Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce
Genova
via Jacopo Ruffini, 3
010 580069 FAX 010 532482
WEB
La voce in scena
dal 3/2/2005 al 1/4/2005
WEB
Segnalato da

Archivio 3Vitre di Polipoesia




 
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3/2/2005

La voce in scena

Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce, Genova

La voce riflessa. Ciclo di performance e conferenze: Enzo Minarelli nel corso dell'incontro affrontera' il tema della voce strettamente relazionato alla sperimentazione poetica partendo dalle prime avanguardie storiche, Futurismo sia Italiano che Russo, passando per il Lettrismo, la rivoluzione elettronica degli Anni '70, per arrivare fino ad oggi con le pratiche legate alla Poesia Sonora


comunicato stampa

LA VOCE RIFLESSA
Ciclo di performance e conferenze
a cura dell’Archivio 3Vitre di Polipoesia

La voce in scena/La voce riflessa
ciclo di performance e conferenze
a cura dell'Archivio 3Vitre di Polipoesia
in collaborazione con la Scuola Media Centurione, il Museo d'Arte Contemporanea Villa Croce e la Stanza della poesia

4 febbraio 2005
Enzo Minarelli in performance
mattina - ore 10
Scuola Media V.Centurione
La parola come spettacolo / la parola come preghiera

pomeriggio - ore 17
Museo d'Arte Contemporanea Villa Croce
La voce performante
conferenza spettacolo con audizioni di poemi storici
dai Futuristi al Dada, dal Lettrismo alla Poesia Sonora

Enzo Minarelli nel corso della sua conferenza affronterà il tema della voce strettamente relazionato alla sperimentazione poetica, partendo dalle prime avanguardie storiche, Futurismo sia Italiano che Russo per arrivare fino all'oggi con le pratiche legate alla Poesia Sonora, passando per il Lettrismo, la rivoluzione elettronica degli Anni Settanta.
Sarà un'occasione per risentire la voce di Marinetti o di Demetrio Stratos, perchè alla teoria seguirà la pratica dell'ascolto, quindi più che conferenza tradizionale si deve parlare di evento, se non di un vero happening, tra riferimenti colti e sonorità espanse. Da segnalare audizioni di poeti americani, quali Charles Amirkhanian, che dell'elettronica applicata alla poesia, hanno fatto un mito.
Va inoltre detto che scegliere la voce come specifico angolo di visuale, permette di considerare queste oramai consolidate sperimentazioni sotto un nuovo aspetto, talora inopinatamente trascurato. La nostra società si sviluppa sempre più su valori prettamente visivi, ma l'elemento sonoro, seppur soccombente, mantiene essenziale ed intatto il suo ruolo.
Quindi è lecito aspettarsi dall'incontro con un revival di arditi poeti presentati nella loro veste orale.
Degno di menzione, infine, il meritorio lavoro propagandistico svolto dal movimento della Beat Generation, allora ai fans di Kerouac segnaliamo che ampio spazio verrà dedicato ad Allen Gisnberg di cui si preannuncia l'ascolto di un prezioso e raro poema, e a John Giorno,
Come si diceva, la conferenza arriva all'oggi, per chiarire, nell'ultima parte, la pratica della polipoesia di cui Minarelli ha scritto il manifesto e dare precise coordinate su quella che sempre più spesso viene chiamata 'poesia spettacolo'.
________

Programma

4 febbraio 2005 ENZO MINARELLI
La parola come spettacolo / la parola come preghiera
Performance polipoetica ad uso e consumo vocale
SM V.Centurione ore 10

La voce performante
Conferenza spettacolo con audizioni di poemi storici
Dai Futuristi al Dada dal Lettrismo alla Poesia Sonora
Villa Croce ore 17

18 febbraio 2005 CARLO MARCELLO CONTI
La parola letta / la parola scritta / la parola vista
Performance con tensione totale
SM V.Centurione ore 10

Carte cartigli cartelle carteggi
Conferenza confessione di un poeta-editore di un editore-poeta
Villa Croce ore 17

18 marzo 2005 ENDRE SZKAROSI (Ungheria)
La voce possente all’assalto
Performance per un trionfo assoluto dell’ugola
SM V.Centurione ore 10

Le soavi ineludibili sonorità dell’Est Europeo
Excursus fono-poetico con rare e preziose audizioni
Stanza della Poesia Palazzo Ducale ore 17

25 marzo 2005 ROD SUMMERS (Olanda)
Il poeta vuole divertirsi
Performance come intrattenimento oltre il cabaret
SM V.Centurione ore 10

VEC il decano degli archivi di poesia in Europa
Conferenza presentazione di opere sonore e visive
Villa Croce ore 17
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I protagonisti:

Carlo Marcello Conti, poeta lineare e visivo della primissima ora, le sue prime opere datano metà Anni Settanta, ha al proprio attivo varie di raccolte di poesia e cartelle grafiche. E’ anche editore, con la sigla Campanotto, nell’arco di oltre un ventennio ha prodotto un listino di tutto rispetto, punto essenziale per la ricerca sperimentale italiana e internazionale.

Endre Szkarosi, polipoetico performer transilvano, grande trascinatore alla ribalta, oltre ad essere uno dei più importanti poeti della sua generazione, è capace d’imprimere nuovi impulsi alla sperimentazione poetica internazionale. Esperto di Letteratura Italiana che insegna da anni all’Università di Budapest, si è distinto recentemente per la riproposizione di autori storici, in particolare Schwitters.

Enzo Minarelli, sin dagli Anni Settanta articola la propria poliedrica attività partendo dalla parola scritta che poi diviene orale, visiva, televisiva. Teorico della Polipoesia come evento spettacolare della parola sonora, è stato editore della collana storica 3Vitre, fonda negli Anni Ottanta l’omonimo archivio. Stanno per uscire alcuni suoi studi critici sulla voce come strumento creativo.

Rod Summers, nome storico della sperimentazione europea ed internazionale, attivo su molteplici fronti, dalla performance alla poesia visuale, dalla poesia lineare alla pittura, dalla mail art al collezionismo d’autore. Fonda l’archivio VEC nei primi Anni Settanta, di recente l’artista-editore tedesco Tom Winter ha allestito un prezioso libro-oggetto, Polipoetry Festival Catalogue organizzato a Maastricht.
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IL MANIFESTO DELLA POLIPOESIA

1 Solamente lo sviluppo delle nuove tecnologie segnerà il progredire della poesia sonora: i media elettronici e il computer sono e saranno i veri protagonisti.

2 L’oggetto lingua deve essere sempre più indagato nei suoi minimi e massimi segmenti: la parola, elemento base della sperimentazione sonora, assume i connotati di multiparola, penetrata al suo interno e ricucita la suo esterno. La parola deve poter liberare le sue polivalenti sonorità.

3 L’elaborazione del suono non ammette limiti, deve essere spinta fin oltre la soglia del puro rumorismo, un rumorismo significante: l’ambiguità sonora sia linguistica che orale ha senso se sfrutta a pieno l’apparato strumentale della bocca.

4 Il recupero della sensibilità del tempo ( il minuto, il secondo) al di fuori dei canoni dell’armonia o della disarmonia, perché solo il montaggio è il giusto parametro di sintesi ed equilibrio.

5 La lingua è ritmo, i valori tonali sono reali vettori di significato: prima l’atto di razionalità, poi l’atto d’emotività.

6 La Polipoesia è concepita e realizzata per lo spettacolo dal vivo, si affida alla poesia sonora come prima donna o punto di partenza per allacciare rapporti con: la musicalità (accompagnamento o linea ritmica), la mimica, il gesto e la danza (interpretazione o ampliamento o integrazione del tema sonoro), l’immagine (televisiva o per diapositiva, o dipinto o installazione, come associazione, spiegazione, ridondanza o alternativa), la luce, lo spazio, i costumi e gli oggetti.

Pubblicato per la prima volta nel catalogo Tramesa d’Art, Valencia, Spagna, 1987.

info:
http://www.iii.it/3Vitre
3vitre@iii.it

COMUNICAZIONE MUSEI CIVICI DI GENOVA
Redazione - Armanda Piccardo 010 5574732
Responsabile - Gabriella Taravacci 010 5574736

I LUOGHI DEL FESTIVAL a GENOVA
Villa Croce
Scuola Media Statale V.Centurione, Salita Inf.Cataldi 5, tel.010.6521272
Stanza della Poesia, Palazzo Ducale, piazza Matteotti 78 r, tel.010.541942

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