Galleria In Arco
Torino
piazza Vittorio Veneto, 1-3
011 8122927 FAX 011 8122927
WEB
Floria Sigismondi
dal 16/3/2005 al 15/5/2005
011 8122927 FAX 011 8122927
WEB
Segnalato da

Sergio Bertaccini




 
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16/3/2005

Floria Sigismondi

Galleria In Arco, Torino

Immacolate Conception. Suoi sono video clip per Marylin Manson, David Bowie, Sigur Ros, Incubus, The Cure... Oltre alla regia Floria si occupa da sempre di fotografia dimostrando una visione artistica a 360 gradi. Sono esposte 20 fotografie di grandi dimensioni e una video collection, selezionata dai curatori Fabiola Naldi e Luca Beatrice, che comprende lavori realizzati dal 1994 a oggi.


comunicato stampa

Immacolate Conception
Photos and Videos

A cura di Fabiola Naldi e Luca Beatrice

La Galleria In Arco presenta la prima personale italiana della famosa videomaker e fotografa italo americana Floria Sigismondi.

Floria Sigismondi è nota al grande pubblico per essere da diversi anni una delle più importanti e influenti video maker internazionali. Suoi sono i principali video clip per Marylin Manson, David Bowie, Sigur Ros, Incubus, The Cure, Amon Tobin, Tricky, Interpol. Oltre alla regia Floria si occupa da sempre di fotografia dimostrando un'enorme versatilità rivolta a una visione artistica a 360°.

La mostra, progettata da Fabiola Naldi e Luca Beatrice, è incentrata su aspetti estetici indipendenti (quali la fotografia e il video) ma inscindibili dalla ricerca complessa di una volontà che tramite la fotografia visionaria di mondi surreali, teatrali e onirici ricongiunge la medesima atmosfera alle immagini dei videoclip. I mondi inquietanti, misteriosi, intriganti e seducenti che alimentano le sceneggiature della Sigismondi (sia si tratti di realtà fotografica o realtà video) si interscambiano fra le pareti della galleria, vista e utilizzata come scenografie ulteriori delle immagini.

Saranno esposte venti fotografie inedite di grandi dimensioni e una video collection, selezionata dai curatori e dalla stessa artista, che comprende tutti i video realizzati dal 1994 a oggi.

Floria Sigismondi nasce a Pescara nel 1965 da Lina e Domenico Sigismondi, entrambi cantanti d'opera (Floria è il nome di un personaggio della Tosca). Nel 1967 la famiglia si trasferisce ad Hamilton, in Canada, luogo in cui Floria frequenta la scuola d'arte. Nel 1987, approda a Toronto (città in cui ancora vive quando non risiede a New York) per frequentare i corsi di pittura e illustrazione all'OCA (Ontario College of Art). Al terzo anno di corso scopre accidentalmente la fotografia e da quel momento le visioni statiche dell'immagine fotografica e le successive immagini dinamiche della video camera saranno il principale vettore comunicativo dell'artista. La Sigismondi ha sostenuto in diverse interviste come e quanto la presenza teatrale dei propri genitori abbia influito sull'immaginario scenico e trasformista immesso nei propri video. Ancora prima dell'educazione scolastica, Floria riceve una precisa iniziazione visiva fatta di attori, scenografie, palcoscenici, costumi di varia fattura e provenienza che la immergono profondamente nella "tragica vita" dell'opera, fra set teatrali e vesti preziose dal fascino discreto di un passato rimodernizzato. Nel 1990 vince il National Magazine Award grazie ad un suo intervento sulla rivista Globe & Mail e di lì a poco, l'amico e scopritore di talenti, Dan Allan, fondatore della Revolver Film, le suggerisce di affiancare alla produzione fotografica anche una produzione video. Inizia così a realizzare video clip per musicisti indipendenti Harem Scarem,The Tea Party, Our Lady Peace, Mother Head, Alex Lifeson, Catherine e 13 Engines, tanto intriganti e ossessivi da essere menzionati in diverse riviste del settore. Nel 1996 giunge la grande possibilità: Marilyn Manson la chiama per dirigere The Beautiful People e Tourniquet rilevando al mondo intero l'abile talento della giovane video maker. I personaggi riprodotti dall'occhio arguto e sapiente della regista provengono dalla storia dell'arte (in particolar modo dalla buia e tetra atmosfera della pittura nordica o dalle teatrali luci chiaro scure del barocco italiano), dal cinema surreale di Bunuel e Dalì, dal neo gotico e psicotico mondo di David Lynch e dei fratelli Quay, dall'esotico ed esoterico Giulietta degli spiriti di Federico Fellini, dall'animato e crudele Nightmare Before Christmas di Tim Burton, dalla psicomagia teatrale di Nel paese incantato e Santa Sangre di Alejandro Jodorwsky. Ma sono anche il risultato dei suoi più profondi incubi, delle sue ossessioni, delle paranoie visive alimentate da letture, ascolti e osservazioni diverse e sempre più oltraggiose.
Successivamente viene chiamata a dirigere Little Wonder di David Bowie nel 1997 (con la geniale collaborazione di Tony Oursler), Makes me wanna die di Tricky e (Can't you) Trip like I do di Filter feat. The Crystal Method (entrambi nel 1997), 4 Ton Mantis di Amon Tobin (2000), In my secret life di Leonard Cohen (2002), She said di Jon Spencer Blues Explosions (2002), Untitled #1 dei Sigur Ros (2002),Obstacle 1 degli Interpol (2003), The end of the world dei Cure (2004).

In occasione della mostra verrà pubblicato un volume in italiano/inglese edito da The Bookmakers, Torino a cura di Fabiola Naldi e Luca Beatrice.

Inaugurazione giovedì 17 marzo 2005, ore 18.30

Galleria In Arco
Piazza Vittorio Veneto 1-3, 10124 Torino

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