Venti Correnti
Milano
Via Cesare Correnti, 20
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Julio Paz
dal 4/12/2000 al 25/1/2001
02 8645053

Segnalato da

Irma Bianchi Comunicazione



approfondimenti

Julio Paz



 
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4/12/2000

Julio Paz

Venti Correnti, Milano

L'opera di Paz descrive con fantasia e ironia i sentimenti degli uomini, le loro disperazioni e i loro intensi piaceri, mettendo in luce le condizioni reali della vita. Julio Paz, nelle sue opere, tramite un forte senso narrativo, giunge alla verità con l'ironico piacere del paradosso e dell'immaginazione di realtà parallele.


comunicato stampa

Sobre suenos y poesia.

L'opera di Paz descrive con fantasia e ironia i sentimenti degli uomini, le loro disperazioni e i loro intensi piaceri, mettendo in luce le condizioni reali della vita. Julio Paz, nelle sue opere, tramite un forte senso narrativo, giunge alla verità con l'ironico piacere del paradosso e dell'immaginazione di realtà parallele. Tra il 1972 e il 1974, la situazione politica latinoamericana si deteriora e Paz inizia la serie dei lavori intitolati La condición humana al fine di testimoniare la realtà politica e sociale argentina con un carattere ossessivo e drammatico: i guardaspalle, il torturatore, il leader delle masse...

Nel 1978 inizia la serie dei Luna Park in cui dichiara la sua ammirazione per gli "emarginati, gli sprovveduti, i rari" e l'intenzione di "rendere omaggio al mondo artistico dei baracconi, ai trionfatori effimeri, in un mondo di sconfitti [...] la mia intenzione più segreta era di far trionfare nelle immagini una serie di sconfitti, che vivono l'istante fugace del successo, sul ring, sulla scena [...] Perciò cerco di sorprenderli nel momento del loro massimo trionfo, come se il dipinto possa essere il passaporto per la gloria..."

Paz, nei primi anni del suo lavoro, inizia anche la serie delle costruzioni e degli oggetti realizzati utilizzando materiale di recupero con "l'idea di alterare, di sovvertire un ordine stabilito mirando ad un altro ordine, non ad un'anarchia di forme, idee, oggetti; un ordine più libero, più enigmatico, più ricco: che aiuti a pensare, che faccia sentire che in ognuno di noi esistono mille possibilità di cambiare, modificare, alterare la realtà".

Il senso della rappresentazione si complica ulteriormente in dipinti con illusioni politico-ideologiche, dove viene rappresentato il tema della repressione, della sopraffazione e della tortura
Julio Paz parlando del titolo della mostra, che è anche il titolo di una sua opera, dice: "molti lavori sono stati da me sognati: Para esta noche, El jardin de Má, Camino sueño, La visita, ecc. Dopo il sogno cerco di afferrare l'impressione, il sapore, il gusto sulla bocca che mi ha lasciato. Penso che prima di tutto la pittura debba essere una pittura, e che solo dopo possa essere una narrazione, un racconto."

Nelle ultime opere di Paz si nota la contaminazione dei mezzi espressivi: la "costruzione" e la pittura, in cui i dipinti realizzati in diverse tecniche, si affiancano a oggetti e sculture.

Julio Paz nasce a Buenos Aires nel 1939, dal 1976 vive a Milano e dal 1986 alterna la
sua attività tra Milano, Buenos Aires e Berlino.
Dopo la sua formazione di incisore presso la Escuela de Bellas Artes, insegna disegno e incisione fino al 1976, anno in cui deve abbandonare l'Argentina a seguito del colpo di stato del 24 marzo. Nel 1976, prima di lasciare il paese, espone alla Art Gallery International di Buenos Aires la prima parte della serie La condición humana, composta da opere ispirate alla realtà politica e sociale argentina.

Nel 1980 a Milano fonda insieme alla moglie Clara "La Stamperia" dove realizza i suoi lavori con un torchio a stella Bendini. Espone all'Accademia di Brera, a Palazzo Sormani (Milano), a Santiago de Compostela e a Madrid . Nel 1982 partecipa alla Biennale di Venezia nella mostra "Artisti Latinoamericani in Europa".
Il 1985 è l'anno di due importanti riconoscimenti internazionali: alla Mostra Internazionale dell'Incisione "The Hanga Annual" nel Metropolitan Museum di Tokyo e alla IV biennale di Lodz in Polonia.

Nel 1986 torna in Argentina per esporre una mostra antologica di incisioni, dipinti e disegni nel Museo Eduardo Sívori di Buenos Aires. Un anno più tardi ottiene un nuovo riconoscimento alla Triennale Internazionale Intergrafik '87 di Berlino. In seguito espone a Lubiana, Berlino, Chicago, Parigi, Amsterdam, Milano, Colonia, Lodz (Polonia) e Alberta (Canada).
Nel 1997 la Adolf and Esther Gottlieb Foundation di New York gli conferisce il premio per la sua trentennale attività artistica. Nel 1999 partecipa alla IV Triennale Internazionale dell'Incisione a Kochi, in Giappone e riceve il Kochi Museum of Art Prize.

Inaugurazione - martedi' 5 dicembre - ore 18.00

Orario - da martedi' a sabato - dalle 15.00 alle 19.30 - chiuso domenica e lunedi'

Ingresso libero.

Venti Correnti - via Cesare Correnti 20 - Milano - Tel. 02 8645053

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