Collezione Peggy Guggenheim
Venezia
Quartiere Dorsoduro, 701 (Palazzo Venier dei Leoni)
041 2405411 FAX 041 5206885
WEB
Due mostre
dal 3/6/2005 al 18/9/2005
041 2405411 FAX 041 5206885
WEB
Segnalato da

Alexia Boro




 
calendario eventi  :: 




3/6/2005

Due mostre

Collezione Peggy Guggenheim, Venezia

Senza confini, solo bordi: Jackson Pollock, Dipinti su carta, un aspetto poco noto della sua produzione artistica. Una retrospettiva di 55 opere che documenta le fasi piu' importanti dell'evoluzione del suo disegno, dalle iniziali influenze figurative europee alle composizioni astratte del periodo piu' tardo. Affinita': i dipinti surrealisti e i disegni dell'Espressionismo astratto della collezione privata tedesca di Ulla e Heiner Pietzsch; in mostra una selezione di 43 dipinti e opere su carta


comunicato stampa

Senza confini, solo bordi: Jackson Pollock, Dipinti su carta

Dal 4 giugno al 18 settembre la Collezione Peggy Guggenheim offrirà al pubblico italiano e internazionale la possibilità di conoscere un aspetto poco noto della produzione artistica di Pollock: i suoi lavori su carta. SENZA CONFINI, SOLO BORDI: JACKSON POLLOCK, DIPINTI SU CARTA a cura di Susan Davidson, Curator del Guggenheim Museum di New York, propone, infatti, una retrospettiva di 55 opere del pittore americano che documenta le fasi più importanti dell'evoluzione del suo disegno, dalle iniziali influenze figurative europee alle composizioni astratte del periodo più tardo. La mostra è stata in precedenza ospitata dal Deutsche Guggenheim Berlin, dal 29 gennaio al 10 aprile 2005. La nuova presentazione a Venezia è sponsorizzata da Lehman Brothers e Neuberger Berman, una contrallata di Lehman Brothers. Un ulteriore supporto è offerto da The Pollock-Krasner Foundation, New York.

Fu Peggy Guggenheim, all'inizio negli anni Quaranta, a scoprire Pollock e a sostenerne i primi passi della fulgida carriera. Peggy Guggenheim, infatti, appoggiò il pittore americano dedicandogli quattro mostre personali presso la sua storica galleria di New York, Art of This Century - la cui storia è stata oggetto di una recente mostra al museo veneziano (Peggy e Kiesler. La collezionista e il visionario, ottobre 2003-gennaio 2005). A testimonianza dello straordinario legame che unì Peggy e Pollock rimangono alla Collezione permanente di Palazzo Venier dei Leoni ben undici delle sue opere, cui è dedicata una intera sala del museo.

Durante la sua brillante ma breve carriera, Pollock realizzò circa 700 lavori su carta usando diversi mezzi espressivi tradizionali - matita, inchiostro, acquerello, guazzo, collage - fino alle colate di smalto negli anni che precedettero la sua tragica scomparsa, l'11 agosto del 1956. All'epoca della sua prima personale alla galleria Art of This Century, nel novembre del 1943, l'artista presentò dipinti e disegni. La scelta fu forse, in parte, dettata da considerazioni di ordine pratico: le dimensioni ridotte delle opere avrebbero potuto attrarre vendite immediate. Tuttavia, la motivazione principale fu la convinzione di Pollock che i dipinti su tela e le opere su carta meritassero la medesima attenzione in quanto espressioni dei suoi propositi artistici. Da quella prima mostra, almeno in metà delle sue personali, il pittore incluse approssimativamente un egual numero di dipinti e opere su carta.

L'evoluzione stilistica dei disegni di Pollock riflette quella dei dipinti tanto da poter identificare quattro diversi raggruppamenti. Il primo, dal 1935 al 1941 circa, è contraddistinto dalla rappresentazione della figura umana e di esseri immaginari. Di questo periodo fanno parte tre album, ritrovati dopo la sua morte, e un gruppo di disegni spesso sono messi in relazione al trattamento psicoanalitico cui si sottopose Pollock per contraspare l'alcolismo. Il secondo gruppo stilistico, un corpus di opere mature datate dal 1942 circa al 1947, che corrisponde in maniera approssimativa agli anni del soldalizio con Peggy Guggenheim, si distingue per una sorta di iconografia del tutto peculiare che l'artista sviluppò in parte in risposta alle influenze surrealiste. Utilizzando soggetti mitologici, segni calligrafici e una tavolozza personale e vibrante, Pollock realizzò dipinti e opere su carta carichi di una forte componente emozionale che, pur mantenendo un distintivo carattere figurativo, mettono in luce qualità astratte.

