Palazzo Bricherasio
Torino
via Teofilo Rossi (angolo via Lagrange)
011 5711811 FAX 011 5711850
WEB
Francesco Lauretta
dal 11/4/2005 al 1/5/2005
011 5171660 FAX 011 5629757
WEB
Segnalato da

Antonella Angiono




 
calendario eventi  :: 




11/4/2005

Francesco Lauretta

Palazzo Bricherasio, Torino

La sua poetica e' legata a doppio filo con la sicilianita', non solo perche' propria terra d'origine, ma anche in quanto condizione esistenziale che condiziona lo sguardo sul mondo. Lauretta sceglie di dipingere in maniera realistica e iperdettagliata scene di vita quotidiana legate alla storia e al paesaggio meridionale. Il titolo della mostra e' Finisterre, ovvero luoghi di fine


comunicato stampa

Finisterre

a cura di Luca Beatrice

In contemporanea con la grande mostra dedicata ai capolavori di Renato Guttuso, le sale storiche di Palazzo Bricherasio ospitano la personale di Francesco Lauretta, siciliano di Ispica (provincia di Ragusa), attivo da molti anni a Torino.
Ed è ben più che una coincidenza, in quanto la poetica di Lauretta è legata a doppio filo con la sicilianità, non solo perché propria terra d'origine ma anche in quanto condizione esistenziale che, inevitabilmente, condiziona lo sguardo sul mondo.
Francesco Lauretta non teme l'olografia e ama assumersi grandi rischi quando sceglie di dipingere in maniera realistica e iperdettagliata scene di vita quotidiana legate alla storia e al paesaggio meridionale. Il titolo della mostra Finisterre, ovvero luoghi di fine, descrive un viaggio che comincia da una moderna Vucciria provocatoriamente denominata Avanguardia, realizzata con intenti ed effetti figurativi tradizionalisti e banali, e una Conversione, una tela dipinta in bianconero che rappresenta la "lapidazione" del pittore, metafora del disagio esistenziale per un artista che opera in luoghi dove la comunicazione è quasi impossibile, se non insostenibile.
"Ho occupato cinque sale del Palazzo Bricherasio - spiega Lauretta - in modo che una volta visitata la mostra, lo spettatore possa raccogliere la sensazione per cui questa pittura sembra venire da lontanissimo e comprenderne il motivo della resistenza al moderno e all'omologazione." I temi sono così le feste religiose, una mattanza significativamente intitolata Viaggio Sentimentale, nature morte, contadini, il funerale del nonno, per chiudersi in un paesaggio plumbeo, Finisterre appunto, di Agrigento vista dalla Valle dei Templi, "l'atroce futuro raccolto sotto un cielo metallico e tagliente che pare sputare lacrime." C'è un'attitudine malinconica e archeologica lungo il percorso che tende ad allontanare lo sguardo sui resti umani: alla leggerezza spettacolare della Vucciria di guttusiana memoria d'inizio, risponde la pesantezza severa e indimenticabile della fine di Agrigento. L' uscita è una liberazione, una benedizione che bisogna scontare, sostenere, " allontanare".
Accanto alle opere pittoriche Francesco Lauretta presenta una selezione di video, dallo stile sarcastico, tagliente e grottesco, vicino per ispirazione al linguaggio del cinema di Ciprì e Maresco, interpreti "contro" della sicilianità come luogo comune.

In occasione della mostra verrà edito un catalogo con un testo critico di Luca Beatrice frapposto ad una conversazione con l'artista.

Organizzazione: Fondazione Palazzo Bricherasio
Ufficio Stampa: Fondazione Palazzo Bricherasio
Vittoria Cibrario tel. 011/5711805
Antonella Angiono tel 011/5711806

Inaugurazione: 12 aprile 2005, ore 19.00

Sale Storiche di Palazzo Bricherasio
via Lagrange 20 - 10123 Torino
Orari:
Lunedì: 14.30 - 19.30
Da martedì a domenica: 9.30 - 19.30
Giovedì e sabato: 9.30 - 22.30

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