Di Franco Gazzarri. Tempo in vaporetto. In mostra il lavoro dei quotidiani viaggi in vaporetto attraverso Venezia: Gazzarri ha fermato con segno preciso, nervoso e insieme affettuoso luci, volti, cose viste e "sentite". Un lungo diario di appunti visivi (da ottobre '99 a novembre 2000), creatosi per propria privata necessità e diventato "corpus" e traccia esistenziale tra le mani dell'artista.
Di Franco Gazzarri.
Tempo in vaporetto.
In mostra il lavoro dei quotidiani viaggi in
vaporetto attraverso Venezia: Gazzarri ha fermato con segno preciso,
nervoso e insieme affettuoso luci, volti, cose viste e "sentite". Un
lungo diario di appunti visivi (da ottobre '99 a novembre 2000),
creatosi per propria privata necessità e diventato "corpus" e traccia
esistenziale tra le mani dell'artista. Il tempo meteorologico e l'ora
del giorno sono annotati su ogni foglietto dell'album:
l'interpretazione delle luci, dell'acqua, delle modificazioni
atmosferiche è un elemento essenziale del lavoro, presentato come una
sequenza continua sui muri della galleria. Questa interpretazione,
però, non è ricercata attraverso gli strumenti "emozionali" di colore e
sfumato (come nella pittura di tradizione impressionistica), ma
raggiunta con la "razionalità " del segno d'inchiostro. Un mezzo sottile
e grafico per definizione, il mezzo naturale e tecnico degli sketches
degli architetti, ma anche il medium fluido della scrittura e dei
disegni dei poeti di Cina e Giappone, degli appunti visivi dei
vedutisti veneziani: una emozione sotto l'occhio della ragione.
Una espressione che trasforma il dato obiettivo e fenomenologico
individuale in una riflessione esistenziale. Come è in una riflessione
dell'artista tratta dal pensiero di Martin Heidegger: "... nel mio
quotidiano prendermi cura delle cose del mondo, le cose stesse mi
vengono incontro".
Un altro corpus di lavori in mostra presenta ancora una riflessione sul
Tempo: la polvere, antica metafora del suo passare, è lasciata
depositarsi, o impedita a farlo, in diverse sezioni di opere realizzate
su carta dal colore scuro. Alcuni di questi lavori riprendono il tema
dell'aeroplano e dei paesaggi aerei e notturni, che diventano elementi
di sogno, ricordi d'infanzia. Essi sono giochi leggeri, come è leggera
la fantasia, ma sempre connotati da alcuni dati esistenziali, da tracce
di esistenza vissuta, come può essere la polvere volatile, i fiori
secchi, il reportage fotografico in Polaroid. Un lavoro visivo di
sempre, immediata efficacia.
Orari: dal 3 al 17 dicembre, ore 16/20, da giovedì a domenica. Prosegue
sino al 6 gennaio 2001 solo su appuntamento.
In collaborazione con ACTV (Azienda Consorzio Trasporti Veneziano)
e con il patrocinio del Comune di Venezia-Consiglio di Quartiere n°2
(Dorsoduro-Giudecca-S.Croce-S.Polo-Sacca Fisola)
Info: Vittorio Urbani - Nuova Icona - Giudecca 454 - 30133 Venezia - tel & fax 0415210101