Centro Comunale d'Arte e Cultura Exma'
Cagliari
via San Lucifero, 71
070 666399 FAX 070 666399
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Dino Ignani
dal 23/3/2005 al 10/4/2005
070 666399

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Dino Ignani



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23/3/2005

Dino Ignani

Centro Comunale d'Arte e Cultura Exma', Cagliari

Agavi. Piante guerriere, l'artista le fotografa affascinato dalla loro eleganza ferrigna, dai colori che seguono il giorno, dalla loro capacita' di resistere alla forza del vento.


comunicato stampa

Agavi

Piante guerriere, armate di complicate spine. Scure come guglie notturne, brunite dalle luci del crepuscolo. Vagamente rosate, in certi tramonti d’estate. Fiere e compatte, gli apici secchi a far da griglia a luci dorate, a nuvole sfrangiate, a sprazzi di azzurro, al grigio placido del mare piatto. Agavi color cenere. A centinaia, crescono sulla Sella del Diavolo, tra molti sassi e poca terra, tanto vicine alle onde da sentirne il rumore. Ruvide agavi con le foglie piegate come nastri, accartocciate, ferite, e quel fiore – l’unico concesso alla loro lunga vita – che fiammeggia alto.

E’ tornato più volte, Dino Ignani, a inoltrarsi in quel bosco di amarillidacee, a scattare foto su foto di questa meraviglia botanica venuta da lontani deserti a bordare le rive del Mediterraneo. È un dialogo con la luce quello che viene fuori dal suo reportage, un dialogo serrato tra le piante e l’aria e il cielo e gli spazi infiniti dietro gli orizzonti del golfo. Credeva di aver fatto solo una passeggiata in una zona romita del Poetto di Cagliari, Dino Ignani. Ma gli è successo, come a un personaggio shakespeariano, che la foresta si sia mossa verso di lui e tra quei rami carnosi e quei fiori unigeniti il fotografo sia rimasto impigliato. Affascinato dalla loro eleganza ferrigna, dai colori che seguono il giorno, dalla capacità di resistere alla forza del vento, egli ritrae le agavi in immagini essenziali e sapienti. Sono molte le suggestioni indotte dall’obiettivo di Dino Ignani. Tra le linee disegnate dai cespi ungulati si possono riconoscere rostri d’uccelli, spade sguainate, file di incappucciati penitenziali. O anche - soprattutto – dei puri segni grafici, misuratori arborei di angoli celesti.
Alessandra Menesini

Da oltre trent’anni, Dino Ignani, come molti dei fotografi che preferisco, fotografa per puro diletto. Senza l’assillo di cavare del denaro da una passione: così come ha fatto, per tutta la vita, il più famoso dei nostri autori, Mario Giacomelli. Pratica la fotografia come esercizio interiore – senza dover rispondere alle simpatie personali e ai gusti di quelli che vendono e comprano fotografie che non avrebbero il talento di eseguire. Fotografa per se stesso, avendo come abituali e imparziali critici un gruppo di amici con cui condivide l’amore delle passeggiate in montagna e della Sardegna nella sua interezza, dove spesso egli trova i suoi soggetti. Come nel caso delle immagini di questa mostra, riprese in un piccolo promontorio sopra la spiaggia cagliaritana del Poetto, dove, dice una leggenda, avvenne uno scontro tra Lucifero e l’Arcangelo Gabriele. In questa sella, appunto detta del Diavolo, cresce rigoglioso il boschetto di agavi fotografato da Ignani. Le agavi, come solo pochi non sanno, sono piante perenni, succulente e spinose, originarie delle calde zone desertiche americane. Vivono circa trent’anni e, prima di abbandonarsi alla scomparsa, fanno un fiore a spiga o a pannocchia che sale per alcuni metri. Nella loro verde ben contornata appariscenza, si arricchiscono di bellezza sullo sfondo del mare e sotto cangianti cieli. Ad ogni stagione, pur restando immutate, hanno un fascino diverso. Diverso è, infatti, il loro dialogo con il cielo – che Dino Ignani si è posto ad ascoltare.
Diego Mormorio

Inaugurazione 24 marzo ore 18.00

EXMA – Centro Comunale Arte e Cultura - Via San Lucifero, 71 - Cagliari
Orario: 9.00 – 13.00; 16.00 – 20.00 chiuso Lunedì

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