Galleria La Bacheca
Cagliari
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Zone Parallele
dal 7/7/2005 al 20/7/2005
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7/7/2005

Zone Parallele

Galleria La Bacheca, Cagliari

Silvia Argiolas indaga una societa' al limite della decadenza. Giuliano Sale scandaglia gli orrori di un'umanita' destinata all'autodistruzione. La mostra e' accompagnata dall'intervento sound art di Daniela Zedda e Stefano Ferrari e dalla videoinstallazione di Matteo Piras.


comunicato stampa

Capitolo IV: Silvia Argiolas – Giuliano Sale

a cura di Roberta Vanali

Nell’ambito della Rassegna d’Arti Visive ZONE PARALLELE, ideata e curata da Roberta Vanali, venerdì 8 luglio sarà inaugurato il IV Capitolo con la pittura di Silvia Argiolas e Giuliano Sale accompagnata dall’intervento saund art di Daniela Zedda e Stefano Ferrari dal titolo “Verso l’ignoto” e dalla videoinstallazione di Matteo Piras “Limite”.

“Teen agers rubate dalle pagine di riviste patinate, intercettate da siti internet apparentemente innocui che sconfinano nella perversione, assumono pose maliziose e stereotipate con l’abilità di chi riesce ad imporre l’arte della persuasione celata da ingenuità e candore. Melany, Jade, Tiffany, Amber, Jasmine sono baby lolite dagli occhi ammaliatori e dagli atteggiamenti ambigui che dal limbo preadolescenziale sono precocemente proiettate nell’età adulta da esperti manipolatori di marketing. Silvia Argiolas indaga una società al limite della decadenza, satura d’inquietanti pubblicità che esplicitano sessualità acerbe di un’infanzia scevra da innocenza e spensieratezza. L’innocua e mitica Barbie è rimpiazzata dalla procace Bratz e il tenero gatto di Hello Kitty è grottescamente trasfigurato a rappresentare il male recondito in una cornice dagli echi manga e dalle sferzanti atmosfere psichedeliche anni settanta.

Crescono, si moltiplicano ed evolvono i carmini Spinky di Giuliano Sale. Immersi in ambientazioni vagamente bucoliche assumono l’aspetto di fauni ingannatori. Esseri dai corpi sfatti ed opulenti rapiti da aggressività ed istinto animalesco, sinistri ermafroditi specchio di incessanti manipolazioni genetiche, individui lacerati dalla malvagità e svuotati da ogni parvenza spirituale si muovono in un universo visionario fatto di tenebre ed infernali paesaggi. Con spietato cinismo l’artista scandaglia il delirio esistenziale di esseri alienati, gli orrori di una torbida umanità destinata all’autodistruzione, fagocitata dalla più cruda degenerazione e inconsapevole dell’inevitabile ed imminente fine”.

Zone parallele rappresenta il risultato di un‘indagine effettuata tra presenze consolidate della scena artistica cagliaritana e giovani emergenti provenienti da diversi ambiti espressivi, accomunati dalla costante riflessione sul fare artistico e dalla contemporaneità della ricerca, in tempi dove talvolta tali presupposti sembrano venire meno. I dodici artisti invitati (Silvia Argiolas, Antonello Casu, Giulia Casula, Simone Dulcis, Elisabetta Falqui, Stefano Ferrari, Marta Fontana, Matteo Piras, Giuliano Sale, Angelo Secci, Gemma Tardini, Daniela Zedda) confluiscono nel progetto a scandagliare i molteplici linguaggi espressivi dalla pittura informale a quella figurativa, dall’installazione alla videoarte, dall’incisione alla fotografia fino ad arrivare alla sound art, delineando un significativo quanto eterogeneo spaccato delle più recenti tendenze artistiche isolane.

I linguaggi esplorano dinamici percorsi paralleli, in un gioco di accostamenti e contrapposizioni giungono talvolta a convergere compenetrandosi all’interno di ibride zone espressive, intessendo sottili rapporti nella fitta trama di riflessioni. Le finalità di Zone parallele s’inseriscono su livelli multipli d’interpretazione evidenziando un filo conduttore unico che rispecchia un’attenta riflessione sulla condizione umana. Suddivisa in quattro differenti capitoli costituiti ognuno da una doppia mostra personale, ideata appositamente per il progetto, la rassegna si affranca dalla subordinazione di un tema dominante a favore del confronto e della contaminazione di elementi estetici, stilistici o concettuali che caratterizzano ciascuno degli appuntamenti previsti. Combinati per affinità o discordanza, ognuno dei quattro duetti interagirerà con video, installazioni DIART e sound art conformi a stimolare un incessante scambio di forze che favoriscano una sorta d’ibridazione espressiva pur mantenendo il carattere distintivo di ogni personale ricerca. (Roberta Vanali)

Immagine: Silvia Argiolas, Melany, 2005 Inaugurazione venerdì 8 luglio alle ore 19

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