Galleria del Seminario Vecchio
Fabriano (AN)
WEB
Edgardo Mannucci
dal 23/6/2005 al 3/9/2005
WEB
Segnalato da

CLP Relazioni Pubbliche


approfondimenti

Edgardo Mannucci



 
calendario eventi  :: 




23/6/2005

Edgardo Mannucci

Galleria del Seminario Vecchio, Fabriano (AN)

80 sculture. L'immaginario atomico e cosmico. La mostra ripercorre gli esordi dapprima figurativi, influenzati dalla lezione del maestro novecentista Quirino Ruggeri, e poi neo cubisti, da cui l'artista approda successivamente a una originale scultura informale in un primo momento segnica e poi materico-gestuale.


comunicato stampa

80 sculture. L'immaginario atomico e cosmico

La città di Fabriano intende ricordare la figura di Edgardo Mannucci, un protagonista dell’arte plastica informale europea, nato a Fabriano nel 1904, attraverso 80 delle sue opere più importanti, raccolte nella mostra “Mannucci e il Novecento. L’immaginario atomico e cosmico”, in programma dal 24 giugno al 3 settembre nei suggestivi spazi della Galleria del Seminario Vecchio, e con una sezione dedicata ai disegni allestita nel paese di Cupramontana a 30 chilometri da Fabriano.

Questo collegamento sul territorio segue idealmente una parte della vita di Mannucci che dopo gli anni giovanili trascorsi nella sua città natale, si trasferisce a Roma, per poi decidere di rientrare nelle Marche e stabilirsi ad Arcevia.

L’iniziativa, promossa da Fabriano Incontra, Fondazione Carifac, Carifac spa, dal Comune di Fabriano e dall’UniFabriano, è curata da Enrico Crispolti che ha selezionato le 80 sculture che compongono l’itinerario espositivo diviso in tre sezioni.

Vengono ripercorsi gli esordi dapprima figurativi, influenzati dalla lezione del maestro novecentista Quirino Ruggeri, e poi neo cubisti, da cui l’artista approda successivamente a una originale scultura informale in un primo momento segnica e poi materico-gestuale. Scultore dell’energia, Mannucci dopo la guerra e soprattutto dopo la bomba di Hiroshima, fu attratto dalle possibilità della materia di esprimere emozioni profonde: con azione demiurgica, libera il materiale grezzo e grumoso dalla sua gravità mediante il movimento, cosicché l’energia imprigionata nella materia si svincola trasformandosi in moto. Alla fine della sua vita, l’artista recupera un certo modello di classicità ed equilibrio e, dalle forme guizzanti nello spazio, in fuga lungo veloci vettori rettilinei o spiralici, sempre aperti, si converte alla forma chiusa della circolarità, archetipo della perfezione e della misura.

L’esposizione si apre con la sezione intitolata Il Grande Stile (secondi anni Sessanta - Ottanta) composta da 38 sculture di Mannucci insieme ad altre di artisti dello stesso periodo quali Corrado Cagli, Fausto Melotti, Mino Trafeli, Nino Franchina, Valeriano Trubbiani, Giuseppe Uncini, Eliseo Mattiacci.

Si passerà poi a I Precedenti: Dal Primordio al Postcubismo (anni Trenta – Quaranta) con 14 sculture di Mannucci che dialogano con opere coeve, tra gli altri, di Arturo Martini, Quirino Ruggeri, Pericle Fazzini, Afro Basaldella, Giacomo Balla, Enrico Prampolini, Renato Guttuso.

Si terminerà poi con la sezione dedicata a L’Informale (anni Cinquanta – primi Sessanta) che accanto a sculture e dipinti presenta oggetti di oreficeria che saranno esposti presso le sedi Carifac di Fabriano, Ancona e Roma. Il tutto in relazione con opere di Pietro Consagra, Mirko Basaldella, Alberto Burri, Lucio Fontana, Roberto Crippa, Giuseppe Capogrossi, Leoncillo.

La mostra è accompagnata da un ricco catalogo pubblicato da Silvana Editoriale.

Una sezione dedicata ai disegni sarà allestita a Cupramontana.

Galleria del Seminario Vecchio - Fabriano (An)

IN ARCHIVIO [1]
Edgardo Mannucci
dal 23/6/2005 al 3/9/2005

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede