can therefore have a provocative value, but also reveals the many facets of the problem and the different meanings that the production of exhibitions can have. Is an exhibition real or virtual? Or is it a conditional space?

The contemporary artistic panorama is affected by the increasing emergence of diverse cultures on the worldwide scene and the relationship with the increasing complexity of artistic work, presenting multiple levels of understanding, following differentiated paths. A possible approach to further understanding in the field of contemporary art is certainly determined by the acknowledgement of different curatorial approaches, which, for their part, try to define and converge understanding.

The title, The Utopian Display, seeks to be a focal point around which to extend discourse on contemporary artistic practice and, at the same time, question the numerous possible interpretations that the invited curators intend to give to their work. In this way, the definition of "utopian display" is intended as something that expresses the political ideas or the imagination and the liberation of the individual in an artistic sphere, or it can be interpreted as "ideal" exhibition that each curator has as a model, or something else altogether.

The title also intends to offer a point of reference for reflection on contemporary curatorial debate that does not separate theory from practice and goes right in the heart of this activity. As such, the series aims to provide some guiding principles to the understanding of contemporary discourse in the arts, which is affected by, and at the same time affects, the organisation of exhibitions.

The primary objective of this conference series is to attempt to trace a map of contemporary curatorial activity, with an enquiry into the current artistic landscape. We have therefore chosen the work of cartographers, through which we have sought to identify a series of curatorial directions. In the first series of conferences we identified at least three directions. All these converge and touch the definition of "utopian display", assuming the following connotations: political, aesthetic, imaginary.

In "political", utopia is a place of art in which to experiment with different forms of social relations.

Politically, utopia is a place of art in which one is experimenting with new ways of creating social relationships between people and their consequent political actions. In this "aesthetic", utopia takes the ideal of works of art that pass through the personal sensitivity of the curator, and that find a point of reference and interaction in "sensitive perception" within context. In "imaginary", utopia is a less focused field in which works of art meet imaginary thoughts that push contemporary society to transformation, becoming a strong source of meaning.

After the success of last year's lecture series with the participation of Carlos Basualdo, Hans Ulrich Obrist, Pier Luigi Tazzi and Daniel Birnbaum, this year The Utopian Display sees the participation of Catherine David, Vasif Kortun, Hou Hanru, Jens Hoffmann and Roger M. Buergel, from February to May 2005.

The guests represent interesting and innovative figures in the current panorama and will be invited to reflect upon the changes happening in the international artistic scene over the last few years.

The conference series is also an educational support for the Department of Visual Arts at NABA.
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LECTURES CALENDAR 2005

Catherine David - 16 February
Hou Hanru - 23 March
Jens Hoffmann - 13 April
Roger M. Buergel - 4 May
Vasif Kortun - 11 May

All the lectures will be held at NABA - Nuova Accademia di Belle Arti, Via Darwin 20, 20143 Milano, in the Magna Classroom - at 17.30pm.

The lectures are free and open to the public.

For further information:
Communication Office NABA - Simona Castagna
Via Darwin, 20 - 20143 Milano
Tel. 02 97372.286 - Fax 02 97372.280 - Email: simona.castagna@naba.it

Press Office NABA - Locomia - Chiara Ronzoni
Via San Damiano, 4 - 20122 Milano
Tel. 02 783807 - Fax 02 76005788 - Email: chiara@locomia.it

NABA - Nuova Accademia di Belle Arti Milano - is legally recognised by the Italian Ministry of Education, University and Research (MUIR) and issues the Bachelor of Arts Honours award in Visual Arts, design, Fashion and textile Design, graphic Design and Art direction, Media design and theatre Design.

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