Da questa confluenza di astrazione e rappresentazione emerge il terzo gruppo stilistico che racchiude i lavori di "rottura" considerati comunemente come pura astrazione e realizzati tra il tardo il 1947 e il 1952, periodo intenso e esplosivo. Qui Pollock non solo si disfò della dipendenza da soggetti e figurazioni della tradizione ma si liberò anche dell'uso tradizionale del disegno e dei suoi strumenti, abbandonando cioè il contatto diretto con la superficie. Pollock iniziò a lavorare a distanza, sopra il piano del dipinto, usando la tecnica dello sgocciolamento, del versare e dello spruzzare il colore, metodi che non furono necessariamente di sua invenzione ma che il pittore seppe spingere verso nuove vette espressive.

Il quarto e ultimo gruppo di opere rappresenta un ulteriore perfezionamento delle tecniche a colata di Pollock. I disegni sono ancora legati per stile alle tele del medesimo periodo, ma mentre i primi disegni sono chiaramente collegati alle tele più grandi, questi sono sperimentazioni a sé stanti, che sfruttano le qualità dell'operare con materiali fluidi su carta porosa. Come le tele completate tra il 1950 e il 1952, questi disegni mostrano un fondo più aperto e leggero cosparso di composizioni liriche di forme calligrafiche. Durante gli ultimi quattro anni di vita i disegni si fanno sempre più rari, come pure i dipinti.

La mostra Senza confini, solo bordi: Jackson Pollock, Dipinti su carta di gode di prestiti da prestigiosi musei e collezioni private come il Metropolitan Museum of Art, New York, il Museum of Modern Art, New York, il Whitney Museum of American Art, New York, la Menil Collection, Houston, la National Gallery of Art, Washington, DC, il Museum of Contemporary Art, Los Angeles, il Solomon R. Guggenheim Museum, New York, la Scottish National Gallery of Modern Art, Edinburgh, El Museo de arte Thyssen-Bornemisza, Madrid. L'esposizione è accompagnata dall'edizione italiana del catalogo, pubblicato nella versione tedesca e inglese in occasione della prima tappa europea della mostra. I saggi della curatrice, Susan Davidson, e di David Anfam e Margaret Holbern Ellis fanno del catalogo un valido contributo alla comprensione dei dipinti su carta di Jackson Pollock.

I programmi della Collezione Peggy Guggenheim sono resi possibili grazie al sostegno del Comitato Consultivo, della Banca del Gottardo, della Regione Veneto e delle Intrapresæ Collezione Guggenheim.

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Affinità
I dipinti surrealisti e i disegni dell'Espressionismo astratto della collezione privata tedesca di Ulla e Heiner Pietzsch

Una selezione di 43 dipinti e opere su carta della rinomata collezione berlinese di arte moderna di proprietà di Ulla e Heiner Pietzsch sarà presentata la prossima estate alla Collezione Peggy Guggenheim, dal 4 giugno al 18 settembre. In occasione della mostra Affinità: opere della Collezione Ulla e Heiner Pietzsch, Berlino saranno esposte opere del Surrealismo europeo e dell'Espressionismo astratto americano. Per la Collezione Peggy Guggenheim, che già ospita la Collezione Mattioli e il Giardino delle Sculture Nasher, è un modo per rendere omaggio al prezioso contributo dei collezionisti privati nei confronti dell'interpretazione e della conservazione dell'arte moderna.

Il concetto di affinità, che dà il titolo alla mostra, interpreta la somiglianza che accumuna lo spirito e il gusto di Ulla e Heiner Pietzsch alla stessa Peggy Guggenheim. All'inizio degli anni Sessanta, la loro decisione di collezionare sia le opere dei surrealisti europei che quelle di giovani artisti americani della Scuola di New York rispecchia, da un lato, due aree di particolare forza del museo veneziano e dall'altro, riafferma l'importanza del ruolo storico di Peggy Guggenheim nel far incontrare le avanguardie europee e newyorkesi degli anni Quaranta. Riuscì in questo intento offrendo alla visione del pubblico la sua collezione, negli spazi del suo museo/galleria Art of This Century a New York, e proteggendo con il suo mecenatismo artisti del calibro di William Baziotes, Robert Motherwell e Jackson Pollock. L'inusuale progetto espositivo che viene ora presentato alla Collezione Peggy Guggenheim, in cui le opere di sue collezioni permanenti sono messe a confronto esaltandone le affinità o i contrasti, deve la paternità a Folker Skulima, figura di spicco del panorama artistico di Berlino.

