Museo nazionale delle arti del XXI secolo - MAXXI
Roma
via Guido Reni, 4a
06 3210181 FAX 06 32101829
WEB
Giancarlo De Carlo
dal 30/5/2005 al 18/9/2005
06 3202438 FAX 06 3221579
WEB
Segnalato da

Mariangela Carroccia




 
calendario eventi  :: 




30/5/2005

Giancarlo De Carlo

Museo nazionale delle arti del XXI secolo - MAXXI, Roma

Le ragioni dell'architettura. In mostra progetti, disegni, video, fotografie, installazioni multimediali che raccontano un personaggio anticonformista, complesso e inesauribile e 50 anni di architettura italiana. Un percorso espositivo che, oltre ai documenti dell'archivio De Carlo (con attenzione ai progetti piu' recenti come le residenze di Beirut e a quelli consacrati come il caso di Urbino), presenta la fitta rete di relazioni che ruotano intorno all'architetto e come queste si riflettano nei progetti


comunicato stampa

Ottantacinque anni, di cui oltre cinquanta dedicati alla progettazione e all’insegnamento dell’architettura e dell’urbanistica, in Italia e negli Stati Uniti. Diverse lauree honoris causa, premi in tutto il mondo, presidente dell’Accademia di San Luca dal 2000 al 2002 e recente medaglia d’oro per la cultura, conferitagli dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Nel suo "curriculum", tra l’altro, i centri universitari di Urbino, Siena, Pavia, Catania; diversi piani regolatori; le case popolari di Terni (Villaggio Matteotti) e Mazzorbo, nella laguna veneta e, da ultimo, un progetto per Beirut, ancora in fieri.

A Giancarlo De Carlo, architetto "outsider", personalità forte, complessa e poliedrica, coerente e perseverante, inquieta e a volte scomoda, da sempre animato da una visione sociale e "partecipata" dell’architettura, sollecitatore di accesi dibattiti culturali e agitatore di coscienze, il MAXXI dedica una mostra che aprirà i battenti il 1° Giugno 2005, intitolataGiancarlo De Carlo – Le ragioni dell’architettura.

Curatore è l'architetto Margherita Guccione, responsabile scientifico del MAXXI Architettura, che, insieme con l'architetto Alessandra Vittorini, ha curato anche il catalogo (ed. Electa-operaDARC, con contributi di Massimo Cacciari, Paolo Ceccarelli, Renzo Piano, etc.).

Guida alla mostra:
La mostra si snoda nelle due grandi suite del MAXXI (circa 850 mq di spazi espositivi) e nella sala video. Si propone come un percorso espositivo integrato che, oltre ai disegni e ai documenti dell’archivio De Carlo (con attenzione sia ai progetti più recenti come le residenze di Beirut, esposte per la prima volta in questa occasione, sia a quelli ormai consacrati come il caso di Urbino), presenti al pubblico la fitta rete delle relazioni, degli ambienti e delle storie che ruotano intorno alla figura dell’architetto, e come queste si riflettano e generino i progetti.

Il visitatore potrà immergersi nell’universo De Carlo scegliendo uno dei "sentieri" suggeriti da elementi verticali (schermi e teli sospesi), che presentano ciascuno una sfaccettatura, un aspetto del poliedrico architetto, con video, fotografie, incisioni, serigrafie, pensieri, racconti, ecc.

E lungo questi percorsi tutti da scoprire che evocano un bosco, improvvisamente si aprono "radure" tematiche, luoghi di sosta e approfondimento dove attraverso plastici, disegni, fotografie, libri, riviste, tavoli da lavoro e computer si potrà scoprire la complessità e la ricchezza della personalità e del lavoro di De Carlo.

I temi degli approfondimenti sono sei:

ABITARE, con tra gli altri il Villaggio Matteotti di Terni (1969-74) che, come scrive Renzo Piano nel catalogo della mostra, "ha il merito di riuscire a far volare il cemento", o gli alloggi a Mazzorbo nella laguna veneta (1980-95), o la ricostruzione di un quartiere di Beirut;

TRA CITTA’ E TERRITORIO, con i progetti su grande scala di De Carlo urbanista dove l’architettura diventa territorio, come nel piano regolatore di Urbino (1958-64 e 1989-94) o nel progetto di riqualificazione dell’area delle Piagge, a Firenze.

LABORATORIO URBINO racconta un’esperienza irripetibile durata oltre 40 anni, nata dal sodalizio con Carlo Bo, che ha fatto della città un vero e proprio laboratorio urbano dove far confluire esperienze e sperimentazioni, in piena armonia con la sua essenza storica e il suo paesaggio. Emblematici la facoltà di Magistero (1968–78) con l’imponente massa muraria medievale che si contrappone al "merletto di acciaio e vetro" del lucernaio, e i collegi universitari (1962-83);

MISURARSI CON LA STORIA è la sezione dedicata al recupero e al riuso di edifici o complessi storici: per De Darlo è fondamentale la loro reintroduzione nel circuito delle attività contemporanee. A questi principi si ispira il recupero del Borgo di Colletta di Castelbianco (1993-2000), nell’entroterra ligure, dove l’architetto crea in un abitato antico un modo di vivere contemporaneo.

GEOMETRIE COMPLESSE E SEGNI URBANI vedela ricerca sulle geometrie come punto di partenza della progettazione, con elementi che possano diventare segni di riconoscibilità. Ne sono esempi il complesso Blue Moonal Lido di Venezia (1995-2002), trait d’union tra la città e il mare, con negozi, bar, ristorante e spazi per la cultura, ed il progetto per l’imbarcadero a Salonicco (1996), quasi una conchiglia sepolta in una duna di sabbia;

PROGETTARE I LUOGHI PUBBLICI, infine, è un’area dedicata a come De Carlo affronta questo tema: una scuola, un centro sportivo, il progetto per un polo per l’infanzia, e il singolare Palazzo di giustizia di Pesaro (1992-2005), ai margini del centro storico ma dalla struttura permeabile e connessa alla città.

La Sala Video - La scoperta dell’universo De Carlo, così ricco e poliedrico, non può prescindere da interviste e testimonianze. E così nella sala video del MAXXI verranno proiettate una video intervista a Giancarlo De Carlo, realizzata nel 2004 in occasione di una mostra a lui dedicata dal Centre Georges Pompidou di Parigi; le testimonianze di Massimo Cacciari, Domenico De Masi, Maristella Casciato ed altri intellettuali, architetti, committenti.

Infine, verrà proiettato un video che racconta uno dei più recenti progetti di De Carlo, quello ancora inedito della ricostruzione un quartiere a Wadi Abou Jmeel, nel cuore di Beirut.

La mostra verrà presentata in anteprima per la stampa martedì 31 Maggio 2005,dal Ministro per i beni e le attività culturali, Rocco Buttiglione; dal Direttore generale della DARC, Pio Baldi; dal Presidente del Centre Pompidou, Bruno Racine.
Durante l’incontro, inoltre, verrà presentato l’accordo di collaborazionetra Centre Pompidou e MAXXI, che prevede scambi culturali ed artistici e coproduzioni di eventi e manifestazioni.

La mostra è organizzata dalla DARC, con la collaborazione del Centre Pompidou, dell’Archivio Progetti – Università IUAV di Venezia e dello Studio Giancarlo De Carlo Associati.Curatore è l’architetto Margherita Guccione, responsabile scientifico del MAXXI Architettura, che, insieme con l’architetto Alessandra Vittorini, ha curato anche il catalogo (ed. Electa-operaDARC, con contributi di Massimo Cacciari, Paolo Ceccarelli, Renzo Piano, etc.).

"Tra i compiti della DARC – spiega il Direttore generale Pio Baldi – è fondamentale quello di prestare attenzione all’architettura italiana dagli anni Cinquanta ad oggi e a quella del futuro. E’ importante riflettere su come il nostro territorio si è trasformato negli anni più recenti e su come andrà trasformandosi in quelli a venire. Giancarlo De Carlo, maestro riconosciuto del ‘900, in Italia e non solo, rappresenta una sorta di ponte tra il secolo appena concluso e quello appena iniziato, tra il moderno e il contemporaneo, tra il presente e il futuro. Da questa necessità è nata la mostra".

"Presentare la poliedricità del personaggio De Carlo e delle sue attività – aggiunge Margherita Guccione – è uno degli elementi di maggiore complessità della mostra. L’esposizione non intende proporre una visione dal taglio puramente antologico e documentario, ma piuttosto rendere la vitalità e l’influenza di De Carlo nel panorama della cultura italiana del secondo Novecento".

Parallelamente alla mostra dedicata a Giancarlo De Carlo, saranno esposti al MAXXI sei lavori di artisti net web (Andy Deck, Arturo Herrera, Jenny Holzer, Jodi.org, Mark Napier, 0100101110101101.org), che portano in primo piano la componente concettuale e la ricerca formale, evidenziando come Internet sia anche uno strumento per sperimentare nuove estetiche della Rete. Questo viaggio nel mondo dell’arte in Rete è il secondo di una serie di appuntamenti dal titolo Net Archives: contenuti e forme, promosso dal MAXXI in collaborazione con la Fondazione Rosselli e curato da Elena Giulia Rossi e Eleonora De Filippis. Gli appuntamenti, che prevedono incontri, dimostrazioni, laboratori su tutte quelle forme d’arte che utilizzano internet come strumento di espressione creativa,proseguiranno per tutto il 2005 presso le postazioni Internet del museo.

Alla conferenza stampa parteciperà il Presidente del Centre Pompidou di Parigi, Bruno Racine.

Conferenza stampa martedì 31 maggio 2005 ore 12

Inaugurazione: 31 maggio 2005, ore 18.00

Relazioni istituzionali e Comunicazione DARC
Lorenza Bolelli
tel. 06.58.43.48.50, fax 06.58.43.48.56, e-mail lbolelli@darc.beniculturali.it

Ufficio stampa
Alfa International: Beatrice Fabbretti, 335.64.19.189, beafabbretti@hotmail.com
con la collaborazione di Mariangela Carroccia, tel. 06.80.69.24.73, fax 06.80.66.99.06,
e-mail: redazione@lagenzia.it

MAXXI- Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Via Guido Reni 2, 00196 Roma
Orario: 11.00 - 19.00 (chiuso lunedì)

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