Accademia di Belle Arti
Firenze
via Ricasoli, 66
055 215449, 055 2398660 FAX 055 2396921
WEB
Incontro con Piero Gilardi
dal 10/3/2005 al 11/3/2005
055 215449
WEB
Segnalato da

Manuela Mancioppi



approfondimenti

Piero Gilardi



 
calendario eventi  :: 




10/3/2005

Incontro con Piero Gilardi

Accademia di Belle Arti, Firenze

Bioma d'Arte, Profili e significati del futuro, Il Parco d'Arte Vivente di Torino. L'artista presentera' il progetto per il centro d'arte contemporanea che aprira' fra 2 anni a Torino e ne illustrera' l'aspetto relazionale, di attenzione ai bisogni sociali e al desiderio, comune a tutti, di far emergere la proprie potenzialita'


comunicato stampa

Bioma d'Arte, Profili e significati del futuro, Il Parco d'Arte Vivente di Torino

ore 11

Aula del cenacolo dell’Accademia

Introduce: Giuseppe Andreani, Direttore
Coordina: Gianni Pozzi, docente di Economia, mercato e promozione dell’arte

Uno spettacolare luogo di esperienze creative, un centro d’arte contemporanea assolutamente inedito si aprirà fra due anni circa a Torino. Si tratta del Parco d’Arte Vivente ideato e animato da Piero Gilardi, uno dei più celebri artisti italiani contemporanei che, per l’occasione, ha creato una apposita associazione culturale, Parco Arte Vivente appunto, alla quale collaborano artisti, art terapeuti, architetti, informatici e ingegneri. Insieme, naturalmente, agli enti pubblici che sostengono l’impresa. Come tutto il lavoro di Gilardi, anche questo progetto si muove in un’ottica relazionale: di attenzione ai bisogni sociali e di autorealizzazione, a quel desiderio, comune a tutti, di estrinsecare la proprie potenzialità, anche artistiche, dando loro concreta attuazione. Ecco allora, nel parco, un succedersi di sette percorsi che portano a altrettanti ambienti dove, attraverso i materiali tradizionali della pratica artistica e le simulazioni virtuali, ognuno potrà compiere inedite esperienze, In più, in una serie di strutture collegate, troveranno posto gli atelier della danza, dell’immagine videodigitale, delle installazioni e persino del riciclo rifiuti. Luogo esperienziale sull’esempio dei giardini rinascimentali (si pensi a Bomarzo) ma anche degli odierni “giardini d’artista” (per la Toscana si pensi a quegli di Spoerri e di Niki de Saint Phalle nel grossetano), questo Parco torinese rappresenta allora un nuovo tipo di istituzione artistica, un “site specific” significativamente contaminato con l’aspetto sociale e ecologico della vita odierna.

L’incontro sarà presentato al pubblico dal Direttore dell’Accademia, prof. Giuseppe Andreani e sarà coordinato dal prof. Gianni Pozzi, docente di Economia, mercato e promozione dell’arte

Nato a Torino nel 1942, Piero Gilardi realizza alla metà degli anni ’60 le prime opere in poliuretano espanso, i celeberrimi “tappeti natura” che in breve si impongono all’attenzione internazionale, anche nell’ambito del movimento “arte povera ”. Segue una lunga esperienza sui vari fronti della creatività collettiva, dagli atelier psichiatrici al teatro politico e antropologico fino alle periferie urbane e mondiali di Nicaragua, Riserve indiane USA e Africa.
A partire dal 1981 riprende l’attività nel mondo artistico realizzando workshop creativi con il pubblico. L’interesse per le nuove tecnologie lo porta a progettare grandi opere interattive, come IXIANA, presentata alla Villette a Parigi: un parco tecnologico nel quale il grande pubblico può sperimentare in senso artistico le tecnologie digitali. Costituisce l’associazione “Ars Tecnica” e promuove a Torino le mostre “Arslab. Metodi e emozioni” dal ’92 al ’99. Significativo, in Toscana, il lungo sodalizio con Luciano Pistoi, ideatore e curatore della rassegna di Volpaia nel Chianti; la fitta collaborazione con il gallerista Santo Ficara e, più recentemente, i contatti con il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato.

* Una mostra di Piero Gilardi, composta da tre grandi installazioni e una decina di “tappeti natura” degli anni ’90, Un percorso di natura, aprirà il 12 marzo, ore 11, alla Galleria d’Arte Santo Ficara a Firenze (via Ghibellina, 164 r) fino al 30 aprile. La grande installazione interattiva Survival, un ambiente di circa dieci metri per sei, dove il visitatore si autocoinvolge nella nascita di una città è visibile invece nella collezione opere storiche del Centro Pecci di Prato L’opera, che risale al 1995, è stata acquisita dal Museo nello scorso 2003.

ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FIRENZE
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