Venti Correnti
Milano
Via Cesare Correnti, 20
02 86457053 FAX 02 86457053
WEB
Marco Ambrosi
dal 16/5/2005 al 30/6/2005
02 86457053 FAX 02 86457053
WEB
Segnalato da

Irma Bianchi Comunicazione



approfondimenti

Marco Ambrosi



 
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16/5/2005

Marco Ambrosi

Venti Correnti, Milano

La Serra Oscura: Bios. L'artista lavora su dittici, riproponendo la stessa immagine in due varianti di colore e dinamismo. Il dittico vive di movimento come di immobilita', del tempo e della sua assenza, di legame e di liberazione, di vita e di morte.


comunicato stampa

La Serra Oscura: Bios

In occasione della mostra verrà presentato il progetto di "Libro d’artista" Prearo Editore.

Nel nuovo lavoro di Marco Ambrosi si scopre che l’evento che ha prepotentemente modificato il suo percorso artistico è stata la sua paternità, che ha determinato in lui una nuova coscienza nello spirito e una consapevolezza della sua esistenza biologica, non meno naturalmente, delle cose in cui è o è stato immerso : il suo lavoro di pubblicitario e la tendenza a costruire immagini seducenti, tendenzialmente auto-esplicative; il suo amore per la pittura e per la grafica; la curiosità per il surrealismo; l'essere digitale, il vivere in condizione di dipendenza dai cavi di un computer e per loro tramite della rete; l'estetica della televisione, fatta di mondi che sfumano l'uno nell'altro senza soluzione di continuità, come i colori di un frappé; la necessità sempre più frequente di guardarsi o meglio farsi guardare dentro, dentro il corpo, per controllare, per rimediare; la fascinazione del colore, il piacere primitivo di vibrare sulle sue frequenze; la curiosità di scoprire i dove e i quando il senso del dentro e del fuori si producono o si annullano, la curiosità di un avvicinamento senza fine all'origine, al luogo in cui l'esistenza biologica e quella psichica si uniscono/dividono; la curiosità di assistere al momento in cui le cose diventano o smettono di essere quello che sono, al momento in cui l'io nasce stabilendo un principio di ordine, separando il mondo in un prima e in un dopo, in un io e in un rimanente.

Per questo Ambrosi ha scelto di lavorare su dittici, sulle proporzioni due per uno, riproponendo la stessa immagine in due varianti di colore e dinamismo. Anche dove, più recentemente, ha sfumato il confine fra un'immagine e l'altra, la doppia presenza vive latente.

Per Ambrosi il formato quadrato equivale a sintesi: la sua simmetria, anche quando viene negata dalla composizione interna, è centripeta, tende al punto, è governata da una forza che tende a legare, a fermare.

Il formato orizzontale, al contrario, è narrativo, contiene per sua natura il concetto di tempo, costringe a muovere lo sguardo avanti e indietro lungo l'asse del tempo.

Il dittico è quindi queste due cose insieme, vive di movimento come di immobilità, del tempo e della sua assenza, di legame e di liberazione, di vita e di morte. Nel suo lavoro Ambrosi è molto sensibile ai colori come ai suoni e agli odori, e gli piace grazie ad essi sbirciare la parte di sé che sta acquattata alle spalle dell'essere razionale. Un colore, un odore, un suono, hanno verso il suo essere più profondo e primitivo una forza travolgente che ogni volta lo stupisce. I fiori e i vegetali sono da sempre il suo standard, il genere sul quale non si stanca di provare e riprovare; sono per lui quello che le bottiglie sono state per Morandi o la montagna per Cezanne. Forse per la stessa ragione per cui per millenni il mondo vegetale è stato per l'umanità l'ambiente vitale e il tramite con l'ignoto. Come Ambrosi ama definire "Viviamo ora un tempo senza magia, ci serviamo della natura rimanendole estranei, come a uno qualsiasi dei prodotti di cui ci circondiamo. La natura da noi sta nei vasi, nelle vetrine, nelle aiuole, nelle cartoline, in fondo alle autostrade o appena fuori dagli aeroporti delle nostre vacanze".

I suoi fiori (gli) parlano della nostalgia per l'unità persa, per il distacco dal tutto indistinto, necessario all'intelligenza per esistere, per individuarsi.

Inaugurazione: martedì 17 maggio 2005, dalle ore 18.30

Galleria Venti Correnti
Via Cesare Correnti 20 – Milano
Orari: dal martedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.30.

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