La selezione dei dipinti surrealisti è a cura di Luca Massimo Barbero, Associate Curator della Collezione Peggy Guggenheim. Le opere saranno esposte nelle gallerie di Palazzo Venier dei Leoni accanto ai dipinti a loro affini che appartengono alla collezione permanente di Peggy Guggenheim. Ad essere accolti tra le mura della Collezione, circa 15 dipinti tra cui una tela astratta di Joan Miró del 1925, anno questo della prima esposizione di dipinti surrealisti, Les Complices du magicien (1926) di René Magritte, uno dei primi dipinti di Yves Tanguy (cui Peggy Guggenheim dedicò una mostra nel 1938), Painting for Young People di Max Ernst, realizzato nel 1943 al tempo del suo matrimonio con Peggy, una tela del 1942 di Dorothea Tanning, che l'artista sposò dopo il suo divorzio dalla collezionista americana, e lo studio preparatorio di un importantissimo dipinto di Gorky che Peggy acquistò nel 1945 e che ancor oggi è visibile in una delle sale del museo veneziano. Completano la selezione opere di Picasso, Hans Bellmer, André Breton, Leonor Fini, Matta e Picabia.

I lavori su carta del primo Espressionismo astratto americano della Collezione Pietzsch testimoniano non solo l'evoluzione dell'arte americana degli anni Quaranta ma il legame tra questa e il movimento surrealista proprio nel periodo in cui molti artisti europei scelsero l'esilio a New Yorrk o negli Stati Uniti a causa del secondo conflitto mondiale. Susan Davidson, Curator del Solomon R. Guggenheim Museum ha operato la scelta dei lavori che saranno esposti a Venezia. La Davidson è anche curatrice di Senza confini, solo bordi. Dipinti su carta di Jackson Pollock, mostra ospitata alla Collezione Peggy Guggenheim in contemporanea con l'esposizione dedicata alla Collezione Pietzsch.

I disegni della Collezione Pietzsch saranno esposti nelle nuove gallerie della Collezione Peggy Guggenheim al civico 704 di Dorsoduro. Sarà possibile ammirare lo studio per Pancho Villa Dead and Alive (1944) di Robert Motherwell, che fu esposto per la prima volta alla galleria Art of This Century, una rara opera del primo Barnett Newman (The Slaying of Osiris, 1944-45), preziosi lavori di Mark Rothko e dello stesso Barnett Newman della metà degli anni Quaranta, tre opere di William Baziotes, protagonista di una recente mostra alla Collezione Peggy Guggenheim, due disegni di Jimmy Ernst - figliastro di Peggy e per un certo periodo suo assistente alla galleria di New York - e inoltre le opere di Gerome Kamrowski, Hans Hofmann, Franz Kline, Willem de Kooning, Adolph Gottlieb, Sam Francis, Richard Pousette-Dart, David Smith, Theodoros Stamos e Mark Tobey.

La passione di Ulla e Heiner Pietzsch per il collezionismo continua a tutt'oggi, forse ancora più forte e tenace. Heiner Pietzsch ha di recente affermato: "Mia moglie ed io siamo orgogliosi di poter vedere i nostri tesori affiancati ai capolavori di una leggendaria collezionista quale fu Peggy Guggenheim".

Institutional Patrons: Banca del Gottardo, Regione del Veneto
I programmi della Collezione Peggy Guggenheim sono resi possibili grazie al sostegno del Comitato Consultivo della Collezione Peggy Guggenheim e Intrapresae Collezione Guggenheim

Immagine: Jackson Pollock, Movimento gracidante, 1953

Ulteriori informazioni: Alexia Boro tel. 041. 2405404

Collezione Peggy Guggenheim
Palazzo Venier dei Leoni
701 Dorsoduro 30123 Venezia, Italy
Orario d'apertura: 10.00-18.00; chiuso il martedì
Ingresso: euro 10; euro 8 senior oltre i 65 anni; euro 5 studenti; gratuito 0-12 anni

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Jackson Pollock
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