Galleria Sottopasso della Stua
Padova
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Self Reflex
dal 19/5/2005 al 2/7/2005
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Segnalato da

Centro Nazionale di Fotografia




 
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19/5/2005

Self Reflex

Galleria Sottopasso della Stua, Padova

Fotografie di Silvia Reichenbach e Stefania Ricci. Le opere esposte esplorano il mistero della realta' che non puo' essere descritta, ma solo evocata restituendo impronte delle strutture naturali. Nasce, cosi', un gioco di intrecci e di sfumature che sottolinea il rapporto tra armonia terrestre e universale.


comunicato stampa

Fotografie di Silvia Reichenbach e Stefania Ricci

Promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia, la terza mostra della serie “Racconti di Donne”, dedicata esclusivamente a figure femminili nel mondo dell’arte, propone un’interpretazione intima del sentimento di due giovani donne per la natura e per le sue forme più umili.

La ricerca fotografica delle artiste piemontesi Silvia Reichenbach e Stefania Ricci si concentra sullo stretto e poetico rapporto tra corpo e cosmo, alla ricerca della propria identità e alla riscoperta di una fusione con gli elementi naturali, una nuova incarnazione che è rinascita simbolica.

Le opere esposte esplorano, nel segno del femminile, il mistero e la complessità della realtà, che non può essere descritta nelle forme e nei colori ma solo evocata, restituendo impronte delle strutture naturali, quasi astratte, dotate di una nuova energia. Nasce, così, un microcosmo di tracce delicate, un gioco di intrecci e di sfumature che sottolinea il rapporto tra corpo e spirito, tra armonia terrestre e universale.

Silvia Reichenbach, fotografa e modella di se stessa, concentra la propria ricerca sull’autoritratto da quasi vent’anni. Con dei sontuosi bianchi e neri ritrae il proprio corpo immerso nella natura, realizzando opere raffinate dalle quali scaturisce una forza che invita ad una profonda introspezione. L’artista ha saputo trovare una sua intima via di autorappresentazione, un nuovo modo di riflessione sulla propria identità e sulla coscienza di sé; la sua fotografia è una forma di meditazione, si fa portatrice di significati diversi e sottili che hanno tutti, come punto di convergenza, il rapporto tra il proprio mondo interiore e quello esteriore.

Stefania Ricci sceglie di fotografare senza apparecchio, realizzando immagini nelle quali la natura stessa lascia la sua impronta attraverso elementi minimi: petali di fiori o insetti. Quello dell’artista piemontese è quasi un ritorno alle origini del fare fotografico; indagando la tecnica della stampa a contatto, diventa portatrice di un operare che, nella sua semplicità, dà vita a opere poetiche, eteree e sospese nel tempo. Mondo vegetale e animale si incontrano leggerissimi nelle immagini e riacquistano forza e dinamismo, evolvendosi in forme nuove e inattese.
L’opera delle due fotografe ha, per denominatore comune, un’armonia che rivive nella bellezza primordiale, spogliata di tutto il superfluo e restituita nella sua intensa e profonda essenzialità. Silvia Reichenbach e Stefania Ricci rivolgono, tramite i loro scatti, uno sguardo interrogativo sullo spettatore; le immagini in mostra non portano messaggi immediati, ma conducono a significati diversi e sottili che si affacciano sulle finestre della nostra anima.

Biografie
Silvia Reichenbach nasce nel 1964 a Torino. Si diploma presso l’Art Teachers Training College in Israele. Consegue importanti premi internazionali come artista emergente. E’ stata invitata a numerose mostre personali tra le quali: Istituto Italiano di Cultura, Wolfsburg (2004); Café Aroma Photogalerie, Berlino (2004, 1993); Espace Vallès, Saint-Martin-d'Hères (2003); GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino (2002); Galleria The Box, Torino (1996); Istituto Italiano di Cultura, Edimburgo (1995); Galleria Il Diaframma - Kodak Cultura, Milano (1992). Negli anni partecipa a molte esposizioni collettive in Italia e all’estero tra le quali: Esso Gallery, New York (2004); Centro Culturale Francese, Torino (2002); Palazzo Fontana di Trevi, Roma (2001); Château de Malves-en-Minervois, Carcassonne (2001); Maison valdôtaine de la Photographie, Aosta (1998); Biblioteca Pública Piloto, Medellín e Goethe Institut, Bogotà (1997); Spazio San Fedele, Milano (1996, 1992); Musée de l'Elysée, Losanna (1992); II Biennale Israeliana di Fotografia, Museo d'Arte di Ein-Harod (1989). Sue opere sono presenti in collezioni quali: Museo d’Arte di Tel-Aviv, Accademia Carrara di Bergamo, GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.

Stefania Ricci nasce nel 1974 ad Ivrea. Diplomatasi con lode all’Accademia di Belle Arti di Torino, viene riconosciuta, nel panorama della fotografia contemporanea come autrice di fama consolidata in ambito internazionale. Inizia la sua carriera esponendo al Castello di Rivara, proseguendo poi con una collaborazione biennale col Museo di Arte Contemporanea al Castello di Rivoli. Le sue opere, oltre alle importanti sedi espositive nazionali (Galleria Civica d’Arte Moderna di Modena, Palazzo Civico Pigorini di Parma, Basilica Palladiana di Vicenza), hanno trovato ampio consenso da New York (Williamsburg Art & Hystorical Centre a Brooklyn e galleria Egizio’s Project di Broadway) a Mannheim.

Immagine: Stefania Ricci

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