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19/9/2005

TiranaBiennale3

Kompleksi Goldi, Tirana

Sweet Taboos. Episodio 2. To lose without being a loser / Perdere senza essere perdenti. A cura di Roberto Pinto. La mostra invita a riflettere sul tema della sconfitta quale moderno tabu', intesa non come incapacita' di vincere ma come modo alternativo di pensare il mondo. Gli artisti ragionando sulle incongruenze del modello unico globale, ne affrontano i problemi sociali e politici, sia mettendone in discussione i punti deboli sia ridiscutendone i punti fermi. Sculture, installazioni, proiezioni e progetti sonori di: Maja Bajevic, Rebecca Belmore, Tania Bruguera, Carlos Garaicoa, Jota Castro, Minerva Cuevas, Jimmie Durham, Ghazel, Edi Hila, Emily Jacir, Margherita Morgantin, Ingrid Mwangi, Lucy Orta, Cesare Pietroiusti, Stefano Romano, Nedko Solakov, Enzo Umbaca.


comunicato stampa

SWEET TABOOS / (EPISODE 2)

To lose without being a loser /
Perdere senza essere perdenti

a cura di Roberto Pinto

In seguito all’apertura ufficiale di TIRANABIENNALE3 con TEMPTATIONS, primo dei cinque episodi di Sweet Taboos, curato da Edi Muka e Gezim Qendro, il 20 settembre 2005, presso il Kompleksi “Goldi” di Tirana, inaugura TO LOSE WITHOUT BEING A LOSER/ PERDERE SENZA ESSERE PERDENTI a cura di Roberto Pinto.

Se in TEMPTATIONS, artisti come Olafur Eliasson, Phil Collins, Pal Hollender, Ingrid Mwangi e Armando Lulaj si sono impegnati ad esplorare la relazione del tabù correlato alla nozione di potere e alla tentazione di superarne o violarne i confini, nel secondo episodio, TO LOSE WITHOUT BEING A LOSER/ PERDERE SENZA ESSERE PERDENTI, Roberto Pinto, invita a riflettere, attraverso il coinvolgimento di artisti provenienti da diversi Paesi, sul tema della sconfitta quale moderno tabù, intesa non come incapacità di vincere quanto piuttosto come alternativa di pensare il mondo.

“Tutti sappiamo che - scrive il curatore - chi vince sempre, non sa che si perde, non vede sofferenze o disagio, e comunque, quando le vede, le considera come inevitabili, anzi, adottando un modello puramente darwiniano, le ritiene conseguenze giuste, naturali.”

Questi i presupposti sui cui si articola il secondo episodio di TB3.
Gli artisti ragionando sulle incongruenze del modello unico globale, ne affrontano i problemi sociali e politici, sia mettendone in discussione i punti deboli sia ridiscutendone i punti fermi.
TO LOSE WITHOUT BEING A LOSER comprende sculture, installazioni, proiezioni e progetti sonori di: Maja Bajevic, Rebecca Belmore, Tania Bruguera, Carlos Garaicoa, Jota Castro, Minerva Cuevas, Jimmie Durham, Ghazel, Edi Hila, Emily Jacir, Margherita Morgantin, Ingrid Mwangi, Lucy Orta, Cesare Pietroiusti, Stefano Romano, Nedko Solakov, Enzo Umbaca.

Roberto Pinto è curatore indipendente, vive e lavora a Milano. É stato capo redattore di Flash Art e ora è curatore della Fondazione Ratti di Como. Ha organizzato e curato diverse mostre, tra le quali: Arte all'Arte (2000), Transform (2001), Dimensione Follia (2004), Spazi Atti (2004) ed è stato uno dei curatori della Biennale di Gwangju (2004). E' docente di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Trento.

Kompleksi “Goldi”
Rr. Dibres 229
Tirana - Albania
Ingresso gratuito
Orario di apertura: 11-15 16-19

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TiranaBiennale3
dal 19/9/2005 al 10/11/2005

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