Padiglione d'Arte Contemporanea - PAC
Milano
via Palestro, 14
02 88446359 FAX 02 88446351
WEB
Christian Boltanski
dal 17/3/2005 al 12/6/2005
02 76009085 FAX 02 783330
WEB
Segnalato da

De Angelis Relazioni Stampa




 
calendario eventi  :: 




17/3/2005

Christian Boltanski

Padiglione d'Arte Contemporanea - PAC, Milano

I suoi lavori tendono essenzialmente ad evocare il passato, evidenziandone le tracce e l'azione sacralizzante. Non sviluppo storico, ma fragile e instabile passaggio, fine inesorabile e scorrere decadente. Le opere esposte sono tutte recenti, un'interminabile voce sintetizzata che segnala costantemente l'orario alle immagini fotografiche del volto di Boltanski nelle diverse tappe della sua vita, un video propone ad alta velocita' consequenziale i fatti accaduti ogni 6 settembre, giorno di nascita dell'artista, con possibilita' pero' di selezionarne e analizzarne uno.


comunicato stampa

Dopo "Fitting Spaces / Spazi atti - 7 artisti italiani alle prese con la trasformazione dei luoghi", per il Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano è ora la volta di Christian Boltanski. L'artista francese nato a Parigi nel 1944 e riconosciuto oggi come uno dei più grandi artisti contemporanei, ritorna in Italia con una mostra dedicata alla dimensione temporale, al trascorrere del tempo e alla sua percezione. A cura di Jean-Hubert Martin.

Le opere che saranno presenti al PAC, tutte di recente produzione, sono state costruite per permettere al visitatore di entrare in contatto con la personale elaborazione estetica del concetto di tempo elaborata da Boltanski durante tutta la sua attività artistica: non sviluppo storico, ma fragile e instabile passaggio, fine inesorabile e scorrere decadente. Il linguaggio artistico di Boltanski è concettuale, come è concettuale l'arte funeraria di molte culture: un sistema di semplici segni e di suoni ripetitivi per dare forma all'inarrestabile flusso del tempo e quindi all'improrogabile appuntamento con la morte. Gli oggetti che Boltanski impiega nelle sue installazioni sono trattati come marionette, non sono usati per se stessi, per la loro forma o per ciò che rappresentano, ma piuttosto per la loro arcana capacità di evocare e richiamare alla mente avvenimenti passati, strappandoli così all'oblio, alla dimenticanza.
Opere che si focalizzano sull'ultimo grande dubbio dell'uomo, che sprofondano nella paura della fine, sempre minacciosa all'orizzonte. E' la sensazione del passaggio, della precarietà effimera dell'esistenza, è la domanda insoluta sul senso della nostra presenza.

La mostra milanese affronta quindi due temi fondamentali per tutto il genere umano: il trascorrere del tempo ed il tema della scomparsa. Il tempo sarà percepibile con forza e crudezza in diversi modi, da un'interminabile voce sintetizzata che segnalerà costantemente l'orario alle immagini fotografiche del volto di Boltanski nelle diverse tappe della sua vita, da un video che proporrà ad alta velocità consequenziale i fatti accaduti ogni 6 settembre, giorno di nascita dell'artista, con possibilità però di selezionarne uno da analizzare, da ricordare. I suoi lavori tendono essenzialmente ad evocare il passato, evidenziandone le tracce e l'azione sacralizzante. Il tema della scomparsa, della morte, verrà evocato invece non solo da fotografie, ma anche dall'inequivocabile e lapidaria opera TOT (“morto” in tedesco) scritta a parete con l'impiego di lampadine luminose. Il tempo – che siano pochi giorni o una vita intera - avvalora l'intento di documentare la realtà quale essa sia, comune, quotidiana, ripetitiva, assumendo il sapore della Memoria. Una mostra di grande impatto, una sorta di "memento mori" dove la verità apparente delle cose fatta di istantaneità e transitorietà si ribalterà nel suo opposto complementare e immergerà i visitatori nell'implacabile fluire del tempo. Un trascorrere leggibile però solo attraverso la lente soggettiva del Ricordo.

Immagine: Christian Boltanski, born 1944, Monument - Odessa 1990. The Lenore and Burton Gold Collection of 20th-Century Art, 1999.109 © 2002 Artists Rights Society (ARS), New York / ADAGP, Paris

In occasione della mostra la Sezione Didattica del PAC organizza:

DAI TEMPI AL TEMPO - Laboratori e attività per bambini e visite guidate per il pubblico e le scuole
PACINCONCERTO - In contri fra arte e musica contemporanea
APPUNTAMENTI CONTEMPORANEI - Conferenze e letture legate alla tematica della mostra e visite agli studi di artisti.
con APRITI PAC -ingresso libero tutti i giovedì sera dalle ore 18.00 alle ore 21.00

Padiglione d'Arte Contemporanea
via Palestro 14 20121 Milano
Orari: 9.30 – 17.30 da martedì a sabato - giovedì 9.30 - 21.00 – domenica 9.30 - 19.30 – chiuso il lunedì e il 1° maggio
Intero € 5,20 Ridotti € 2,60 Scuole in gruppo € 1,80 - bambini fino 8 anni gratuito, da 8 a 14 ridotto

IN ARCHIVIO [125]

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede