Galleria Sabauda
Torino
via Accademia delle Scienze, 6
011 5641749 FAX 011 549547
WEB
Il nostro pittore fiamengo
dal 19/9/2005 al 8/1/2006
011 547440

Segnalato da

Daniela Matteu


approfondimenti

Giovanni Caracca



 
calendario eventi  :: 




19/9/2005

Il nostro pittore fiamengo

Galleria Sabauda, Torino

La mostra approfondisce la figura del pittore, detto anche Jan Kraeck, attivo presso la corte del ducato sabaudo dal 1568 al 1607, che si distinse al servizio di Emanuele Filiberto e di Carlo Emanuele I di Savoia sia nella pittura religiosa che nella ritrattistica e fu impegnato nei cantieri di maggior rilievo promossi dalla dinastia.


comunicato stampa

Giovanni Caracca alla corte dei Savoia (1568-1607)

La mostra approfondisce la figura di Giovanni Caracca, detto anche Jan Kraeck,
pittore di corte del ducato sabaudo dal 1568 al 1607, che si distinse al servizio di
Emanuele Filiberto e di Carlo Emanuele I di Savoia sia nella pittura religiosa che
nella ritrattistica e fu impegnato nei cantieri di maggior rilievo promossi dalla
dinastia. L'esposizione, che sarà visitabile in Galleria Sabauda dal 21 settembre
2005 all'8 gennaio 2006, si propone di analizzare i diversi ambiti della produzione
del pittore che i duchi chiamavano affettuosamente "il bendiletto... nostro pittore
fiamengo".

Benché di origini olandesi, così come si deduce dall'iscrizione su uno dei suoi
dipinti su tavola, la Sacra Famiglia con san Giovanni Battista della chiesa di
Saint-Maurice ad Annecy, in cui si dichiara cittadino di Harlem, negli atti di
contabilità e nei documenti che ne attestano la presenza in Piemonte il Caracca
viene definito "fiamengo" in varie occasioni, qualifica che derivava forse da una
sua possibile formazione e dai contatti, anche in qualità di intermediario per
l'acquisto di dipinti da parte del duca, con l'ambiente anversano.

Il dipinto francese, firmato e datato 1578, costituisce il punto fermo per la
ricostruzione della produzione a soggetto religioso del pittore, al quale sono state
accostate la Madonna del Popolo della Santissima Trinità di Torino, copia dell'icona
bizantineggiante all'altare della cappella Paolina nella basilica di Santa Maria
Maggiore a Roma, una Sacra Famiglia e una tavola con i Tre armati in preghiera
davanti alla Vergine oggi in Galleria Sabauda. Il nucleo di opere si confronta con
le testimonianze figurative di altri comprimari del panorama piemontese, tra cui il
faentino Alessandro Ardente (Natività della chiesa di Santa Maria della Scala a
Moncalieri), l'alessandrino Giorgio Soleri, Giacomo Rossignolo, le cui opere saranno
affiancate a quelle del Caracca. In particolare, si segnala la Presentazione al
tempio acquistata nel 2002 dal Museo Civico d'Arte Antica, proveniente dalla chiesa
di San Domenico a Torino, che presenta affinità stilistiche con le opere del
Rossignolo (in particolare con la Resurrezione del Duomo di Torino).

La produzione ritrattistica del pittore ducale, già avviata durante il soggiorno in
Savoia ed in particolare a Chambéry, fu fortemente condizionata dall'incontro
diretto con gli artisti della corte di Filippo II, con i quali Caracca poté
confrontarsi durante viaggio in Spagna al seguito del corteo nuziale di Carlo
Emanuele I, sposo nel 1585 dell'infanta Caterina Micaela. Saranno esposti in questa
sezione, insieme ad altri esempi della ritrattistica in auge presso le corti
europee, alcuni ritratti ufficiali del duca riferiti all'artista olandese (quello
del 1580 del Museo di Chambéry, quello del Musée d'Art et d'Histoire di Givevra, e
quello di Casa Cavassa a Saluzzo), della sua consorte (la tela di Casa Cavassa a
Saluzzo che fa da pendant al precedente) e dei principini sabaudi (i ritratti della
principessina Margherita di Savoia, futura duchessa di Mantova, e del terzogenito
Emanuele Filiberto poi vicerè di Sicilia, acquistati nell'aprile 2005 all'asta della
collezione di Maria Beatrice di Savoia, rispettivamente dalla Compagnia di San Paolo
e dalla Fondazione CRT e concessi in deposito alla Galleria Sabauda).

La mostra prevede infine una sezione incentrata sulla produzione grafica ed
incisoria dove, insieme al disegno con il ritratto di Carlo Emanuele I affiancato da
un leone della Biblioteca Nazionale di Torino, al ritratto equestre del Duca del
museo di Chambéry e alle riproduzioni fotografiche ottocentesche di un album di
disegni con ritratti ducali disperso nell'incendio della stessa Biblioteca avvenuto
nel 1904, di recente rinvenimento, troveranno collocazione anche miniature ed
oggetti preziosi (segnaliamo la lastra in ardesia incisa con il ritratto di Carlo
Emanuele I entro la croce dei santi Maurizio e Lazzaro, del Museo Civico, e i due
cammei intagliati con i profili di Margherita di Valois e Carlo Emanuele I,
acquistati dal Museo Civico alla menzionata asta di Beatrice di Savoia).

Con il contributo di Fondazione CRT e Compagnia di San Paolo
Catalogo edito da Allemandi a cura di C. Spantigati, P. Astrua, A. Bava

Mostra a cura di:
Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico del Piemonte, Fondazione Torino Musei - Museo Civico d'Arte Antica e Palazzo Madama

Inaugurazione: 20 settembre 2005 ore 17,00

Galleria Sabauda
Via Accademia delle Scienze, 6 - Torino
Orario: mar. ven. sab. e dom. 8,30-14 mer. 14-18,30 gio. 10-18,30 lun. chiuso

Ufficio Stampa
DANIELA MATTEU
FONDAZIONE TORINO MUSEI
Tel. 011 4429523
e-mail: daniela.matteu@fondazionetorinomusei.it

IN ARCHIVIO [1]
Il nostro pittore fiamengo
dal 19/9/2005 al 8/1/2006

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede