Boutique Borsalino
Paris
Rue de Drenelle 6

Furniture of mind
dal 7/2/2005 al 5/3/2005

Segnalato da

Edoardo Di Mauro



 
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7/2/2005

Furniture of mind

Boutique Borsalino, Paris

Le creazioni realizzate in coppia da Vittorio Valente, artista e Walter Vallini, architetto e designer. L'allestimento prodotto a quattro mani dimostra quanto possa essere arduo erigere uno steccato divisorio tra arte visiva ed arte applicata. Durante la serata inaugurale performance di Valente intitolata 'Contaminazioni'


comunicato stampa

Martedì 8 febbraio, dalle 18 alle 21, presso la Boutique Borsalino in Rue de Grenelle 6, Parigi, inaugurazione del secondo ciclo di mostre dedicate dal celebre marchio piemontese alla promozione dell'arte contemporanea italiana.

L'allestimento, intitolato "Furniture of mind", presenterà le creazioni realizzate in coppia da Vittorio Valente, artista, e Walter Vallini, architetto e designer.

Questo allestimento oggettuale prodotto a quattro mani da Vittorio Valente e Walter Vallini dimostra quanto, ai giorni nostri, possa essere arduo erigere uno steccato divisorio tra arte visiva classicamente intesa ed arte applicata. L’esigenza di dotare una società in rapida e violenta mutazione di un livello accettabile di esteticità sia era già avvertita intensa nel corso dell’ 800, a seguito della Rivoluzione Industriale, al fine di piegare il ritmo spietato ed alienante della produzione serializzata alle superiori finalità del Bello, con episodi quali il Liberty e l’Art Nouveau.

Nel Novecento il dibattito attorno alla perdita di aura dell’oggetto artistico, teorizzata nella prima metà del secolo, si manifesta concretamente nel secondo dopoguerra, negli anni della ripresa e del “boom” economico, impigliandosi però di frequente nelle secche della rigidità tipica del design industriale. La nostra stagione post moderna, caratterizzata dall’invasività delle nuove tecnologie, determina concretamente le condizioni per una messa in atto effettiva di quella lungamente agognata sovrapposizione tra arte e vita, insiemi che tentano di avvicinarsi senza giungere ad un totale parallelismo, con procedimento asintotico. È giunta quindi l’ora per un funzionalismo “dolce”, in cui l’oggetto va oltre il suo livello di concreta utilità per relazionarsi in primo luogo con l’ambiente in cui si colloca, contribuendo a determinare le reazioni psicofisiche dei fruitori. La circolarità spazio temporale ricongiunge la nostra epoca con la premodernità, rivalutando la “technè” intesa come capacita di aggiungere all’oggetto una opportuna dose di estro e creatività. Nel nostro attuale clima post moderno, in cui però si avvertono, a mio parere, significative mutazioni che lo portano, quantomeno in arte, ad abbandonare gradualmente l’ambito della citazione ricontestualizzata al presente in virtù di una progettualità consapevole dell’esigenza di raffrontarsi con una nuova dimensione estetica, fenomeno che mi ha di recente indotto a parlare di “nuova contemporaneità”, l’arte va assumendo un nuovo atteggiamento di sfida e di rivalsa nei confronti del mondo esterno Oppressa, lungo tutto il corso del Novecento, da uno scenario competitivo in termini iconografici e di artisticizzazione diffusa dei mezzi di comunicazione, saccheggiata e costretta alla difensiva, in particolare nell’ultimo quarto di secolo, da un incedere incessante di feticci e simulacri d’ogni sorta, l’arte attuale si difende rivalutando la dimensione artigianale della creazione. Dimensione che si esplica con una competizione alla pari, resa più sicura dalla consapevolezza della primigenia, verso gli oggetti ed i comportamenti quotidiani, intesi sia in senso concreto e tangibile che metanarrativo. Vittorio Valente, artista attento alle mutazioni biomorfiche della contemporaneità, che simboleggia con l’uso del silicone e di vari ritrovati plastici, sposa il suo stile con quello di Walter Vallini, architetto e designer il cui eclettismo è da sempre teso alla ricerca di una armonica simbiosi tra progetto ed ispirazione creativa. I loro tavoli, sedie, lampade assumono un rilievo polimorfico, donando la sensazione di possedere oggetti rari e misteriosi in cui la funzione si abbina alla fruizione di un prodotto unico ed irripetibile. La fruttuosa collaborazione, che davvero rende indistinguibile qualsiasi netta divisione stilistica, è iniziata nella primavera del 2003 a Milano, con la prima produzione della serie “Furniture of mind”, “arredo della mente” e, dopo avere itinerato in sedi europee quali Praga e Berlino si suggella con quest’allestimento presso la Boutique Borsalino di Parigi, in uno scenario che esalta il concetto e la pratica della multidisciplinarietà, apparentandola, come è giusto sia, all’inimitabile stile italiano. Nella sede parigina del celebre marchio alessandrino i due autori presenteranno una serie di oggetti caratteristici della loro produzione comune. Si va dalla lampada in vetro realizzata da Vallini ed opportunamente “siliconata” da Valente, ad una sedia bassa, già esposta in numerose sedi, asciutta e rigorosa nella sua struttura metallica ma addolcita, nella visione e nella funzione, dal tessuto amebico cellulare tipico della installazioni di Valente, originale esploratore dell’universo microcellulare da cui trae spunti e suggestioni di inedito impatto visivo, ai tavoli - sedia realizzati con la medesima tecnica assemblativa, per chiudere con un inedito oggetto multifunzionale, che può fungere da lampada, in rispetto della poetica della luce tipica dello stile di Vallini, o, indifferentemente, da sedia o da tavolo basso, dove la funzionalità, tipica dell’aspetto razionale del design, si sposa all’intensità creativa ed alla poesia, a rifuggire dai limiti di una produzione seriale e standardizzata.

La serata inaugurale sarà suggellata da una performance in diretta di Vittorio Valente intitolata “Contaminazioni”, dove l’artista genovese si produrrà in un intervento “artistico” sui cappelli Borsalino, oggetti esteticamente rilevanti e frutto di una produzione dal sapiente taglio artigianale, che saranno senza dubbio valorizzati dalla contaminazione con l’arte, tramite lo stile ludico ed irriverente di Valente, per poi essere indossati da alcune modelle, a suggellare una tipologia autenticamente multidisciplinare nell’approccio alle arti.

Alle 19.30 performance di Vittorio Valente dal titolo "Contaminazioni".
A cura di Edoardo Di Mauro ed Elena Masoero in collaborazione con Massimo Tretola, direttore dello show room parigino.

Edoardo Di Mauro, gennaio 2005.

La mostra prosegue fino al 5 marzo, esclusi domenica e lunedì, 11 - 14, 15 - 19.
Info 335/73.12.205 335/63.98.351

Boutique Borsalino in Rue de Grenelle 6, Parigi

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