Fondazione Lanfranco Baldi
Pelago (FI)
piazza Ghiberti, 34/36
055 8327332 FAX 055 576651

Macchine per vedere
dal 27/5/2005 al 5/6/2005
055 8327332
WEB
Segnalato da

Fondazione Lanfranco Baldi onlus




 
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27/5/2005

Macchine per vedere

Fondazione Lanfranco Baldi, Pelago (FI)

Per ricordare Lorenzo Ghiberti, nell'ambito della manifestazione il Genio Fiorentino, Davide Rivalta e Italo Zuffi si pongono in rapporto con l'autore delle due porte del Battistero di Firenze in modo problematico. Gli assunti culturali con cui si devono confrontare e su cui innestano le loro personali ricerche non sono infatti dissimili alle soluzioni fornite dal Ghiberti al passaggio dalla cultura gotica a quella rinascimentale


comunicato stampa

Per ricordare Lorenzo Ghiberti - nell'ambito della manifestazione il GENIO FIORENTINO - gli artisti Davide Rivalta e Italo Zuffi si pongono in rapporto con l'autore delle due porte (quella del Paradiso e quella nord realizzata dopo aver vinto il concorso del 1401 - a cui partecipò anche Brunelleschi -) del Battistero di Firenze non in modo didascalico o formale bensì problematico.

Infatti, gli assunti culturali con cui si devono confrontare e su cui questi giovani artisti, chi più consciamente e chi meno, innestano e formano le loro personali ricerche non sono dissimili alle soluzioni fornite dal Ghiberti al passaggio dalla cultura gotica a quella rinascimentale: l'autorità dell'immagine, inscenare un paesaggio come spazio intimo eppur estraneo, la tridimensionalità fruibile nella frontalità, l'evidenziazione del processo stesso della visione.
La differenza è che questi elementi, con Rivalta e Zuffi vengono ogni volta contestualizzati rispetto al loro presente e al luogo in cui intervengono e alle persone che lo abitano.

Questa mostra, oltre ad evidenziare la necessità di interrogarsi su cosa intendiamo oggi con il vocabolo plasticità, porrà l'attenzione soprattutto sul "contesto" in cui queste forme si manifestano alterandolo: ovvero Pelago e la sua quotidianità. Questo è un punto di vista o una metodologia da praticare proprio nel momento in cui il soggetto giornalmente comunica e ha a che fare con il mondo attraverso le immagini, più vere del reale stesso, ed è in contatto con tutti e tutto in tempo reale, ma in realtà presente a nessuno: condizione che se non analizzata continuerà ad alimentare l'attuale "individualizzazione della società", come bene descrive in un suo libro lo studioso Zigmut Bauman.
La mostra è quindi un riflettere sull'attualità, del soggetto e del luogo, attraverso l'uso della scultura e non un considerare la scultura come un oggetto che ha a che fare solo con riferimenti culturali del passato o una visione nostalgica dell'arte.

Fondazione Lanfranco Baldi
piazza Ghiberti 34-36 Pelago (FI)

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